Recensione Aeon Drive: quante cose si possono fare in trenta secondi

Recensione Aeon Drive quante cose si possono fare in trenta secondi

David Jimenez e Alejandro Santiago, due ingegneri che hanno lavorato presso l'Agenzia Spaziale Europea, sono i fondatori di 2Awesome Studio, una software house indipendente la cui sede si divide fra la Spagna e l'Olanda. Nel 2015, questa piccola realtà vara una campagna Kickstarter per finanziare il progetto di uno shooter a scorrimento. In realtà le campagne varate sono state due, ma la prima non è andata a buon fine; la seconda volta si è invece rivelata quella buona e così è stato approvato Dimension Drive, poi uscito a dicembre 2017, che ha la particolarità di mostrare due campi di battaglia contemporaneamente a schermo col giocatore che può passare da uno all'altro durante la partita. Dimension Drive ha introdotto il personaggio di Jackelyne "Jack" Tywood, una ranger spaziale che pilota la Manticore, navicella in grado di trasferirsi fra le dimensioni.

Recensione Aeon Drive: quante cose si possono fare in trenta secondi

Jackelyne torna protagonista in Aeon Drive, quando compie un salto nel buio in un disperato tentativo di mettersi in salvo durante una guerra galattica. Questa mossa la porta a schiantarsi sulla Terra del 2078, più precisamente sulla città di Neo Barcellona. I moduli nucleari della Manticore, danneggiati, si disperdono per la futuristica capitale della Catalogna: starà a Jack ritrovarli per scongiurare una eventuale esplosione, che sarebbe di tale portata da costituire un pericolo per l'intero pianeta. Solo dopo aver compiuto questa missione, la nostra eroina potrà pensare a come ritornare a casa. La giovane ranger riceverà il supporto di Vera, una intelligenza artificiale che può riavvolgere il tempo, ma solo per trenta secondi.

Quest'ultimo passaggio delinea la caratteristica fondamentale di Aeon Drive: l'esperienza di gioco si modella infatti attorno alla durata dei trenta secondi. Aeon Drive è un platform con un retrogusto runner, dove si superano livelli in rapida successione e, per "rapida successione", si intende proprio che si ha solo mezzo minuto a disposizione per raggiungere il traguardo. I percorsi sono dei minuscoli labirinti di piattaforme, disseminati di ostacoli: barriere, laser, spuntoni aguzzi, seghe circolari, torrette, due specie di robottini (entrambi ostili), oltre agli immancabili precipizi. Jackelyne deve quindi schivare tutte queste avversità e deve farlo molto celermente. Per riuscirci, si servirà di azioni classiche dei platform come il salto e la scivolata, oltre che di un attacco con la spada che le permette di sbarazzarsi dei robot. Accanto alle solite azioni ne troviamo una ulteriore, di primaria importanza: Jack può lanciare un pugnale e, dopo che questi si è conficcato in una parete, teletrasportarsi nel punto dove esso si trova.

Il pugnale/teletrasporto accresce nettamente il potenziale del gameplay, aprendolo ad un notevole ventaglio di alternative. Esso permette di superare aree estese, che non si potrebbero coprire con un salto; di eludere ostacoli altrimenti invalicabili; o semplicemente di spostarsi dal punto A al punto B più velocemente rispetto alla normale corsa. Grazie a questo strumento si possono dunque battere vie alternative più rapide, ma non solo: il pugnale è ottimo anche come arma ranged, per colpire i bersagli a distanza, nonché per distruggere barriere o attivare interruttori. In sintesi, riuscire a padroneggiarlo significa risparmiare molto tempo, in un contesto dove anche i centesimi di secondo possono rivelarsi decisivi. Perché il vero nemico in Aeon Drive è il cronometro: il vero scopo non è quello di finire il livello, bensì di ottenere il tempo migliore.

Il gameplay in un titolo di questo genere deve essere preciso come un orologio svizzero e Aeon Drive non delude: i movimenti sono assolutamente puntuali, salti e lanci di coltello hanno un timing impeccabile, non si ha mai l'impressione di imprecisione o input lag. L'apprendimento è abbastanza immediato, sebbene quella del pugnale sia una meccanica di cui va compreso bene il funzionamento; ma basta una minima pratica per avere una panoramica generale delle proprie abilità, di quello che si può e non si può fare, cosa che consentirà di escogitare diverse tattiche ogni qual volta ci si para di fronte un ostacolo. Ottenere risultati ottimali è un altro paio di maniche: oltre alla padronanza, occorrono skill e la dedizione insita nel migliorarsi poco a poco, a suon di tentativi. Tuttavia, se si è bravi abbastanza e si ha la pazienza di stare a limare qualche frazione di secondo con una scivolata al momento giusto, qualche altra con un teletrasporto in più, e così via per l'intera lunghezza del tragitto, allora si può ambire a risultati importanti. Aeon Drive include una classifica globale dei tempi migliori ed entrare eventualmente nella top 10 di un livello non potrebbe far altro che suscitare una profonda soddisfazione, la giusta ricompensa ai propri sforzi.

Recensione Aeon Drive: quante cose si possono fare in trenta secondi

Affinché la frenetica esperienza abbia successo non si può prescindere da un level design accorto. Aeon Drive convince pienamente sotto questo aspetto: i livelli, pur nelle loro ridotte dimensioni, offrono molteplici percorsi alternativi, che si intrecciano fra loro, interessanti e impegnativi da attraversare. Le aree sono disseminate di oggetti: alcuni sono dei semplici trofei da collezionare mentre altri, se recuperati, consentiranno di cambiare il finale della storia. Ci sono anche le cosiddette capsule del tempo che, se raccolte, permettono di beneficiare di 5 secondi extra oltre ai 30 consentiti per completare il livello. Tenete presente però che se sforate il tetto dei 30 secondi, significa che c'è qualcosa che non va nella vostra performance, piuttosto che usare "l'aiutino" delle capsule sarebbe preferibile cercare prima di perfezionarsi un pochino. Un altro grosso pregio del level design sta nella sua intuitività: sebbene non si conosca il labirinto prima di affrontarlo e nemmeno si possa vedere per intero, l'istinto induce quasi sempre a prendere la direzione giusta. Parte del merito sta in una convenzione del design: ogni volta la partenza è a sinistra, con lo scorrimento a destra fino al traguardo. Ma la principale artefice di questa qualità è l'accurata pianificazione della posizione di piattaforme, ostacoli e quant'altro. Ci sono una strada con molteplici vie da percorrere, oggetti preziosi nascosti in punti difficili da raggiungere, puzzle che comprendono anche 3 interruttori da premere alla volta, il tutto pensato per poter funzionare nel ritmo serrato di una corsa di 30 secondi.

Il discorso relativo alla longevità di Aeon Drive va affrontato in maniera particolare. Neo Barcellona offre 100 livelli, suddivisi in 10 gruppi da 10, che durando solo un mezzo minuto scarso possono teoricamente venire superati in circa un'ora, contando anche gli intermezzi della storia e il tempo speso fra i menu. La realtà si dimostra differente dalla teoria, perché i livelli non si superano senza affanno: si muore spesso e volentieri, soprattutto nel corso degli ultimi due gruppi, dove si ravvisa un sensibile picco di difficoltà. Non che i primi otto gruppi siano una passeggiata al parco... Se non siete davvero abili nei platform, il conto delle morti totali salirà con disinvoltura nell'ordine delle centinaia. Ma il vero motivo per cui la longevità di questo titolo va trattata in modo differente è che ogni singolo livello rappresenta una sfida contro se stessi che, se raccolta, indurrà a ripetere il tentativo ancora e ancora e ancora, finché non si sarà soddisfatti della propria performance. Da questo punto di vista, la rigiocabilità è stellare e la quantità di 100 livelli va considerata assolutamente all'altezza della situazione.

Un ulteriore stimolo per continuare ad intrattenersi con Aeon Drive è dato dal multiplayer. Da due a quattro giocatori possono gareggiare sui livelli della campagna principale, sfidandosi a chi arriva primo. La curva d'apprendimento, clemente con i neofiti, permette anche a chi si cimenta per la prima volta di poter essere competitivo, dopo aver fatto quel minimo di pratica a cui abbiamo accennato sopra. Il multi è solo in locale; tuttavia, grazie al Remote Play Together di Steam, si può invitare a partecipare i propri amici anche a distanza. Avendolo provato, possiamo confermare che l'esperienza sia fluida anche per chi non fa da host. Si ravvisa tuttavia un problema con la telecamera: essendo lo schermo condiviso, se i giocatori sono lontani fra di loro la visuale tende a sua volta ad allontanarsi, mostrando tutto rimpicciolito. Oltre alla campagna, per il multiplayer c'è anche una apposita modalità competitiva, che consiste nel fare un giro in una specie di "circuito" ispirato ai livelli: qui la telecamera purtroppo è lontanissima sempre, perché pretende di inquadrare l'intera area.

Recensione Aeon Drive: quante cose si possono fare in trenta secondi

Il sistema di controllo offre ovviamente il supporto completo al gamepad, oltre alla tastiera. Noi abbiamo affrontato l'avventura di Jackelyne con un controller Xbox 360, che si è confermato impeccabile in ogni circostanza. Durante le primissime battute a Neo Barcellona, a dire il vero, si è avvertita un po' di confusione riguardo all'uso del pugnale, ma ciò è stato causato dalla necessità di comprenderne a dovere il funzionamento: ci sono stati degli errori nel muovere Jackelyne, ma ogni volta sapevamo che era colpa nostra, mai colpa del gioco. Le altre azioni da imparare, i salti e le scivolate, sono molto elementari e non si ha alcuna difficoltà a padroneggiarle fin da subito.

Il comparto tecnico di Aeon Drive è una lettera d'amore ai videogame a 16 bit. Gli screenshot ricordano quelli dei classici per Sega Mega Drive (chissà che il "Drive" del titolo non si debba leggere come un riferimento alla console?), riprodotti in alta definizione. La pixel art si distingue per la palette di colori vivace, che differenzia fra loro le diverse zone. Stilisticamente si è cercato di fondere l'estetica cyberpunk con quella di Barcellona, città cara ai 2Awesome. Il risultato è carino da vedere, con i suoi neon e le sue architetture vagamente moderniste sullo sfondo, ma un po' troppo anonimo, si sarebbe potuto fare molto di più partendo da simili presupposti. La colonna sonora è quella che vi aspettereste di ascoltare se poteste tornare indietro nel tempo al 1994, mentre vi divertite con la console attaccata alla TV a tubo catodico: in sintesi è appropriata, il naturale sottofondo a una esperienza di questo tenore. La semplice storia viene raccontata per mezzo di alcuni intermezzi animati, doppiati in inglese (ma i menu e i sottotitoli sono in italiano).

Aeon Drive offre un gameplay platform di spessore, una interessante variazione sul tema delle speedrun. La giocabilità precisa esalta la formula dei 30 secondi grazie soprattutto all'introduzione del pugnale/teletrasporto, il vero pezzo forte della casa. Tenete a mente che non è un titolo adatto a tutti: la difficoltà è abbastanza elevata, sebbene non tenda mai all'estremo come accade in altri platform. Per riuscire a concatenare le mosse giuste occorrono abilità, tempismo e una discreta dose di pazienza: lanciare il pugnale nel punto esatto e nel momento esatto, magari mentre siamo a mezz'aria dopo un salto, quindi teletrasportarci ed eseguire immediatamente la mossa successiva... A parole non si riesce a rendere la complessità di certe operazioni, che bisogna peraltro effettuare di riflesso, per compiacere il cronometro tiranno. Tuttavia, quando queste operazioni vengono compiute con successo e si strappa un buon tempo non è il frutto della fortuna, ma il riconoscimento della nostra bravura.

Versione Testata: PC

7.5

Voto

Redazione

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Recensione Aeon Drive: quante cose si possono fare in trenta secondi

Aeon Drive strizza l'occhio ai videogame dell'era 16 bit, con la sua pixel art e le sue musiche retrò. La rievocazione nostalgica è però solo lo sfondo di un platform difficile e appagante, che saggiamente concentra in 30 secondi una esperienza ludica che, se protratta per un lasso di tempo superiore, rischierebbe sicuramente di sfociare nella frustrazione. La speedrun diventa il fulcro del gioco e ogni azione, ogni salto, ogni teletrasporto viene asservito allo scopo ultimo del risparmio di tempo. Per la sua natura, Aeon Drive è destinato a rimanere un prodotto di nicchia: chi non è abbastanza capace resterà escluso, così come chi non ha la pazienza necessaria a soccombere innumerevoli volte prima di raggiungere i propri limiti. Ma se siete amanti dei platform, perfezionisti e con una certa abilità pad alla mano, allora dovreste dare un'occhiata a questo videogame, potreste rimanere sorpresi.