What Jennifer Did - Il caso Jennifer Pan: il nuovo sorprendente true crime di Netflix

Scopriamo la storia vera di Jennifer Pan, protagonista di un caso di cronaca nel Canada del 2010

Fin da quella prima telefonata, e dal primo interrogatorio subito dopo i fatti, c’era qualcosa che non andava.

Qualcosa di strano in una storia tragica svoltasi nella zona con il più irrisorio tasso criminale di tutto il Canada. Non poteva essere un furto: gli oggetti preziosi non erano stati portati via. Non era un rapimento: nessuno era stato prelevato. E allora, cos’era successo in casa Pan? I coniugi Pan, immigrati anni prima dal Vietnam, erano conosciuti e rispettati da tutti nel quartiere. Ma dopo l’assalto alla loro casa, quello stesso quartiere viveva un incubo.

Chi è Jennifer Pan, la protagonista di un incredibile true crime

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Aveva 24 anni, Jennifer Pan, nata il 17 giugno 1986, quando chiamò la polizia una notte.

La madre di Jennifer era stata uccisa da tre intrusi a colpi di arma da fuoco, mentre il padre era ferito gravemente ma ancora vivo.

Jennifer, illesa, chiamò la polizia chiedendo aiuto.

Chiamava dalla sua casa a Unionville, Markham, Ontario, nell’area metropolitana di Toronto. In una zona a bassissimo tasso di criminalità, come anticipato.

Jennifer venne interrogata dalla polizia dopo che i paramedici accertarono la morte della madre e l’ambulanza portò il padre in ospedale. L’uomo era ferito alla testa, e dovette essere posto in stato di coma farmacologico.

Secondo Jennifer, tre aggressori si erano introdotti in casa, l’avevano legata al piano di sopra e avevano sparato ai suoi genitori, al piano di sotto.

Gli investigatori la interrogarono brevemente la notte del delitto. Fu al secondo interrogatorio, dopo aver analizzato accuratamente la scena del crimine, che le contraddizioni di Jennifer apparvero evidenti.

Una vita di bugie

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I genitori di Jennifer: Hann e Bich Pan

L’aspetto più incredibile di questa storia non è la soluzione del caso. No. È la scoperta della vita segreta di Jennifer, che per anni aveva mentito ai genitori e finto di studiare mentre in realtà faceva tutt’altro.

Jennifer non era all’altezza delle aspettative dei genitori, diceva, e temeva di deluderli.

Ma la verità era chiaramente un’altra. Anche perché quanto accadde nel 2010 in casa sua aveva dei precedenti

Fino all’ultimo suo istante di vita, la madre di Jennifer, Bich Pan, ebbe pensieri solo per lei. Chiese ai suoi assassini di non fare del male alla ragazza, di lasciarla stare.

Ma Jennifer non ricambiava il sentimento, almeno non nella stessa misura. A Jennifer interessava molto di più qualcun altro e credeva che il suo assurdo piano l’avrebbe in qualche modo riportato da lei.

Il racconto di Jennifer era sembrato realistico solo al momento dei fatti. Subito dopo, gli investigatori avevano iniziato a notare tutto ciò che non tornava sulla scena del crimine.

Una bugia dopo l’altra, Jennifer veniva messa alle strette. Ma l’unica cosa che ha mai ammesso, in tutta la vicenda, era stata la finzione di frequentare l’Università e conseguire la laurea.

Su tutto ciò che riguarda i delitti, si è sempre dichiarata estranea. Oggi come allora.

Ciononostante, la polizia ha ricostruito i fatti, anche grazie a un elemento inaspettato: il padre di Jennifer, Hann, era sopravvissuto.

Mentire ai sospettati

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Uno degli investigatori che si è occupato del caso di Jennifer Pan

Ogni Paese ha le sue leggi. E in Canada, come scopriamo dall’ottima ricostruzione dei fatti realizzata in What Jennifer Did - la polizia ha il diritto di mentire ai sospettati, a patto che non sminuisca, infanghi o metta in cattiva luce le forze dell’ordine.

Ecco quindi che l’agente William “Bill” Goetz ha ingannato apertamente Jennifer Pan, dicendole di disporre di un software che poteva analizzare le menzogne nelle dichiarazioni e che c’erano satelliti che utilizzavano la tecnologia infrarossa per analizzare i movimenti negli edifici. Tutti questi strumenti venivano usati comunemente per validare le ricostruzioni dei testimoni in casi come il suo.

La tecnica usata da Goetz, chiamata Reid, è legalmente ammessa e ha naturalmente funzionato perché Jennifer ha iniziato a vacillare, credendo davvero che esistessero strumenti in grado di smentire la sua versione.

Ciononostante, sono stati gli investigatori a fare tutto il lavoro.

Scoprendo la fine della relazione di Jennifer con l’ex fidanzato, uno spacciatore che la ragazza non si era mai tolta dalla testa, la polizia ha capito che era stato proprio lui, Wong, a metterla in contatto con i responsabili dell’aggressione.

Per la conclusione, le condanne e l’incredibile ammissione di un nuovo processo, vi lascio alla visione di What Jennifer Did. Per tutto il resto, come sempre, c’è una realtà sempre più incredibile di ciò che si sanno inventare gli sceneggiatori nei polizieschi.

7

Voto

Redazione

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What Jennifer Did - Il caso Jennifer Pan: il nuovo sorprendente true crime di Netflix

What Jennifer Did - Il caso di Jennifer Pan è un true crime di Netflix che ricostruisce un caso di cronaca avvenuto in Canada nel 2010. La famiglia Pan ha visto tre individui fare irruzione nella loro casa, in uno delle zone con il minore tasso di criminalità di tutto il Canada. L’effrazione è finita in tragedia, con un morto e un grave ferito: i genitori di Jennifer Pan. La ragazza, all’epoca dei fatti 24enne, chiamò la polizia chiedendo aiuto. Affermava di essere stata legata al piano di sopra mentre i ladri si preparavano a fuggire, ma non prima di aver sparato a entrambi i suoi genitori. Fin dalla prima ispezione della scena del crimine, però, la polizia trovò incongruenze fra la realtà e il racconto di Jennifer. Si trovava di fronte a una storia inaspettata, piena di risvolti tanto assurdi da risultare quasi inverosimili. Ma, per l’ennesima volta, il nuovo true crime di Netflix conferma che le persone, nella realtà, sanno inventarsi cose a cui neanche gli sceneggiatori più fantasiosi riuscirebbero mai a pensare. Come, per esempio, anni e anni di bugie e finzioni…