Strade perdute – Il capolavoro di David Lynch in 4K

Edizione definitiva per una delle opere più affascinanti ed enigmatiche del maestro statunitense

Strade perdute  Il capolavoro di David Lynch in 4K

Strade perdute di David Lynch è un viaggio attraverso l'oscurità dell'animo umano, dove è facile smarrirsi per un labirinto di psiche distorta ed elementi più tangibili. La trama, densa di simbolismi e suggestioni, si dipana in un intreccio di eventi apparentemente senza senso, lasciando libera interpretazione. La prima parte ruota attorno a Fred Madison, musicista jazz tormentato da problemi di virilità e sconvolgenti visioni che sembrano confondere realtà e sogno.

Una mattina un misterioso individuo gli comunica al citofono che “Dick Laurent è morto”, evento che dà il via a una serie di avvenimenti bizzarri e inquietanti. Sull'uscio di casa vengono recapitate videocassette nell'arco di più giorni, con riprese sempre più all'interno proprio dell'abitazione dei Madison: l'ultima registrazione contiene immagini di Fred urlante, di fianco al cadavere massacrato della moglie Renee. La seconda parte vede l'omicida condannato alla sedia elettrica, nella cella del braccio della morte dove si trova relegato la polizia carceraria trova al suo posto il meccanico Pete. All'oscuro di tutto, il giovane viene liberato tornando al lavoro presso l'officina dove si serve il boss del crimine Mr. Eddie e la sua donna, Alice Wakefield, maledettamente identica a Renee.

Visioni fuori orario

Inutile tentare di risolvere il puzzle di Strade perdute attraverso uno sguardo razionale, perché è letteralmente impossibile. La narrazione di Lynch si snoda tra sogno, realtà e incubo all'interno di una linea di demarcazione sempre più labile e sfumata, creando un'atmosfera claustrofobica e angosciante che lascia spiazzati e confusi. Interpellato più volte nel corso del tempo, questo Maestro della Settima Arte non ha mancato di sorridere alle molteplici teorie, che tentando di dare una spiegazione finivano spesso per accartocciarsi su sé stesse.

Su questo visionario viaggio, tanto delirante quanto circolare, è stato scritto molto, saggi e persino tesi di laurea, parte della cosiddetta “trilogia del sogno” che include il complesso Inland Empire e Mulholland Drive, quest'ultimo vagamente più lineare ma non meno affascinante. Lynch ha scritto la sceneggiatura di Lost Highway assieme a Barry Gifford (Cuore selvaggio, Perdita Durango), dopo un primo approccio con reciproca diffidenza il regista ebbe l'idea di un party in cui “incontri una persona che afferma di essere a casa tua in quello stesso momento”. Influenze sulla scrittura giunsero da una doppia ossessione di Lynch: i casi irrisolti di O.J. Simpson e il mistero investigativo dell'omicidio di “Black Dahlia”, soprannome di Elizabeth Ann Short, il cui corpo mutilato fu ritrovato alla periferia di Los Angeles nel 1947.

Strade perdute – Il capolavoro di David Lynch in 4K

Wormhole della mente

Se c'è qualcosa di evidente nelle scelte attuate da questo regista di culto assoluto è il desiderio di destabilizzare, scatenare turbamento all'interno di un'atmosfera noir che qui sottende qualcosa di più orrendo e viscerale. Tempo e spazio in Strade perdute sono piegati all'interno di un nucleo inconscio, motore dell'opera, ritrovandosi all'ennesima visione nuovamente smarriti proprio come il veicolo guidato da Fred, lanciato a spasmodica velocità per una strada buia che non sembra avere fine. Nel cast ricordiamo attori di spicco tra cui l'inquietantissimo Robert Blake (serie TV Baretta) nel ruolo di “Mistery Man”, il debutto cinematografico del cantante Marilyn Manson che appare tra gli scorci in bianco e nero di un film porno con protagonista Alice, Gary Busey (Un mercoledì da leoni), Giovanni Ribisi (serie TV Sneaky Pete) e certo non ultimo il grande Richard Pryor (Nessuno ci può fermare) nel ruolo finale della sua carriera.

Curiosa la scelta del compianto Robert Loggia: in lizza per la parte del folle Frank Booth in Velluto Blu, andò su tutte le furie quando il regista gli mandò a dire che non c'era più bisogno di lui, senza nemmeno averlo provinato. Quella rabbia che espresse colpì talmente tanto Lynch che lo prese per il ruolo di Mr. Eddie, tirandogli fuori la stessa violenza espressiva e verbale durante le riprese, dandogli addosso e ripetendo che non si sentivano le sue parole durante l'inseguimento in auto.

Strade perdute – Il capolavoro di David Lynch in 4K

La colonna sonora del compianto Angelo Badalamenti, curatore anche delle musiche del cultissimo Twin Peaks, rappresenta elemento essenziale per incalzare la narrazione e perfetto contrappunto sensoriale. Oltre alle composizioni originali sono presenti brani di pari spessore a partire da quel gigante di David Bowie con la magnifica "I'm Deranged" sui titoli di testa e coda, così come il gruppo tedesco Rammstein, Trent Reznor dei Nine Inch Nails e lo stesso Manson con il brano "I Put a Spell on You".

Strade perdute 4K - Come si vede

Scan 4K del negativo nel 2022 (pellicole 200 e 500 ASA, camere Panavision Panaflex Gold II, Pavision Panaflex Platinum e Mitchell R35) e nuovo master con diversa color correction supervisionata dallo stesso Lynch, con prima edizione UHD dello stesso anno da parte di Criterion Collection. Formato immagine originale 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Con una diversa compressione dinamica e l'ausilio dell'HDR-10 (l'edizione statunitense ha in più il Dolby Vision), ci si trova di fronte a un'opera sensibilmente diversa a partire proprio dalla palette cromatica. La cinematografia di Peter Deming (Mulholland Drive, Twin Peaks 2017) è presentata con rossi, verdi e blu con alterazioni, un diverso bilanciamento e inferiore grado di saturazione.

Strade perdute – Il capolavoro di David Lynch in 4K

Questione di gusti, ma l'HDR e le scelte del regista sono più vicine in tale contesto che non in passato. Per assaporare fino in fondo lo spettacolo UHD qui è più che mai fondamentale la presenza di uno schermo 10 bit nativo, meglio ancora se OLED, per lasciare “respirare” al meglio i tanti neri e le transizioni al buio interrotte a tratti da brevi scorci di luce: a partire dalla casa di Fred e Renee. Rispetto alle due precedenti pubblicazioni Blu-ray siamo di fronte a un notevole salto di qualità specie per il risalto dei particolari scenografici in secondo piano: il livello di dettaglio di quanto inquadrato non è mai stato così elevato e vicino alla visione in sala. L’edizione blu-ray Raro Video giunta alcuni anni dopo quella Koch Media/Plaion Pictures offriva la medesima qualità d’immagine (2K/SDR), presumendo la medesima derivazione dallo stesso master. A partire dal DVD ha sempre lasciato a desiderare proprio la profondità dei neri, così come l'incapacità di restituire un elevato senso di profondità di campo nelle numerose sequenze semibuie e notturne. Nel complesso questa 4K è un'edizione che vale la pena possedere proprio per la resa tecnica.

Strade perdute 4K - Come si sente

L'audio sul disco 4K è disponibile con tracce Dolby Digital 2.0 (224 kbps) e DTS-HD Master Audio 5.1 sia italiano che inglese (sempre 16 bit). Rispetto al passato non sembra essere cambiato granché, con l'originale maggiormente incisiva a partire dai dialoghi. La colonna sonora, che percorre come una lunga scarica elettrica l'intera opera, risulta vincente nell'ascolto in inglese, dove peraltro gli elementi dai canali posteriori guadagnano ulteriore spazio, benché non ci si trovi di fronte a una resa reference. L'edizione Criterion statunitense ha dato maggiore spazio all'audio con tracce 2.0 e 5.1 a 24 bit, per un risultato che immaginiamo di maggior spessore.

Strade perdute – Il capolavoro di David Lynch in 4K

Strade perdute 4K - Gli extra

Realizzata in crowdfunding con la partecipazione degli appassionati come da tempo CG è uso fare, Strade perdute conta una produzione di 1.000 copie numerate, con box cartonato e relativa custodia, doppio disco 4K + 2K (BD-50), identiche tracce audio e qualche interessante supplemento, peraltro già transitato in passato. Trailer; dietro le quinte di circa 9' minuti con Lynch e la troupe all'opera; featurette dell'epoca con interventi di Lynch e parte del cast; intervista del regista (15') con frammenti di ricordi della creazione della sceneggiatura e gli elementi che la compongono. Sottotitoli in italiano. Interessante il booklet incluso con testo di Elisa Baldini.

L'edizione Criterion offre in più altro materiale dedicato al regista solo in parte legato alla realizzazione del film, come il documentario di 81' minuti Pretty as a Picture: The Art of David Lynch.

Strade perdute

Rating: V.M. 14

Durata: 135'

Nazione: Stati Uniti

9

Voto

Redazione

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Strade perdute

Tra le opere più emblematiche, enigmatiche e incredibilmente coinvolgenti di David Lynch, questa prima edizione UHD/4K offre un sensibile balzo in avanti nel rispetto della cinematografica, luci e colori. Al netto del solo HDR-10, siamo di fronte a uno spettacolo tecnicamente di primissimo piano. Dignitosa l'offerta audio considerando l'epoca di provenienza, così come gli extra (tutti già editati in passato) consentono di scoprire la produzione senza però aiutare nella comprensione narrativa. Molto interessante il libretto con gli approfondimenti testuali di Elisa Baldini.