Hell is Us, le nostre prime impressioni: esplorazione, silenzi e inquietudine
Hell is Us è il nuovo action adventure di Nacon

La trama di Hell is Us
Nel cuore di una nazione dimenticata dal mondo, devastata da una guerra civile e da un evento soprannaturale inspiegabile, si apre il sipario su Hell is Us, un’esperienza videoludica che si presenta fin da subito come un viaggio oscuro e personale. Il protagonista, un uomo senza nome, inizia a raccontare la propria storia in quello che sembra un interrogatorio ed così che ritorna nel suo paese natale dopo anni di assenza, spinto da un bisogno viscerale di scoprire la verità sulle sue origini e sul misterioso cataclisma che ha trasformato la sua terra in un luogo sospeso tra realtà e incubo. La narrazione non segue i canoni tradizionali: non ci sono missioni segnate su una mappa, tutto è affidato all’osservazione, all’intuizione e alla volontà del giocatore di immergersi in un mondo che non offre spiegazioni facili.
L'ambientazione di Hell is Us
L’ambientazione è uno degli elementi più potenti della demo. Le rovine di città un tempo vive, ora silenziose e invase dalla vegetazione, si alternano a paesaggi rurali spettrali, dove la natura sembra aver riconquistato ciò che l’uomo ha distrutto. Ogni luogo racconta una storia, non attraverso parole, ma tramite dettagli ambientali: una fotografia strappata, un altare improvvisato, un graffito su un muro scrostato. Il mondo di gioco è costruito per essere esplorato con lentezza e attenzione, senza fretta, come se ogni passo potesse rivelare un frammento di verità o attirare l’attenzione di qualcosa di ostile. Se volete un associazione rapida ad un
Il gameplay di Hell is Us
Il gameplay si fonda su un’esplorazione libera e non guidata. Il giocatore deve orientarsi con mappe fisiche, segnali visivi e indizi ambientali. Questo approccio restituisce un senso di smarrimento iniziale, ma anche una profonda soddisfazione quando si riesce a decifrare un percorso o a comprendere la funzione di un oggetto trovato. Il combattimento, invece, è crudo e fisico. Le armi da mischia sono l’unico mezzo per affrontare le Entità, creature soprannaturali che infestano le zone contaminate. Ogni scontro è una danza di attacchi, parate e schivate, dove il tempismo è tutto. Le armi non sono intercambiabili a piacere: ognuna ha un peso, una storia, una funzione specifica, e spesso sono legate a rituali o tecnologie dimenticate. Quest'ultima è anche quella meno stimolante, con nemici che attaccano sempre nello stesso modo e le armi che non offrono un feedback preciso e piacevole quando impattano sul nemico.
Hell is Us, le entità e il combattimento
Le Entità non sono semplici nemici. Sono presenze inquietanti, spesso invisibili fino all’ultimo momento, che si manifestano con suoni distorti, vibrazioni nell’aria, mutamenti improvvisi nella luce. Affrontarle richiede non solo forza, ma anche comprensione: alcune possono essere evitate, altre richiedono strumenti specifici per essere danneggiate. La demo suggerisce che il combattimento non è sempre la soluzione migliore, e che l’osservazione e la preparazione sono spesso più efficaci della forza bruta.
La grafica e la direzione artistica di Hell is Us
Dal punto di vista visivo, Hell is Us, per quanto realizzato in Unreal Engine 5, sembra uscito per la generazione precedente, piacevole la vegetazione o le architetture, ma troppo essenziali per poter essere considerate moderne, tutto il lavoro lo fa la parte artistica. La luce filtra tra le fronde degli alberi con una naturalezza sorprendente, le superfici riflettono il mondo circostante con realismo, e ogni oggetto sembra avere una consistenza tangibile, anche se andranno riviste molte delle impostazioni, dato che gli ambienti bui lo sono troppo e la luce ambientale degli esterni non è naturale. La direzione artistica mescola brutalismo architettonico, simbolismo esoterico e folklore mitteleuropeo, creando un’estetica unica, a metà tra il sogno e l’incubo. Le animazioni sono fluide e credibili, sia nei movimenti del protagonista che nelle creature che popolano il mondo.
Il comparto sonoro di Hell is Us
Il comparto sonoro è altrettanto curato. La colonna sonora è quasi assente, sostituita da un paesaggio sonoro fatto di vento, passi, scricchiolii e suoni ambientali. Quando la musica entra in scena, lo fa con discrezione, sottolineando momenti chiave senza mai sovrastare l’esperienza. I suoni delle Entità, in particolare, sono disturbanti e memorabili, capaci di mettere in allerta il giocatore anche prima che il pericolo sia visibile.
Com'è Hell is Us: le prime impressioni
La demo di Hell is Us non si limita a mostrare un gioco, ma invita a entrare in un mondo che vive di silenzi, misteri e tensione costante. È un’esperienza che richiede attenzione, pazienza e voglia di lasciarsi trasportare, senza aspettarsi risposte immediate. Ogni elemento, dalla narrazione implicita al design ambientale, è pensato per stimolare la curiosità e il senso di scoperta. E anche se la demo non svela tutto, lascia intravedere un’opera ambiziosa, capace di offrire un viaggio profondo e personale in un inferno che, forse, è più umano di quanto sembri.
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