MotoGP 06

MotoGP 06
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Bisogna esser franchi. Dopo l'estasi orgiastica causata dalla Killer Application che porta il nome di PGR3, i possessori di 360 appassionati di racing-games si son ritrovati a bocca asciutta per un periodo di tempo che sta diventando ormai abbastanza lungo. Certo, non ci siamo dimenticati di Ridge Racer 6 o di Need For Speed Underground (e per favore, non fateci citare l'ultimo Burnout tra i racing games), ma si tratta di titoli estremamente arcade, capaci di incontrare i consensi solamente di una categoria di giocatori, e sui quali era piuttosto difficile (in certi casi quasi impossibile) organizzare delle belle competizioni on-line degne della bandiera a scacchi. Alle speranze dei piloti, dopo che Test Drive Unlimited è slittato in autunno, non resta che aggrapparsi a questo MotoGP06. Le ruote questa volta sono solamente 2 ma, nel caso in cui siano messe a terra nel modo giusto, sappiamo che possono essere altrettanto divertenti (se non di più) dei veicoli che si guidano con il volante. Riuscirà questo titolo a tenere a bada le sgasate frementi dei piloti su 360 per tutta l'estate? Vediamo.

Tra le modalità del multyplayer anche una in cui vince chi fa il maggior numero di manovre spettacolari
Tra le modalità del multyplayer anche una in cui vince chi fa il maggior numero di manovre spettacolari
Potremo scegliere sia i piloti e le livree della passata stagione, sia quelli di quella in corso
Potremo scegliere sia i piloti e le livree della passata stagione, sia quelli di quella in corso
Le moto sono realizzate molto bene, oltretutto potremo anche customizzare la nostra
Le moto sono realizzate molto bene, oltretutto potremo anche customizzare la nostra

La guida pulita paga anche negli arcade
In questo senso, la serie MotoGP sulle console Microsoft ha dei precedenti, tra l'altro anche recenti, non ce lo siamo di certo scordati. Per questo le aspettative si assiepano numerose alla chiusura del tray della 360 e l'interrogativo più sussurrato riguardava il livello di simulazione del gioco. Anche se un buon numero di appassionati della serie sperava che il DNA del comportamento delle moto non venisse alterato, la maggior parte degli utenti chiedeva una qualche aggiunta o modalità simulativa (almeno come nei primi episodi). A poter gioire sono sicuramente i primi, purtroppo. Il purtroppo lo aggiungiamo in quanto, oltre che appassionati di simulazioni, continuiamo a sostenere che un gioco dovrebbe contemplare sempre entrambe le dinamiche, simulativa ed arcade, per poter concedere la possibilità di scelta e soddisfare le esigenze di tutti. La mancanza di una modalità "simulazione" in questo tipo di giochi va sempre ritenuta come una mancanza.

Abbiamo quindi una fisica di gioco di stampo arcade, mutuata dall'ultimo episodio pubblicato su X-Box, nella quale le pieghe vengono eseguite persino con troppa facilità, le toccate con gli altri piloti devono essere molto violente per portare alla caduta e le uscite di pista raramente mettono in crisi l'equilibrio di chi sta in sella al punto tale da esser disarcionati dalla moto, la quale restituisce un effetto estetico poco appagante, che i più maligni definiscono come "una boa ciondolante al largo".
Ripongano la tuta nel cassetto i piloti che avevano alimentato le aspettative di un gioco in grado di far rivivere da vicino le gesta del Valentino nazionale.
Questo, almeno, all'inizio...poi, mano a mano che si prende la mano con il sistema di gioco, si riesce ad apprezzare la sensibilità dei controlli, ci si mette a limare l'uscita di curva nel tentativo di parzializzare il gas nel modo giusto, si cerca di individuare i punti esatti dove staccare, dove è possibile effettuare un'entrata in curva al limite per tentare un sorpasso pulito, quale assetto può essere più adatto ad un certo tracciato. Insomma, rimane un titolo dall'impostazione arcade ma è comunque in grado di far rivivere le emozioni di un GP del motomondiale, soprattutto per il fattore agonistico di una gara (per via dei sorpassi continui, per la pressione derivante dall'avere gli avversari subito dietro etc.).

Per quanto riguarda i comandi ci limitiamo a giudicarli discreti: da un lato, come detto, la sensibilità è certamente apprezzabile, dall'altro la disposizione è sì ben fatta ma pretende sin troppo in caso si decida per un controllo completo sui movimenti del pilota. Così va a finire che se vogliamo sia il cambio manuale che il comando diversificato dei due freni sui due grilletti, le cose cominciano a farsi un tantino complicate, anche perché certe tattiche come la "powerslide", una sorta di frenata rischiosa ma molto efficace, diventano quasi essenziali, soprattutto sul LIVE dove, se i vostri rivali sanno maneggiarla bene e voi no, potreste ritrovarvi con uno svantaggio notevole. Cattive notizie arrivano anche dall'IA avversaria: i piloti dietro di voi avranno sosterranno qualche premura in più prima di rischiare di tranciarvi di netto (non sempre comunque) ma per il resto non si cureranno di voi più di tanto, anche quando farete delle entrate in curva particolarmente brusche o quando tenterete di sfasciargli il ginocchio nel tentativo di buttarli fuori di pista. Quello che da più fastidio però è la sensazione che ai livelli di difficoltà più alti la cpu bari, sia durante le qualifiche (ostacolandovi) sia durante le gare (riuscendo a recuperare nonostante la vostra guida accurata); si tratta solo di una sensazione, ma è comunque sintomo che i livelli di difficoltà sono stati calibrati escogitando qualcos'altro rispetto ad un semplice aumento complessivo della bravura degli avversari.

Un bel filotto tra le colline del Mugello
Un bel filotto tra le colline del Mugello
Tenere l'interno in entrata di curva si rivelerà una scelta azzeccata in questo caso?
Tenere l'interno in entrata di curva si rivelerà una scelta azzeccata in questo caso?
Anche se le condizioni atmosferiche non variano durante la corsa potremo anche incontrare pioggia e pista bagnata
Anche se le condizioni atmosferiche non variano durante la corsa potremo anche incontrare pioggia e pista bagnata

La MotoGP non è abbastanza estrema?
Passiamo a parlare delle modalità a disposizione.
Oltre alla ovvia "gara rapida", la modalità principale sviluppa in maniera progressiva: all'inizio partiremo con un pilota che possiede punteggi bassi in tutte le abilità. Vincendo le gare e vincendo alcune sfide (in stile "patenti di GT") si guadagnano i punti che possono essere distribuiti sulle quattro diverse abilità: accelerazione, velocità massima, frenata e curvare. I livelli di difficoltà sono 4 e riuscire a vincere in quello più difficile senza essersi impratichiti in quelli più bassi e senza aver acquisito un po' di punti abilità, è pressoché impossibile.
La prima stagione sarete obbligati a farla in ambito Moto GP, ovvero portare a termine un campionato con le moto, i piloti, le livree ed i circuiti ufficiali del campionato mondiale. Una volta portato a termine il primo campionato potrete dedicarvi anche alle classi estreme, partendo dalla 600, e passando in seguito a quelle maggiori: la 1000 e la 1200, guadagnando così altri punti ma anche soldi per poter comprare le moto più prestanti con cui poter vincere le gare.

Nelle classi estreme si correrà su circuiti inventati che hanno come scenario alcuni posti più o meno famosi. Il design di questi circuiti non è molto appagante, si vede che non è stata riposta una cura particolare per farli sembrare dei veri tracciati per le moto, in modo tale che ricreassero le vere emozioni di guida tipiche di una pista pensata per le gare in motocicletta (che siano tracciati cittadini o meno).
Va segnalata anche la possibilità di personalizzare la livrea della propria moto e della tuta (questo soprattutto in previsione delle gare online) tramite un sistema di disegno simile a quello visto in Forza Motorsport, anche se molto meno accurato e più difficile da maneggiare efficacemente.
La modalità in single player offre nel complesso un livello di sfida abbastanza stimolante e piuttosto longeva. Ma è certamente la modalità multyplayer sul LIVE quella che risulta più stuzzicante per chi desidera delle gare emozionanti dalla prima all'ultima curva.
In effetti questo MotoGP deve molto alla sua componente multyplayer, in grado di alzare, e non di poco, il divertimento derivante dalle gare con altri giocatori umani e, conseguentemente, anche il giudizio complessivo sul gioco.

Il tutto grazie alla presenza di 16 giocatori sullo stesso tracciato, la possibilità di configurare le gare sotto diversi aspetti e la presenza molto limitata dello spiacevole fenomeno del lag.
Qui si che si può davvero respirare l'odore di gomma bruciata, il sudore (freddo o caldo, a seconda che si stia rischiando un'entrata in curva suicida o che si sia stati appena disarcionati dalla moto a causa di uno spintone altrui), la tensione, la gioia e lo sconforto per un trionfo o una sconfitta.
Eh si, se la MotoGP ha il merito di emozionarci e tenerci incollati alla TV per tutte quelle domeniche spese ad ammirare le gesta di Valentino, Macho e compagnia bella questo gioco possiede le capacità per farci rivivere quei momenti emozionanti.

Quando i programmatori vanno in vacanza i bug ballano
Tornando con i piedi per terra, dopo l'estasi provocata da due o tre bandiere a scacchi sul LIVE, andiamo a parlare di qualche particolare sul quale invece la Climax questa volta ci ha proprio deluso. Stiamo parlando di qualche bug: il primo riguarda la grafica ed è abbastanza vistoso, durante le curve ci sono degli scatti evidenti e la fluidità ne risente. A parte questo va detto che la profondità grafica è ottima, così come la resa dei circuiti e delle moto, in grado di dare una buona sensazione di velocità e una percezione del realismo grafico molto ammirevole, quindi nel complesso il comparto grafico è sicuramente buono, bug a parte. Per quel che concerne del sonoro non ci si può lamentare: il rombo dei motori è appassionante e quando si casca il rumore delle carene sull'asfalto ci fa stringere i denti. Le musiche si, potevano essere migliori e soprattutto meno monotone.
Il bug più grave riguarda però il sistema: quando si consultano le classifiche LIVE, inerenti alla propria lista amici, il gioco va in crash ed è inevitabile il dover spegnere la console e riavviare il tutto. Questo avviene solo se si hanno più di circa 50 amici in lista, ma dopo 6 mesi dall'uscita della console, è difficile trovare qualcuno che non si lamenti di non poter aumentare la lista amici ben oltre il massimo consentito dai 100 contatti. Considerato che non si tratta di un bug di lieve entità ci si aspettava che si corresse immediatamente ai ripari ed invece, ad ormai 2 mesi dall'uscita del gioco nei negozi, non si è ancora provveduto.

MotoGP ha un po' diviso le opinioni del pubblico.
Chi non digerisce l'impostazione arcade non lo ha voluto nemmeno prendere in considerazione mentre chi riesce a soprassedere alla mancanza di una manciata di simulazione ed ha provato il gioco per un po' di tempo (quindi oltre la semplice prova della demo) ha saputo apprezzarne i pregi.
Se si guarda al passato si nota che gli sforzi per il passaggio alla next gen sono stati rivolti quasi esclusivamente al comparto grafico mentre, a parte la parte multyplayer, il gameplay è rimasto piuttosto ancorato agli ultimi episodi visti su Xbox.
Tutto sommato è un buon gioco, capace di offrire tante emozioni e divertimento dopo che si ha preso confidenza con i comandi. Si meriterebbe un voto considerevole, ma il comportamento di Climax in quanto alla risoluzione dei bug, in questo caso clamorosi, non può essere trascurato, e ciò grava in parte sul giudizio complessivo del gioco.

Quando si dice la profondità grafica...
Quando si dice la profondità grafica...
Queste moto fanno parte della categoria estreme e sono acquistabili con i crediti guadagnati vincendo gare
Queste moto fanno parte della categoria estreme e sono acquistabili con i crediti guadagnati vincendo gare
Certe moto estreme sono davvero folli
Certe moto estreme sono davvero folli
MotoGP 06
7.5

Voto

Redazione

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MotoGP 06

L'analisi di questo gioco ha uno sviluppo ad "ondate". Nella prima si viene colti dallo sconforto non rintracciando alcuna modalità simulativa e rinvenendo un gameplay quasi immutato dal capitolo precedente su Xbox. Si risale la china con la seconda ondata, quando si comincia ad avere confidenza con la sensibilità dei comandi e si percepisce che, anche se manca la simulazione si può comunque fare affidamento su una fisica che richiede una guida precisa per primeggiare. Si torna a scendere quando si notano i bug clamorosi a livello grafico e soprattutto strutturale, ma non si può che risalire la cresta di nuovo quando ci si dedica ad un qualche campionato LIVE. Finchè non verranno risolti i bug l'entusiasmo rimane ancora sedato, peccato perché altrimenti poteva essere la vera uscita "col botto" del momento.