Un matrimonio di troppo: la recensione del film di Prime Video che non decolla

Su Prime Video, prontamente schizzato in testa alla classifica dei film più visti in Italia, c’è Un matrimonio di troppo: la commedia con Will Ferrell e Reese Witherspoon scritta e diretta da Nicholas Stoller (Piccoli Brividi).
La trama di Un matrimonio di troppo
Margot (Reese Witherspoon) e Jim (Will Ferrell) stanno per partecipare a un giorno molto speciale: due persone che amano moltissimo si sposano. Margot organizza il matrimonio per la sorella minore Neve (Meredith Hagner), mentre Jim deve dire addio alla sua “bambina”, la figlia Jenni (Geraldine Viswana), che gli ha annunciato il matrimonio con il fidanzato Oliver (Stony Bhyden). Jim, rimasto vedovo da molto tempo e legatissimo alla figlia, chiama per organizzare il matrimonio sulla piccola isola in cui sposò sua madre. La stessa piccola isola in cui Margot e Neve trascorrevano l’estate presso la casa dell’amata nonna. Per un malinteso, il posto - che ha spazio per ospitare un solo matrimonio alla volta - si trova a dover gestire due spose, due famiglie e due disastri contemporaneamente…
Un film che non decolla
Nonostante l’ottimo cast - Reese Witherspoon canta anche come un usignolo, non le manca davvero nulla - Un matrimonio di troppo (You’re Cordially Invited in originale) non decolla.
Le trovate che mettono Jim e Margot su due schieramenti rivali, pronti a tutto pur di sabotare le nozze dell’altro in modo da avere lo spazio necessario per il proprio, sono banali. Spesso anche troppo deboli da giustificare gli scherzi che si fanno a vicenda.
In buona sostanza, la trama stessa non sta in piedi: il potenziale c’è tutto, ma ci si concentra esclusivamente sul concetto di politicamente corretto tanto da far risultare il tutto stucchevole.
Va anche segnalato che il film è troppo lungo: tagliando una delle molte parti che non funzionano, si sarebbe arrivati alle (due) scene veramente divertenti, tutte nella seconda metà del film, e lo spettatore si sarebbe annoiato decisamente molto meno.
Il problema principale sta nella mancanza di fantasia: se fossi stata io a scrivere la sceneggiatura, mi sarei studiata i film con i sabotaggi dei matrimoni che funzionano davvero, quelli divertenti come - tanto per fare un titolo - Il matrimonio del mio migliore amico. Ma ce ne sono tanti altri.
Qui pare che la volontà di dare spazio (giustamente, ma in modo sbagliato) ai due veri protagonisti, Witherspoon e Ferrell, abbia trasformato in macchiette tutti gli altri personaggi, mettendoli su uno sfondo sfocato che pare fare solo da contorno a un piatto principale incapace di arrivare davvero al dunque.
Una grande occasione sprecata, perché la messa in scena è curatissima, la qualità visiva è evidente e i mezzi sono decisamente all’altezza di una grande produzione… Che però parte da una sceneggiatura di basso livello.
Intendiamoci: le due star sono bravissime, reggono la scena da soli. Entrambi. Ma non basta.
Le commedie degli equivoci
Questa nasce come una classica commedia degli equivoci, e lo fa anche bene: divertente (per quanto macabro) il motivo per cui una delle due prenotazioni non viene registrata. Il proprietario dell’albergo Leslie (Jack McBrayer, l’indimenticabile Kenny di 30 Rock), per quanto bravo, non viene sfruttato a dovere e tutto risulta lento, stiracchiato, privo di inventiva.
E poi c’è il problema del sottotesto: un lampante finto progressismo, forzato fino a risultare retorico.
Le commedie degli equivoci classiche, a cui sono ispirati tantissimi altri film con una trama simile (dal famoso Il padre della sposa in poi), si fondano su malintesi e confusione che portano a fraintendimenti (come scambi di identità o, come in questo caso, di date) tesi a generare situazioni divertenti. Ma il divertimento deve funzionare, altrimenti viene a mancare l’anima stessa della trama.
Ci sono pochissime battute degne di nota e ancora meno gag fisiche. Peccato: si potevano sfruttare molto meglio i talenti del cast.
Rating: TBA
Durata: 109'
Nazione: USA
Voto
Redazione

Un matrimonio di troppo
Un matrimonio di troppo su Prime Video, nonostante l’ottimo cast e due bravissimi protagonisti - Will Ferrell e Reese Witherspoon, entrambi anche in versione canterina - è la classica commedia degli equivoci che non decolla. L’organizzazione errata di due matrimoni nella stessa data e sulla stessa, piccola isola poteva essere fonte di grande divertimento, invece si limita a un paio di scene e a una o due battute divertenti in tutto il (troppo lungo) film. Le trovate sono prive di inventiva, infarcite di retorica, fondate su un finto progressismo che mira al politically correct dimenticando la regola d’oro della commedia: non c’è nulla di sacro. Si può ironizzare su tutto, se lo si fa con garbo. Ma bisogna avere fantasia, e il regista e sceneggiatore Nicholas Stoller pare esserne rimasto privo.