Tombstone – In Blu-ray 4K il western epico di Pan Cosmatos

All’inizio degli anni ’90 il western viveva un’insperata rinascita grazie a Balla coi lupi di Kevin Costner e Gli spietati di Clint Eastwood. In questo clima il compianto George P. Cosmatos firmava Tombstone (1993), rilettura della celebre sfida all’OK Corral. A differenza dell’imponente quanto ambizioso Wyatt Earp di Lawrence Kasdan, fu un film più diretto, puntando su azione e intrattenimento.

Niente introspezioni psicologiche o riflessioni crepuscolari sul mito del West, ma una narrazione dal ritmo serrato e lo spirito dello spaghetti western. Personaggi delineati a grandi tratti, frasi lapidarie, approccio quasi fumettistico e ruoli femminili marginali e poco approfonditi. Pur non rientrando nel novero dei grandi western, Tombstone è rimasto impresso nell'immaginario dei cinefili probabilmente più dell'imponente opera di Kasdan (che per l'Home Video statunitense realizzò una versione “espansa”). Quello di Pan Cosmatos è un western solido, cattivo, appassionante e senza eccessive pretese.

Cult western finalmente in 4K

È una vera gioia ritrovarsi per le mani quest'opera finalmente in 4K: girato analogico, non si hanno notizie certe sui negativi. Pare che Disney sia tornata sui materiali originali, per quella che è stata definita come “un'operazione di remastering e ripristino”. Tutto fa pensare che trattasi di scan nativo 4K, disco unico anche nella versione steelbook. Formato immagine 2.35:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. In Italia fu pubblicato in DVD, ma niente Blu-ray forse per questione di diritti.

Chi ha visto l'edizione 2K americana troverà questa UHD decisamente superiore: maggiore organicità della grana e quadro filmico non più iper-contrastato. La sensazione è quella di un maggior rispetto del lavoro del cinematographer William A. Fraker (un'opera su tutte: Bullitt con Steve McQueen). Rivitalizzati i colori e migliorate le luci in virtù del Dolby Vision, neri profondi e nel complesso transizioni più “soft” che riportano la memoria alla proiezione in sala.

Limitata la traccia italiana Dolby Digital 2.0 (320 kbps). Considerando l'impossibilità di recuperare il materiale per la sala, resta comunque una sensata soluzione di ripiego. Va ricordato infatti che il DVD nostrano recava con sé modeste soluzioni audio AC-3 e DTS, con criticità specie sui dialoghi. La seconda migliore se non altro per il più elevato volume generale, ma nulla di più. Per uno spettacolo sonoro di notevole portata c'è il DTS-HD Master Audio 5.1 inglese (24 bit), pur non essendo reference regala emozioni ascoltando tramite impianto HT. Vera separazione dei canali, colonna sonora epica, elementi direzionali e racconto più appassionato.

Rispetto al passato sono andati persi tutti gli extra, making of (27') e trailer.