Killers of the Flower Moon – Il Blu-ray 4K visto e sentito

Nel decennio degli anni '20, presso Fairfax nello stato dell'Oklahoma, la Nazione indiana Osage scopre un vasto giacimento di petrolio, diventando la popolazione più ricca del pianeta, benché la legge li dichiari "incompetenti" affidando la gestione dei loro beni a tutori nominati dal tribunale. Quando Ernest Burkhart torna dopo aver servito nella Prima Guerra Mondiale, diventa parte di un bieco piano per sottrarre la ricchezza agli Osage.

Ad agire nell'ombra lo spietato zio del veterano, William “King” Hale, ricco possidente e allevatore che sfrutta la sua posizione di vice sceriffo per ingraziarsi gli Osage, complottando per ucciderli e rubare le loro ricchezze. Ernest riesce a sposare la nativa Mollie Kyle, mentre lo zio pianifica attentati e omicidi anche ai danni della famiglia della donna. La presenza di agenti investigativi del governo minerà i piani del “Re” e dei suoi accoliti.

Una Nazione affogata nel sangue

Il recente lavoro di Martin Scorsese è quanto di più prossimo a un film western a cui il Maestro abbia mai lavorato, affresco di variegata avida umanità mostrandone il lato più crudele. Adattamento audace del libro omonimo di David Grann, Robert De Niro incarna mirabilmente la natura del male nei panni di un individuo che vuole essere chiamato “King - Re”, inquietante sociopatico che può assassinare e sorridere allo stesso tempo. Ernest, Mollie e Hale sono il trio attorno al quale orbita lo script di Eric Roth e Scorsese, con un cast popolato da numerosi attori capaci di dare rilievo ai rispettivi personaggi: ci sono per esempio gli uomini di legge interpretati da Brendan Fraser e John Litgow, il compassato agente del governo con il volto di Jesse Plemons. Nel cast non passano inosservati i musicisti Jason Isbell, Charlie Musselwhite, Pete Yorn, Sturgill Simpson e Jack White.

Killers of the Flower Moon non segue le convenzioni del genere gangster, ma riflette il tema ricorrente di Scorsese sui personaggi malvagi e brutali che hanno segnato la sua filmografia. C’è anche una dimensione storica che rimanda a una lettura del presente attraverso quanto realmente accaduto agli Osage. La sceneggiatura racconta anche del primo embrione dell’FBI, muovendo attraverso la storia intima di Mollie ed Ernest non solo per denunciare l’ingiustizia, ma mostrando quanto quella nazione sia bagnata dal sangue di innocenti tra avidità, disuguaglianza, suprematismo bianco e omicidi. Film che narra come la violenza indiscriminata verso persone ritenute inferiori abbia caratterizzato un secolo di orrori. Del resto i richiami al Massacro di Tulsa e al KKK non sono casuali: parte di un quadro più ampio, legato a soggetti che dominano perché (apparentemente) nessuno è di ostacolo.

Si fatica ad arrivare in fondo

Non tutto però fila liscio come ci si aspetterebbe. D'accordo preservare la memoria degli Osage portando in scena il romanzo storico di una delle azioni barbare commesse dall'uomo bianco nei confronti dei nativi, ma le debordanti 3 ore e mezza e il ritmo altalenante finiscono per far arrancare anche il cinefilo più affezionato. Dopo The Irishman, forse il suo lavoro più noioso e malriuscito, Scorsese rischia di paludare lo spettatore tra le pieghe di un'opera che non trova la via per catturare più di tanto l'attenzione. Sono altri i veri capolavori da lui firmati che hanno lasciato davvero il segno. Flop ai botteghini: costato 200 milioni di dollari, ne ha incassati nel mondo poco più di 150. Azzardata quanto meno la candidatura all'Oscar quale miglior film dell'anno.

A tal proposito non sembra un caso il ritardo nella pubblicazione Home Video negli Stati Uniti, dove al momento il film è disponibile unicamente in streaming. Grazie a Eagle Pictures l'Italia è tra i pochi Paesi a offrire Killers of the Flower Moon in Home Video, anche nell'edizione 4K che abbiamo avuto il piacere di vedere e ascoltare.

Killers of the Flower Moon 4K - Come si vede

Girato quasi interamente analogico (camere Arricam LT, Arricam ST, Arriflex 435, Bell & Howell 2709, Phantom Flex su pellicole 50, 250 e 500 ASA) e in minima parte digitale (Sony CineAlta Venice), il master finale ha risoluzione 4K. Da qui si è partiti a valorizzare il pregevole lavoro del cinematographer Rodrigo Prieto (per questo candidato all'Oscar), riproponendo i cromatismi dai toni giallo-marrone (oltre a transizioni in bianco e nero) e i toni caldi della terra di Fairfax. 

Formato immagine originale 2.39:1/1.33:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Uno spettacolo tecnicamente sontuoso, risalto particolari anche in secondo piano, solidità nelle transizioni notturne e superiore fedeltà alle riprese grazie al Dolby Vision. Ciò ha consentito di modulare in misura non unica la dinamica delle luci e l'intensità cromatica, neri profondi e una visione che meriterebbe schermi nativi 10 bit.

Killers of the Flower Moon 4K - Come si sente

Il progetto localizzato per il mercato italiano ha consentito all'editore di scegliere il massimo anche per l'audio. Trovano infatti posto unicamente le tracce DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (entrambe 24 bit), che aprono a un panorama sonoro di primissimo piano. Dinamica, sonicità per tutti i canali, profondità del subwoofer dal prologo ai titoli di coda, facendo respirare la trascinante colonna sonora di Robbie Robertson, ultime composizioni prima della sua scomparsa ad agosto 2023.

Dialoghi carismatici dal centrale, presenza scenica sia anteriore che posteriore e la capacità di restituire il gusto dell'ascolto in sala se in presenza di un vero impianto Home Theater. A tal proposito il consiglio è quello di ascoltare anche la versione originale, per gustarsi fino in fondo il parlato in presa diretta.

Killers of the Flower Moon 4K - Gli extra

Sul disco Blu-ray con il film Full HD si trovano gli extra. Pochi minuti di domande e risposte a Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone e Martin Scorsese; 5 brevi featurette con focus sui personaggi e l'incontro di Scorsese con l'attuale capo della Nazione Osage per un totale di 6,5' minuti. Sottotitoli in italiano.

Ci sarebbe piaciuto scoprire molto di più sull'immensa produzione del film e il lavoro “vecchia scuola” di Scorsese e dei suoi collaboratori, quanto meno un suo commento sull'opera. Disponibile anche in versione steelbook.