Ed & Edda: Grand Prix, abbiamo Mario Kart a casa – Recensione Switch
La recensione del kart racer di Tivola Games e Funatics Software, un tie-in che non invoglia molto a guardare il film a cui si ispira

Ed & Edda sono le mascotte dell’Europa-Park. Si tratta di un popolare parco divertimenti tedesco, che quest’anno celebra il cinquantesimo anniversario. Per l’occasione, è stato realizzato un lungometraggio animato, Grand Prix of Europe (da noi solo Grand Prix), che uscirà nelle sale a settembre.
Per dare invece una piccola spinta al marketing, si è ben pensato di commissionare un tie-in videoludico, Ed & Edda: Grand Prix – Racing Champions, che debutta in questi giorni su PC e console. Un kart racer, in linea con lo spirito del film e ideale per il pubblico di riferimento. Peccato che quanto proposto da Tivola Games e Funatics Software rischi seriamente di far passare la voglia di andarlo a vedere.
Partiamo dalle basi: presumo che il target del gioco, come del cartone dopotutto, sia costituito da giovanissimi; perché dunque non c’è l’italiano tra le lingue disponibili? Sì, non c’è molto da tradurre, il budget è probabilmente risicato, e ai miei tempi spesso non era un’opzione, ne approfittavi per imparare (male NdR) una seconda lingua, ma nel 2025 certe quality of life dovrebbero essere lo standard, specie considerando il prezzo del biglietto. Almeno dei sottotitoli per il cronista, che pure io faccio fatica a comprendere a volte, con quell’accento che si ritrova.
A tal proposito: perché è l’unica voce presente in tutta l'opera? Grand Prix esce tra un mese, i dialoghi saranno pronti da tempo, davvero non c’era modo di associare qualche battuta ai corridori? O rapire i doppiatori per mezza giornata e registrare un paio di frasi stock? Dove sono le animazioni, le celebrazioni e i versetti che accompagnano questo particolare filone di racing game? Quando scelgo uno degli otto piloti (pochi, per la cronaca), in pratica sto pescando un’auto e un render, o un set di statistiche al massimo. Non c’è personalità, e questo distrugge l’appeal del titolo sul lungo termine (ma già sul breve si campa poco). Oggi voglio prendere Ed; perché? Boh, è quello con la macchina della Lidl (no, non scherzo).
E per concludere in bellezza: vuoi vendermi il film, oltre al gioco? Perché non ci sono allora trailer, clip (il loop di cinque secondi nel menù principale non conta), profili, una parvenza di modalità storia...? Qualcosa che mi ricordi che esiste un altro mondo al di fuori dei suoi limitati confini. Non penso di chiedere troppo.
Passiamo all’esperienza di gioco. Il mercato dei kart racer non è così ampio, ma la concorrenza è spietata. Abbiamo pezzi da novanta come Crash Team Racing, Sonic Racing e, nel caso delle piattaforme Nintendo, un certo Mario Kart. Certo, Ed & Edda: Grand Prix costa la metà di World, ma anche così il confronto è impietoso, e non dimenticate l’esistenza dell’8 Deluxe, che pure senza espansione ha vagonate di contenuti. Tacendo poi sulla realizzazione...
Cosa offre il titolo odierno? Tre livelli di difficoltà (che in realtà influenzano la velocità delle vetture, il comportamento dell’IA non mi pare cambi) per tre campionati, ognuno da quattro tracciati. Pochetto come base di partenza, ed è destinata a rimanere così. Salendo di livello però si sbloccano componenti con cui modificare le prestazioni del mezzo, livree, vernici e decorazioni. Il campionario non è male, sebbene poco impattante, sia a livello prestazionale che estetico. Il grind richiesto per acquisire tutto poi è esagerato rispetto alle modalità disponibili. Il classico campionato è l’attività più appagante, mentre le gare singole e “a punti”, che vedono vincere il giocatore che accumula il maggior punteggio passando attraverso degli anelli disseminati in giro, lasciano il tempo che trovano. Stranamente complicato prendere le medaglie d’oro nella prova a tempo.
Quanto al modello di guida, il senso di velocità è buono, la manovrabilità e il feedback sono invece da buttare dalla finestra. L’auto non sembra essere a contatto con il terreno, o di far parte della visuale a schermo. Lo sterzo è di burro, non c’è resistenza alcuna delle ruote, non si perde aderenza o ritmo in curva o uscendo di pista, si scivola via dai muri come se fossero fatti di gelatina... C’è un sistema di miniturbo in stile Mario Kart, ma il feeling della “derapata” è tremendo, manco ci si trovasse sul sapone. Non è piacevole mettersi al volante in Ed & Edda: Grand Prix, proprio no.
L’IA dal canto suo soffre di un “effetto elastico” piuttosto marcato: i rivali sono palesemente più veloci off-screen, li abbiamo sempre alle calcagna, e hanno sempre un guscio blu o un triplo rosso da tirarci addosso. Qualcuno potrebbe obiettare che è esattamente come in Mario Kart, e non è del tutto falso, solo che qui non è affatto divertente. C’è carenza di effetti, sia visivi che sonori, e di layout stimolanti per i circuiti, che farebbero volentieri a meno di bivi inutili e ostacoli random, in favore di vere scorciatoie e sequenze più elaborate e/o tortuose per valorizzare l’abilità del pilota. Con l’assetto attuale però è impossibile...
Dal punto di vista tecnico le location sono generiche, nonostante riprendano monumenti famosi e località turistiche europee, e le musiche altrettanto anonime. I colori sono tristi e slavati (in netto contrasto con le tonalità sgargianti del film), l’illuminazione piatta, ed è pure crashato due volte. Se non altro il frame rate della versione Switch (provata su Switch 2) è solido, e supporta lo split-screen fino a quattro giocatori, se volete rovinare la serata di parenti o futuri ex-amici. Niente online.
Versione Testata: Switch
Voto
Redazione

Ed & Edda: GRAND PRIX – Racing Champions
Come biglietto da visita, Ed & Edda: Grand Prix – Racing Champions si è assicurato che io non vada al cinema a settembre. Come kart racer, questo è il tipico gioco che la zia compra al nipotino, che gli aveva chiesto Mario Kart, pensando di aver fatto un affare. Gli avventori del parco potrebbero apprezzare la possibilità d’impersonare le sue mascotte nel salotto di casa, ma l’esperienza è mediocre, e ci sono alternative molto migliori. Se proprio avete bisogno di un nuovo esponente del genere, aspettate qualche mese e ripiegate su Sonic Racing: CrossWorlds. O Garfield Kart 2.