Fall for me: un patinato e gratuito erotismo sotto il sole di Maiorca

Lilli è una giovane donna tedesca alla ricerca di una pausa dalla sua vita borghese e fin troppo ordinata. Arriva così a Maiorca per far visita alla sorella minore Valeria, sperando al contempo di godersi una rilassante vacanza. Giunta in loco scopre come la consanguinea si sia recentemente fidanzata con un certo Manu, un francese affascinante che sembra però nascondere qualcosa, e che spinta proprio dal nuovo compagno abbia deciso di investire tutta l'eredità di famiglia in una finca, ovvero un appezzamento di terreno.

La protagonista di Fall for me non esita a manifestare le sue perplessità, che rimangono inascoltate, ma ben presto la sua attenzione viene distolta dall'incontro con il magnetico barista Tom, conosciuto in una discoteca locale e con il quale si è sviluppato un istantaneo e reciproco colpo di fulmine. Peccato che anche il ragazzo celi degli scheletri nell'armadio e ben presto Lilli non saprà più di chi potersi fidare, in un torbido gioco tra desiderio e bugie.

Fall for me: inganni e tradimenti

Ovviamente la nascente relazione tra Lilli e Tom scatena un turbine di passione improvvisa e di notti brave, un meccanismo di distrazione ideale in grado di distogliere il pubblico meno attento dalle macroscopiche lacune di una sceneggiatura che non sa davvero che pesci pigliare. Seguendo una tattica molto spesso utilizzata dalle produzioni omologhe, si sfrutta il pathos sessuale per per impedire ai personaggi di ragionare e con essi allo spettatore in cerca di una facile soddisfazione voyeuristica. Lilli si ritrova così (co)stretta in un triangolo d'inganni: da un lato il sospetto su Manu e il denaro di famiglia a rischio; dall’altro, l’inquietante, irresistibile alone di mistero che avvolge Tom.

Ognuno di loro sembra avere una doppia vita, e il racconto accumula una lunga serie di ricatti e di verità sempre più scomode, il tutto per la semplice compravendita di una proprietà, per la quale ci è anche chi non ha paura di macchiarsi dei più orrendi crimini. In questo polpettone inverosimile l'esotica e suggestiva ambientazione di Maiorca diventa così una gabbia dorata, che rinchiude i personaggi in improbabili risvolti narrativi. Tutta la parte investigativa, nella quale la Nostra si scopre detective dilettante trovando davanti a sé una strada spianata, rende il tutto troppo facile ed estremamente prevedibile, così come il ravvedimento di quel Tom, classico "bello e impossibile" che sbaglia ma poi aggiusta. 

Dal freddo al caldo

Questa produzione tedesca, nuova esclusiva del catalogo di Netflix, vorrebbe strizzare l'occhio ad un certo cinema pulp-erotico degli anni '90, ma lo fa con la pulizia patinata e l'algoritmo tensivo tipici delle produzioni pensate per il mercato streaming contemporaneo. Il sesso è talmente finto e telefonato da risultare meccanico e la stessa alchimia tra i due principali protagonisti, i pur sensuali Svenja Jung e Theo Trebs, è rivedibile.

Fall for me è un inaspettato passo falso nella carriera altrimenti rispettabilissima della regista Sherry Hormann, che ricordiamo tra i tanti per film come Fiore del deserto (2009) e A regular woman (2019), ma che qui non trova la giusta chiave di lettura, affidandosi alle leggi schematiche sempre più spopolanti negli ultimi tempi.

Lo stesso stacco che si sarebbe dovuto evidenziare nel fatto che Lilli fosse una "straniera in terra straniera", tedesca in Spagna, con il relativo senso di spaesamento, non è mai sottolineato e la trama procede su una linea verticale senza deviazioni di sorta, con la follia di qualche villain e comprimario qua e là a imprimere una gratuita verve tragicomica involontariamente ridicola.