Troppo Cattivi 2: ritorna, raddoppia ed è quasi troppo divertente

Troppo Cattivi 2 raddoppia e rilancia, risultando davvero divertente anche per il pubblico adulto: una piacevolissima sorpresa, ancora migliore del predecessore.

Troppo Cattivi 2: ritorna, raddoppia ed e quasi troppo divertente

Che bella conferma è Troppo Cattivi 2, che peccato che esca agli sgoccioli della stagione estiva, in un momento in cui il pubblico presta poca attenzione a ciò che è in sala, prima del bastimento di titoli in arrivo dalla Mostra di Venezia e dalla consueta abbuffata invernale di titoli di livello. A fine novembre vedremo il sequel di Zootopia, il film Disney che (con un po’ di malizia) si può ben incoronare come il capostipite del revival animato degli animali antropomorfi alle prese con lavori, situazioni e casi polizieschi sin troppo umani.

Sarà interessante capire se Disney riuscirà a tenere il passo di Universal perché sotto le sue spoglie innocue di film animato per il pubblico dei più piccolo, Troppo Cattivi 2 in realtà è una discreta hit per tutti gli amanti dell’azione, dell’heist movie e dei polizieschi, capace di bissare ciò che di buono aveva fatto il capitolo precedente e di rilanciare, di molto. Insomma, se Troppo Cattivi era una scopiazzatura tutto sommato gradevole di un film genuinamente entusiasmante come Zootropolis ma comunque ben inferiore “all’originale”, Troppo Cattivi 2 non teme particolari confronti perché funziona, eccome.

Troppo Cattivi 2: ritorna, raddoppia ed è quasi troppo divertente

Troppo cattivi 2 è ancora più action e brillante del predecessore

L’approccio è sempre quel del poliziesco con forti inserti comici e un passo e un approccio alla saga di Ocean’s. Wolf, Shake, Piranha e Spider sono tornati e stanno cercando di rigare dritto, convinti che essere buoni sia la scelta migliore, ma la loro fama di ex cattivi impedisce loro di trovare un lavoro stabile. La situazione precipita quando una serie di furti simili ai loro colpi più riusciti porta l’opinione pubblica a credere che siano tornati in azione, costringendo il gruppo a fuggire e a indagare a propria volta per scoprire chi sta tentando d’incastrarli.

Le premesse sono insomma molto canoniche, ma è come il film si gioca le sue carte a determinarne la qualità. La sceneggiatura di Yoni Brenner e Etan Cohen riesce a creare un intreccio molto complesso e davvero cinematografico, che stuzzica l’attenzione del pubblico adulto in sala. È una costruzione raffinata, in cui anche i passaggi introduttivi iniziale hanno un peso nell’economia della trama. Basti pensare a come il furto della macchina con cui sia apre il film, un flashback che ricorda i passati splendori dei Troppo Cattivi, risulti poi cruciale per l’evoluzione successiva della trama durante un altro ambizioso colpo.

Se Yoni Brenner è uno specialista di prodotti animati di stampo comico per i più piccoli, la mano di Etan Cohen (uno che ha contribuito a scrivere cult come Tropic Thunder) spinge l’intreccio con decisione nel genere poliziesco, con un diluvio di gag e riferimenti che restituiscono un’esperienza simile a quella del nuovo Una pallottola spuntata agli amanti del genere. C’è per esempio la tazza del commissaria di polizia che tiene sempre d’occhio di Troppo Cattivi con sopra scritto “I see guilty people” (citazione storpiata e poliziottesca de Il sesto senso) oppure il metallo di cui sono fatti gli artefatti rubati si chiama MacGuffinite, riferimento diretto al vecchio stereotipo televisivo dell’elemento scappatoia inserito al solo scopo di fornire una motivazione alle azioni dei personaggi e allo svolgersi della trama. Gli esempi in questo senso sono tantissimi, tanto che il film sconfina ben presto in un una bizzarra versione animata di un intreccio che funzionerebbe alla grande con attori umani e in carne ed ossa.

Troppo Cattivi 2: ritorna, raddoppia ed è quasi troppo divertente

I Troppo Cattivi sono molto umani, molto adulti, ma mai in senso noioso

A riprova di questo fatto, c’è il dettaglio non da poco, che contribuisce a parlare molto agli adulti in sala. Wolf, Snake e gli altri sono personaggi mentalmente e fisicamente palesemente adulti, alle prese con i crucci della vita “dei grandi” (il lavoro, la mancata realizzazione professionale e personale persino un po’ di malinconia rispetto ai “bei tempi” della gioventù da cattivi) e per giunta con relazioni sentimentali in alcuni casi ben avviate e abbastanza focose. Anzi, forse le scene più “hot” viste quest’estate al cinema sono proprio quelle tra il serpente scassinatore e la sua fiamma truffatrice, un rapace con cui si scambiano appassionati baci (dove però sembrano più che altro volersi uccidere a vicenda, essendo entrambi predatori, aumentando quindi il livello di assurdità comica). Un serpe e un piccione più sexy e cool di Superman e dei Fantastici 4: un colpo non da poco. I buoni “cattivi” di Troppo Cattivi ovviamente cattivi non lo sono stati mai davvero, ma sanno essere audaci e sorprendere e raccontare in chiave comica le frustrazioni della vita dei grandi alle prese con amici che danno buca e lavori che non gratificano granché.

Anche l’animazione è di buon livello, unita alla regia di Pierre Perifel che torna dal primo capilo e pian piano spinge il film in direzione spettacolare, replicando il movimento di cinepresa da blockbuster che non stonerebbero in un Mission Impossible. Di fatto Troppo Cattivi 2 sfrutta le possibilità dell’animazione per creare inseguimenti in macchina, per la città e nello spazio che richiamano proprio i tempi d’oro dei blockbuster che puntavano sull’audacia di queste sequenze.

Troppo Cattivi 2: ritorna, raddoppia ed è quasi troppo divertente

Nel frattempo poi introduce una panorama di nuovi personaggi abbastanza riusciti e spinge il villain della pellicola in una direzione palesemente bondiana, giusto per aggiungere un altro riferimento di pregio: Wolf in particolare con il suo amore per i colpi di mano e di acceleratore su belle macchie fuoriserie, ha proprio quel piglio bondiano irresistibile. Inoltre chi ha scritto il film non ha avuto paura di evolvere e cambiare i personaggi del primo capitolo, spingendoli in direzioni inaspettate, sorprendenti, creando un universo narrativo che, lo si capisce chiaramente, si candida ad avere un terzo capitolo e sembra avere le energie e le idee per sostenerlo.

Troppo cattivi 2

Durata: 104'

Nazione: Stati Uniti

7.5

Voto

Redazione

TISCALI_testata-2.png

Troppo cattivi 2

Squadra che vince non si cambia, ma anzi rilancia: Troppo cattivi 2 è decisamente un passo avanti al primo capitolo e regala un’esperienza di visione molto solida e divertente anche (soprattutto?) al pubblico adulto. È intrattenimento a cavallo tra action e commedia leggero ma non superficiale, con tanto carattere e quella voglia di stupire e divertire che lo rendono una visione consigliata a tutti, ma in particolare agli amanti del genere poliziesco e action, delle sue convenzioni e stereotipi e quindi delle sue parodie.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI