Borderlands 4, recensione: addio Pandora e benvenuto Kairos
Borderlands 4 è l'ultimo fps action a base di looter shooter e dialoghi sopra le righe

Dopo la devastazione cinematografica di Borderlands, Gearbox ha promesso al proprio pubblico un nuovo capitolo della saga principale dell'opera, ricco di novità e pienamente incardinato nell'antologia della serie. Ecco la recensione di Borderlands 4!
La trama di Borderlands 4: cosa ci aspetta su Kairos?
La trama si colloca in un universo narrativo che, pur mantenendo le sue radici nel caos e nell’ironia, abbraccia ora una maturità tematica più marcata. Dopo anni di conflitti su Pandora e la caduta di tiranni come Handsome Jack, il nuovo capitolo ci trasporta su Kairos, un pianeta inedito e ostile, governato dal Custode del Tempo, un despota che domina con un esercito di sintetici chiamato “L’Ordine”. Il giocatore veste i panni di un nuovo Cacciatore della Cripta, chiamato a guidare la resistenza in un mondo sull’orlo del collasso.
Borderlands 4, i nuovi Cacciatori della Cripta
I nuovi cacciatori hanno a disposizione nuove abilità tutte adatte a massacrare il prossimo. Un primo cambio che si nota fin dall'inizio - cioè non proprio dalle prime battute, dato che una vecchia conoscenza fa la sua comparsa con la sua parlantina sopra le righe - con una narrazione che, pur mantenendo il tono dissacrante tipico della serie, si fa più contestualizzata e meno sopra le righe, con momenti comici che si inseriscono in un contesto più drammatico (seppur fuori di testa).
Gearbox ha scelto un approccio più “grounded”, focalizzandosi su storie guidate dai personaggi, con una maggiore attenzione alle motivazioni, ai dilemmi morali e alle conseguenze delle azioni. Il tono non rinuncia all’umorismo, ma lo modula con una serietà che rende il conflitto più coinvolgente e molto meno caricaturale, offrendo una riflessione più profonda sul potere, ma anche sulla ribellione, passando dal senso di giustizia in generale, anche se tutte queste ottime premesse restano sempre un po' appese, senza approfondirle.

Un mondo più grande in Borderlands 4: esplorazione e missioni secondarie
Rispetto ai capitoli precedenti, B4 introduce una serie di migliorie sulla qualità della vita che lo rendono il più ambizioso della saga. L’ambientazione su Kairos è suddivisa in macro-zone interconnesse, esplorabili senza interruzioni, con eventi dinamici e missioni non lineari che reagiscono al passaggio del giocatore. Gearbox non ci tiene a chiamarlo un open world, ma la struttura è quella, oltretutto fino al momento in cui non sbloccherete i mezzi di trasporto comprenderete cosa voglia dire muoversi avanti e indietro a piedi su una mappa così vasta.
Le missioni secondarie - e sì ne ho fatte un bel po' - possono essere filler o più profonde, ma decisamente gli stessi alti e bassi di cui la serie ci aveva abituati, dando però maggiormente il focus sulla quantità, rispetto alla qualità (in alcuni casi). Alla fine questo è un looter-shooter, ma avrei preferito una maggior attenzione alle quest, che il terzo capitolo era riuscito a fare, dall'inizio alla fine, facendoci tornare indietro ai tempi del secondo episodio in cui c'era sì la meraviglia di alcune situazioni, ma anche quelle missioni in cui si doveva andare avanti e indietro senza scopo solo perché ci veniva chiesto di farlo ma senza una struttura narrativa particolarmente solida a sostegno dell'azione: in questo capitolo è un po' così, vuoi forse per la seriosità più presente, vuoi che si voglia mantenere uno stile più epidermico, ma alla fine lascia decisamente meno il segno del proprio passaggio.
Gameplay e combattimenti in Borderlands 4
Appena ci si inizia a muovere, data anche la velocità degli scontri a fuoco, noterete come funzioni bene la verticalità degli scontri con doppi salti, planate, rampini, arrampicate e la possibilità di nuotare, trasformino ogni scontro in una danza (di morte). Il sistema di movimento è un buon mix di titoli come Doom Eternal o il più recente Halo, con la spettacolarità che lascia il posto ad un pizzico di strategia, ma tutto sommato vince sempre l'arma più grossa. L'arsenale, da sempre cuore pulsante della serie, raggiunge nuove vette con miliardi di combinazioni possibili grazie al sistema che permette di assemblare bocche da fuoco con componenti provenienti da diversi produttori. Questo consente la creazione di armi ibride con effetti elementali e gadget esplosivi e comportamenti (adorabilmente) imprevedibili.

Il gameplay è il fulcro di Borderlands 4, una naturale evoluzione dell'irresistibile formula più che rodata, ma con una spinta decisa verso la fluidità e la varietà delle acrobazie di cui sopra. Il sistema di combattimento è stato arricchito da nuove meccaniche di movimento che permettono di affrontare gli scontri con maggiore dinamismo e creatività. Le ambientazioni offrono spazi verticali e orizzontali da sfruttare, con eventi che si attivano in base alle scelte del giocatore. Il sistema di loot è stato potenziato, con una generazione procedurale delle armi ancora più raffinata e una gestione del bottino che premia l’esplorazione e la sperimentazione.
Grafica e prestazioni di Borderlands 4 con Unreal Engine 5
Dal punto di vista tecnico, Borderlands 4 fa salto in avanti grazie all’adozione dell’Unreal Engine 5 e questo si porta in dote: l’illuminazione dinamica, i riflessi in tempo reale e la resa degli scenari (nettamente più ampi) e notevolmente migliorati. Le ambientazioni spaziano da deserti alieni a cime innevate, passando per dungeon opzionali e interni dettagliati, con una varietà cromatica e stilistica che mantiene l’identità cel-shaded della serie. I modelli dei personaggi non sono apparentemente migliorati rispetto al terzo capitolo, ma nella pratica è così, con creature più dettagliate, animazioni fluidissime e reazioni realistiche agli impatti... ma poi provate a sparare con certe armi e arriverete a smembrare in nemici.
Audio, doppiaggio e colonna sonora
Anche l’audio ha ricevuto un trattamento di riguardo: la colonna sonora alterna momenti epici a tracce più intime, mentre il doppiaggio, sempre sopra le righe, si adatta al nuovo tono narrativo. L'ho giocato interamente con le cuffie, ma il versante sonoro è davvero sopraffino, con effetti sonori delle armi, delle esplosioni e dei movimenti più incisivi e stratificati. Se però mi dite, quindi si ha la percezione di queste migliorie? Ni. Francamente ho adorato il balzo qualitativo di altri capitoli, qui sembra esserci sia sulla carta, che nei numeri, ma non si è lavorato abbastanza per "quell'effetto wow" che avrei sperato, dandovi la sensazione di evoluzione che era accaduta tra il secondo e il terzo episodio (in modo nettissimo) anche se nel momento in cui imbraccerete alcune armi proverete una gioia "croccante".
Versione Testata: PC
Voto
Redazione

Borderlands 4
Borderlands 4 è tutto ciò che i fan stavano aspettando. Peccato che il modo scelto di essere "more of the same" lo sia meno di quanto ci si sarebbe aspettati. Lo è nel gameplay in modo bovino, il nuovo approccio agli scontri è pazzesco, ma la grafica di cui non si ha una percezione netta ha anche un grosso peso in termini di performance e requisiti. Le missioni hanno un cambio di stile, ma sono meno di impatto rispetto a quelle degli altri capitoli, non è tanto la seriosità in più che rende la formula meno appagante, quanto talvolta le motivazioni dei buoni o dei cattivi che sembra non abbiano "la voglia" di essere incisivi... ma alla fine a voi che ve ne frega, prendete un fucile e scendete nell'arena: c'è piombo, follia e budella volanti per tutti.

