Commandos 2: Men of Courage

Commandos 2 Men of Courage
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Come nel primo episodio per sfuggire agli occhi dei nemici è sufficiente restare all'esterno del campo visivo del nemico, raffigurato da una sorta di cono a due tonalità di verde: quello più chiaro è quello più vicino agli occhi del soldato e indica la zona entro la quale si verrà inevitabilmente scoperti; quello più scuro rappresenta la zona più lontana, che può essere tranquillamente attraversata a patto di essere sdraiati sul terreno. Diverso è invece il metodo utilizzato per mostrare il campo uditivo dei soldati nemici: ad ogni movimento o azione compiuto da una qualsiasi delle proprie unità viene raffigurata in real-time una sorta di onda sonora, che si propaga con intensità e velocità diversa a seconda dell'intensità del suono prodotto
Commandos 2: Men of Courage
Non appena si entra in una stanza i nemici sono evidenziati da un contorno rosso

In parole povere: camminate lentamente e sarete udibili solo nel raggio di uno o due metri, correte e vedrete l'onda sonora spandersi per diversi metri raggiungendo le orecchie nel nemico prima ancora del vostro coltello. Purtroppo, per quanto l'intelligenza artificiale del nemico sia stata perfezionata rispetto al primo Commandos, restano ancora alcune imperfezioni che alla lunga tendono a rovinare il realismo di questo splendido gioco. Il problema principale è dato infatti proprio dai soldati nazisti, abili sì a scovare gli intrusi ma anche altrettanto capaci nel lasciarseli sfuggire
Se per esempio tramortite un soldato nemico questi, una volta ripresa conoscenza, si limiterà a cercare nei paraggi eventuali sospetti, tornando poco dopo alle proprie faccende come se nulla fosse successo. Ancora, se il nemico scopre un cadavere e suona l'allarme, è sufficiente restare nascosti per poco più di un minuto, il tempo necessario alle truppe tedesche per dimenticarsi del problema e tornare serenamente al loro posto
UN'AMPIA LIBERTA' DI SCELTA
Uno dei (tanti) punti di forza di Commandos 2: Men of Courage è senza alcun dubbio l'incredibile libertà lasciata al giocatore. Si può dire che è lo stesso utente a decidere l'impostazione del gioco, scegliendo in base ai propri gusti lo stile da adottare nel corso delle missioni. E' possibile andare allo scoperto affidandosi alla potenza di fuoco, limitarsi a tramortire gli avversari senza macchiarsi del loro sangue oppure, per chi ama le sfide estreme, evitare ogni possibile contatto con gli avversari, sgattaiolando nell'ombra e fuggendo ad ogni tipo di incontro
Commandos 2: Men of Courage
8

Voto

Redazione

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Commandos 2: Men of Courage

Commandos 2: Men of Courage ha mantenuto le promesse confermando di essere quel successo che tutti stavamo aspettando. La lunga e difficile attesa è stata premiata con un titolo che rappresenta il nuovo punto di riferimento per il genere degli strategici in tempo reale. Se con il primo Commandos il team spagnolo di Pyro Studios aveva rivoluzionato il popoloso genere degli RTS con questo nuovo episodio lo stravolge. Solido come una roccia il gameplay di Commandos 2: Men of Courage è quanto di meglio si possa ricercare in un titolo e considerando quanto è vasta la scelta non è certo cosa da poco. La qualità grafica è assolutamente spettacolare e i livelli offrono un dettaglio e una profondità davvero unici grazie alla possibilità di visitare liberamente l'interno di ogni costruzione. Anche la longevità è ai massimi livelli e, sebbene 10 missioni possano sembrare poche, sono necessarie già al livello più semplice svariate ore di gioco per terminare l'avventura. Grazie alla grande libertà lasciata al giocatore è possibile inoltre giocare più di una volta le stesse missioni certi che, semplicemente cambiando il livello di difficoltà, si proverà ancora un grandissimo divertimento. Certo, non mancano alcuni difetti, nemmeno poi così drastici se vogliamo. Innanzitutto l'intelligenza artificiale per quanto sia raffinata a volte lascia aperte delle falle nella giocabilità e nel realismo, che in parte viene compromesso. Esattamente come nel primo Commandos si nota poi un certo sbilanciamento delle nove unità presenti e si finisce nella maggior parte dei casi per utilizzare sempre quei due, massimo tre soldati, lasciando alle restanti unità il ruolo di comprimari. Tutto questo comunque sfuma di fronte alla bellezza d'insieme di questo gioco, un must per tutti gli amanti degli strategici, ma anche per tutti coloro che amano i lavori ben fatti e vogliono, semplicemente, occupare le proprie giornate con un gioco destinato a durare nel tempo e nella memoria.