Fabbricante di lacrime: su Netflix arriva il film tratto dal fenomeno letterario per adolescenti

Su Netflix il film tratto dal fenomeno letterario per adolescenti. Ecco la recensione, la trama e il cast

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Uscito nel 2021 per Salani, Fabbricante di lacrime è un romanzo per adolescenti scritto da Erin Doom, pseudonimo di una scrittrice italiana conosciuta solo con il nome: Matilde.

Apertamente rivolto ai teenager, il romanzo era uscito nel 2020 come autopubblicazione dell’autrice ma, visto il grande successo, Magazzini Salani ha proposto e ottenuto l’acquisto dei diritti. Pare che abbia venduto qualcosa come 450.000 copie, diventando un vero fenomeno letterario fra i ragazzi.

Dal 4 aprile su Netflix arriva la versione cinematografica della storia, ambientata negli Stati Uniti come il libro ma prodotta in Italia, da Colorado Film, con la regia di Alessandro Genovesi (10 giorni senza mamma, 7 donne un mistero) e i due protagonisti rigorosamente italiani.

La trama di Fabbricante di lacrime

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Nica (Caterina Ferioli, modella al suo debutto come attrice) rimane orfana a seguito di un incidente e viene mandata al Grave, l’istituto chiamato così dai suoi ospiti: un orfanotrofio gestito dalla crudele Miss Margaret. Perfino lei, però, ha un punto debole: il bambino orfano che lei stessa ha chiamato Rigel (Simone Baldasseroni, ex alunno della scuola televisiva di Amici come rapper con il nome di Biondo). Rigel suona divinamente il pianoforte, va d’accordo con tutti tranne che con Nica. E quando, anni dopo il suo arrivo, la quasi diciassettenne Nica viene scelta da una coppia per l’adozione, grazie al suo talento di pianista anche Rigel viene scelto dalla stessa famiglia.

Ma il rapporto fra Rigel e Nica è difficile, ostile, fino a quando scopriamo la ragione dell’ostilità di Rigel, convinto da Miss Margaret di essere un mostro…

Una storia d’amore per adolescenti

Fabbricante di lacrime: su Netflix arriva il film tratto dal fenomeno letterario per adolescenti
Nicky Tortorella con Caterina Ferioli sul set di Fabbricante di lacrime

Fabbricante di lacrime non tradisce lo spirito del romanzo da cui è tratto: si rivolge a un pubblico molto preciso, quello dei teenager. Per questo contiene esattamente tutti i passaggi narrativi che ci si aspetta da una storia nata e adattata per un target specifico, col pregio di rappresentare una produzione italiana ambientata negli USA ma che restituisce un sapore internazionale anche nella messa in scena, colonna sonora inclusa. La regia è molto classica, ispirata alle grandi produzioni per ragazzi del passato, e per questo funzionale e non strettamente legata agli stereotipi delle produzioni nostrane. I due giovani interpreti sono sorprendentemente credibili, cosa che si può dire un po’ di tutto il cast. Evidentemente Genovesi è in grado di dirigere gli attori come richiede un film, cosa piuttosto rara con attori italiani non navigati: la tendenza è sempre quella teatrale, esagerata, o - al contrario - eccessivamente sottotono. Come se per sembrare naturali si dovesse scegliere l’una o l’altra opzione. Il cast si muove invece armoniosamente,    con l’eccezione dell’interprete di Margaret (la regista Sabrina Paravicini), che forza troppo la mano fin dalla sua prima apparizione in scena come matrigna cattiva della situazione.Tutto sommato, però, il film scorre senza intoppi, nonostante la mancanza di alcune parti che sarebbero state molto utili per la narrazione. Tutte le sequenze ambientate in orfanotrofio che tornano come flash nel presente dei ragazzi sarebbero sicuramente state più funzionali se inserite nella parte relativa proprio alla permanenza di Nica e Rigel in orfanotrofio. Sembrano un po’ buttate là, tanto per giustificare i comportamenti dei due ragazzi e squarciare il velo sui segreti dell’istituto, senza però riuscirci davvero.

Fabbricante di lacrime: su Netflix arriva il film tratto dal fenomeno letterario per adolescenti
Alessandro Bedetti e Caterina Ferioli nel film Fabbricante di lacrime

Ottimi anche gli effetti, quando servono. Piuttosto inverosimile l’inizio ma non avendo letto il romanzo non so se sia fedele. Fatto sta che si sarebbe anche potuto rendere il momento più realistico. La sceneggiatura è firmata dallo stesso regista con Eleonora Fiorini (Luce dei tuoi occhi). E sarebbe interessante capire se la confusione relativa alla figura del fabbricante di lacrime viene dal romanzo. Perché nel film c’è, ed è abbastanza bizzarro visto che dà il titolo alla storia. Per come ci viene descritta dalla voce di Nica all’inizio sembra una figura positiva, poi le viene data un’accezione negativa (da parte di Rigel) e infine torna l’aspetto positivo. Le idee sono un po’ confuse, come tanti eventi secondari e la superficialità nella psicologia dei personaggi non protagonisti.

Nel cast anche la celebre TikToker Nicky Passarella, anche lei al debutto nella recitazione, nel ruolo di Billie, la prima ragazza ce Nica conosce nella nuova scuola. Fra i giovani interpreti e gli esordienti del cast, quello con più esperienza è Alessandro Bedetti, che dà il volto a Lionel, uno dei ragazzi della scuola interessati a Nica.

Fabbricante di lacrime

Rating: TBA

Durata: 105'

Nazione: Italia

6.5

Voto

Redazione

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Fabbricante di lacrime

Fabbricante di lacrime, su Netflix dal 4 aprile, è la trasposizione dell’omonimo romanzo di Erin Doom, che nel 2022 è stato il titolo più letto in Italia. Esplicitamente rivolto agli adolescenti, il film è pieno di ingenuità, tipiche di una storia pensata per un target molto specifico, ma il cast è all’altezza della situazione. Considerando che si tratta perlopiù di esordienti o di giovanissimi attori senza molta esperienza, il regista (e co-sceneggiatore) Alessandro Genovesi ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a dare respiro internazionale a una produzione italiana, ambientata negli USA ma in qualche modo supportata nella credibilità per l’estero da colonna sonora, recitazione e regia. Ottima la fotografia.

Per le ingenuità di cui sopra, comunque strategicamente indirizzate al target di riferimento, Fabbricante di lacrime è credo l’unico titolo che mi sentirei di definire: sconsigliato ai maggiori di 18 anni.