Recensione di Half Away: un viaggio italiano tra folklore ed emozioni
Juna è intrappolata nel Regno degli Spiriti e deve prendere delle importanti decisioni, se vuole salvare chi ama. Ecco la nostra recensione di Half Away.
Half Away è la prima avventura narrativa di Better Half Team. Tutto è iniziato da un progetto scolastico, per poi trasformarsi in una vera e propria ambizione puramente italiana. Non vogliamo soffermarci troppo su questo aspetto, ma è sempre motivo di orgoglio per noi vedere nuovi titoli videoludici debuttare dal Belpaese. In questo caso, tra l’altro, i presupposti sono davvero interessanti.
Ovviamente è un’opera prima, quindi un esperimento ancora acerbo in cui la perfezione non può essere il punto di partenza. Nonostante qualche imprecisione più che comprensibile, però, Half Away ha saputo convincerci e regalarci bei momenti, seppur per pochissimo tempo. Ecco la nostra recensione.

La storia di Half Away, tra folklore e famiglia
Half Away è ambientato in un regno ispirato al folklore slavo e giapponese, con atmosfere suggestive e un intreccio narrativo che riesce a coinvolgere fin dalle prime battute. La protagonista è Juna, giovane ragazza smarrita che scopre di trovarsi nel Limbo, una terra abitata dagli spiriti e il cui accesso è precluso agli esseri umani. Cosa ci fa lei in un posto simile? Cos’è successo? Un’atmosfera enigmatica ci accoglie sin dalle prime battute, introducendoci in una storia sospesa tra realtà e ignoto, e ci accompagna dolcemente, senza fretta, con le giuste tempistiche. I ricordi della giovane sono estremamente frammentati, ma sa con certezza di dover ritrovare e salvare suo fratello. Esplorerà quindi diversi biomi, tra aree minacciose e inquietanti e splendide isole sospese, con alberi verdeggianti e acque cristalline.
Nonostante la storia particolarmente breve (meno di due ore, se non sbloccate i quattro finali), abbiamo trovato diversi personaggi, ciascuno dalle caratteristiche e dall’identità differenti, anche con un pizzico di umorismo. Nonostante la trama intrisa di mistero e incognite, il gioco riesce spesso a strappare un sorriso, e non è cosa da poco, soprattutto in un lasso di tempo così breve.
La durata lascia un po’ l’amaro in bocca, lo ammettiamo. Tuttavia, trattandosi del primo gioco in assoluto, crediamo che il team abbia tutti i presupposti per realizzare qualcosa di ancora più straordinario.
Il gameplay
L’ascolto è cruciale, nel Regno degli Spiriti. Solo in questo modo Juna potrà avanzare, aiutare il prossimo e scegliere il proprio destino. Durante questa breve esperienza esplorerete diverse aree, ciascuna dalle sfaccettature differenti, sia a livello artistico che interattivo, grazie alla direzione di Katia Serafini e Fabio Salvador. Per proseguire sarà necessario completare piccoli enigmi, come aiutare lo spirito di un albero antico a riconciliarsi con i suoi cari amici, ovvero delle graziose creature, oppure attivare delle statue in base a una sequenza musicale ben precisa.
In quest’ultimo caso abbiamo particolarmente apprezzato il livello di difficoltà, bilanciato al punto giusto, in modo da rivelarsi piacevole e divertente, ma anche stimolante senza recare frustrazione. Il gameplay è molto semplice, difatti i controlli si basano esclusivamente su un tasto dedicato all’ascolto degli spiriti. Ovviamente potrete esplorare liberamente le ambientazioni circostanti in terza persona, controllando la visuale per osservare ogni dettaglio del mondo che vi circonda. Inoltre, avanzando con la storia è possibile sbloccare nuove pagine del diario, davvero preziose e utili, in quanto raccontano meglio ciò che succede a Juna. In questo caso, ma anche in generale, i disegni sono realizzati splendidamente e ci hanno fatti sentire come se stessimo sfogliando un piccolo libro delle fiabe.

Oltretutto Half Away, nel suo piccolo, consente al giocatore di prendere delle decisioni che possono impattare sulle vicende successive, infatti vi abbiamo anticipato che sono presenti quattro finali differenti. Non aspettatevi un comparto narrativo particolarmente intricato o enigmi che vi facciano implodere le meningi, ma preparatevi a conoscere personaggi interessanti, una protagonista fortemente carismatica e un gameplay perfetto per chi voglia rilassarsi senza troppe pretese. Il team ha voluto concentrarsi su un’esperienza più compatta, con il focus principale sulla storia, quindi siamo più che soddisfatti e incuriositi da futuri progetti.
Comparto tecnico
La grafica di Half Away risulta leggermente datata e poco convincente quando il volto della protagonista è in primo piano, ma tutto il resto riesce a coinvolgere senza alcuna difficoltà. Cieli blu cobalto, paradisi ultraterreni dall’atmosfera eterea, e soprattutto disegni realizzati splendidamente, ci hanno permesso di immergerci in questa avventura con grande semplicità. Non è un progetto pretenzioso, bensì un piccolo viaggio che mostra un enorme potenziale per il futuro. “Questo è ciò che sappiamo fare”, traspare da questo gioco, e riesce a convincere senza alcun dubbio. A contribuire è anche una colonna sonora adatta ai vari contesti. Ovviamente troviamo interfaccia e sottotitoli in Italiano, quindi potrete vivere la storia a 360° senza alcuna limitazione linguistica.
Per quanto concerne il comparto tecnico, abbiamo giocato su un PC dotato di CPU AMD Ryzen 7 e GPU AMD Radeon 6800 e non abbiamo riscontrato particolari problemi tecnici, anzi, il gioco si è sempre rivelato fluido. Segnaliamo solo un piccolo problema legato alla schermata di gioco iniziale (quella prima del menu principale, per intenderci), che a volte tende a bloccarsi. Nulla di estremamente impattante, però, dato che abbiamo risolto semplicemente con un banale clic del mouse. A tal proposito, crediamo che l’utilizzo di un controller possa rendere la vostra esperienza ancora più immersiva.

Recensione di Half Away, conclusioni
Half Away è il primo progetto di un piccolo studio indie. La storia è ben strutturata e, per quanto breve, riesce a coinvolgere grazie a dialoghi convincenti, personaggi stravaganti e un regno misterioso che ci porta a fare delle scelte importanti. Il gameplay scorre in modo estremamente fluido, al punto da lasciare con l’amaro in bocca quando si arriva già ai titoli di coda. Ciò è chiaramente un segnale positivo, che tra l’altro lascia percepire la passione e l’impegno del team. I presupposti sono davvero ottimi e crediamo che Better Half Team possa portare avanti progetti ancora più ambiziosi. Ovviamente dovrete giocare con la consapevolezza che si tratta di un titolo genuino e senza troppe pretese, una sorta di primo esperimento che però saprà coinvolgervi, se amate il genere.
In ogni caso, è possibile provare la demo gratuita, se preferite, ma al prezzo di 6,89 € vi suggeriamo caldamente di dare una possibilità a questa bella avventura. Un piccolo viaggio in cui folklore ed emozioni si fondono con grande dolcezza e spontaneità.
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Versione Testata: PC
Voto
Redazione

Recensione di Half Away: un viaggio italiano tra folklore ed emozioni
Half Away è il primo gioco del team italiano Better Half Team. Ispirato al folklore slavo e giapponese, ci propone una storia coinvolgente fin dalle prima battute, con enigmi tanto semplici quanto stimolanti e piacevoli. Le diverse aree a disposizione rendono l'esperienza ancora più dinamica, sebbene sia molto breve. Non è un gioco perfetto, ovviamente, ma rappresenta un ottimo debutto.