Lost Eidolons: Veil of the Witch - Un viaggio oscuro tra Tattica e Roguelite
Un'esperienza tattica e roguelite impegnativa che premia la perseveranza ma non perdona gli errori

Quando un gruppo di sviluppatori decide di creare ed unire un'esperienza tattica a turni ed un implacabile roguelite, si capisce subito che il gioco non sarà una passeggiata. Ed è proprio quello che hanno realizzato i ragazzi di Ocean Drive Studio con il loro Lost Eidolons: Veil of the Witch. Il titolo prende le basi del precedente episodio, Lost Eidolons, le butta dentro un calderone pieno di streghe, ricordi confusi, run infinite e tanta voglia di dare filo da torcere al giocatore in ogni battaglia. E, possiamo già dirvelo, ci sono riusciti

Trama e ambientazione di Lost Eidolons: un risveglio senza memoria
Tutto ha inizio con Ashe, protagonista sfortunato senza memoria, naufragato in fin di vita su un’isola misteriosa, dove, per sopravvivere, accetta l’aiuto di una strega che lo lega a sé come suo campione. Da quel momento in poi sarà un continuo di combattere, fare scelte e potenziarsi con l’unico obiettivo di recuperare pezzi di memoria, scoprendo piano piano chi sia veramente e cosa lo ha portato a quel punto.
È un racconto misterioso e oscuro, pieno di colpi di scena, demoni, terre maledette e scelte che pesano non solo sulla trama ma anche sulle meccaniche di gioco. Tutto questo di certo non rivoluziona il suo genere, ma l’atmosfera c’è e funziona alla grande.
Combattimento tattico e meccaniche roguelite: il cuore pulsante
E’ sul lato del gameplay che Lost Eidolons: Veil of the Witch mostra i muscoli. Parliamo di battaglie a turni su griglia, in stile Fire Emblem e XCOM, ma con in aggiunta una prepotente componente roguelite; il che significa che morirete tantissime volte durante le vostre run e che di conseguenza sarete obbligati a ripartire di nuovo da zero.
Avrete a disposizione un gruppo di 9 personaggi diversi, 5 disponibili subito e 4 da sbloccare durante le run portando a termine alcuni obiettivi. Ognuno di essi ha classi, skill e percorsi di avanzamento unici. Inoltre ogni personaggio sbloccherà abilità multiple, artefatti che influenzeranno significativamente la strategia e l’approccio alla battaglia, ed upgrade persistenti che potenziano in maniera sostanziosa ed aiutano a rendere più leggero ogni nuovo tentativo.
Ogni volta che un personaggio sale di livello durante una run, esso acquisisce nuove abilità, sotto forma di carte, che possono essere di classe normale, epica o mitica, ed inoltre alla fine delle battaglie può esserci la possibilità di trovare alcune gemme speciali che potranno essere utilizzate per potenziare l’equipaggiamento, anch'esse con la propria classe, e che cambieranno in maniera imponente il proseguimento della stessa run. In base a dove saranno incastonate queste gemme, si potranno sbloccare attacchi speciali, magie potenti ed abilità passive.

Ad ogni tentativo vi ritroverete di fronte a diverse situazioni che richiederanno tattica e strategia visto che l’ambiente cambia di volta in volta. Anche le interazioni elementali e pericoli ambientali giocheranno un ruolo importante. ll sistema funziona alla grande: il posizionamento dei personaggi in battaglia conta il giusto, sfruttare il terreno a proprio vantaggio anche, e come già detto, ogni personaggio può evolvere in modi diversi. L’unico vero problema? A volte il fattore fortuna pesa troppo: il rischio di pescare la carta sbagliata o di beccare eventi sfavorevoli, condizionerà in modo troppo incisivo l’evolversi della run.
Fortunatamente la morte non sarà permanente ed ad ogni dipartita si ritornerà alla città base dove, grazie alle materie recuperate durante le run, potremo potenziare in modo permanente le classi dei nostri combattenti o sbloccare le memorie del protagonista. E poi pronti di nuovo per un altro tentativo. Purtroppo dopo qualche run il senso di ripetitività si fa sentire a causa di percorsi che, se pur ramificati, vi porteranno alcune volte a scontri simili tra loro, vista la poca varietà di nemici da affrontare e di scenari presenti nel gioco.
Oltre a questo anche l’elemento bilanciamento potrebbe essere un problema, soprattutto per chi non ha familiarità col genere: specialmente nei primi tentativi, il livello di difficoltà e la curva di apprendimento tendono un po’ troppo verso l’alto, portando a momenti di frustrazione. Fortunatamente, già dopo qualche run, i potenziamenti persistenti, lo sblocco di nuovi personaggi e l’apprendimento delle meccaniche, tendono a bilanciare questi primi momenti di sconforto. Il vero grande ostacolo riscontrato e che ci condiziona con il voto finale, è il tempo che richiede ogni run: se inizialmente, come già detto in precedenza, saranno molto brevi causa morte prematura dovuta alla debolezza dei personaggi, una volta raggiunto un livello di potenza elevato, i tentativi successivi, anche solo per sconfiggere il primo boss, richiederanno molto, ma molto più tempo. Quindi munitevi di pazienza e cancellate gli impegni, perché arrivare in fondo alla run perfetta, non sarà una passeggiata. Forse creare stage con meno nemici avrebbe accelerato e reso tutto più leggero e allo stesso tempo piacevole: nulla che comunque una buona patch non possa sistemare.

Grafica, audio e comparto tecnico
Graficamente il gioco non punta al fotorealismo, preferendo un look più stilizzato, cupo e coerente con l’ambientazione. Funziona bene, anche se sicuramente non vi lascerà a bocca aperta. Le animazioni in combattimento sono discrete, non sempre super fluide, ma rendono l’azione chiara e funzionale. Su Playstation 5, la versione da noi testata, gira molto bene, anche durante i momenti più concitati. Musica e atmosfera sono perfettamente a tema con lo stile del gioco. Cultisti, mostri, demoni e streghe, tutti ben realizzati. Allo stesso livello di qualità risulta il doppiaggio dei personaggi. Per quanto riguarda i testi, Il titolo è tradotto completamente in italiano. Sul lato della longevità è difficile stimare il tempo necessario per portare a termine l’avventura; tutto dipenderà da voi, dalle vostre abilità e dalla vostra pazienza. Ma stiamo comunque parlando di moltissime ore.
A chi si rivolge Lost Eidolons: Veil of the Witch
Lost Eidolons: Veil of the Witch non è il classico RPG da divano rilassato. È un gioco che ti prende, ti sbatte a terra, ti fa perdere e ti dice: “riprovaci, ma più furbo stavolta”. Se ti piace quel mix di tattica, difficoltà e progressione persistente tipico dei roguelite, qui potresti divertirti un sacco. Certo, non è perfetto: la componente casuale a volte pesa troppo, le run richiedono ogni volta tanto tempo e la varietà delle mappe potrebbe crescere. Ma se entri nel mood giusto, diventa un titolo che vi cattura con il suo loop di “morte – progresso – rinascita”. In poche parole: non per tutti, ma per chi ama le sfide è un piccolo gioiellino oscuro da tenere d’occhio.
Voto
Redazione

Lost Eidolons: Veil of the Witch
Lost Eidolons: Veil of the Witch è un ottimo gioco. Unisce perfettamente elementi tattici tipici dei giochi di ruolo strategici a turni con la punitiva componente roguelike in un contesto narrativo oscuro e misterioso. Il loop morte-rinascita-progresso unito alle tante scelte ramificate funziona molto bene, Certo, non è perfetto: la componente casuale a volte pesa troppo, le run richiedono ogni volta molto tempo e la sensazione di ripetitività dovuta alla poca varietà di mappe e nemici si fa sentire presto. I combattimenti sono intensi e impegnativi e la meccanica roguelite garantisce rigiocabilità, profondità, sfida e senso di progressione, anche e soprattutto attraverso le sconfitte. Lost Eidolons: Veil of the Witch non è per tutti ma di sicuro è un must per gli amanti del genere.


