Paganini Horror – Recensione dell'edizione 2K Rustblade

Quando il rock incontra il diavolo e la logica si perde per strada, può nascere un cult

Paganini Horror - Recensione dell'edizione 2K Rustblade

Paganini Horror di Luigi Cozzi è un bizzarro esempio di horror italiano anni Ottanta, capace di mescolare rock, leggende sul diavolo e atmosfere da casa infestata. La storia segue Kate, leader di una band rock tutta al femminile in crisi creativa, che acquista un inedito di Paganini da uno strambo antiquario interpretato da Donald Pleasence. La band decide di registrare il brano in una villa isolata, ignara che la musica sia legata a un patto col diavolo e abbia il potere di aprire un varco verso un mondo infernale.

Sorvegliata dalla misteriosa Sylvia (Daria Nicolodi), la villa diventa un labirinto fuori dal tempo, pieno di simboli arcani, tunnel che si ripiegano su sé stessi e apparizioni improvvise dei personaggi già morti. Cozzi tenta di unire folklore, slasher e suggestioni lovecraftiane, introducendo anche riflessioni cosmiche su musica e matematica. Sebbene queste idee siano affascinanti, il film non le sviluppa pienamente, lasciandole come spunti evocativi più che elementi narrativi coerenti.

Esteticamente il film mostra tutti i limiti del budget, compensati con un’estetica da videoclip: luci (sovra)sature, drappi, fumi e un uso estensivo della soggettiva del killer, un Paganini spettrale armato di violino-lama. Le uccisioni sono bizzarre e spesso più grottesche che spaventose, mentre il tono ondeggia costantemente tra horror serio e camp involontario.

Nonostante la confusione narrativa e gli effetti modesti, Paganini Horror mantiene un fascino tutto suo. È un’opera ingenua ma genuinamente fantasiosa che unisce musica, occulto e visionarietà kitsch. Per gli amanti dell’horror italiano più stravagante resta un’esperienza curiosa, film imperfetto che suona — nel bene e nel male — una musica diabolica.

Edizione da collezione con CD soundtrack

Paganini Horror Edizione Deluxe Blu-ray Rustblade

Paganini Horror Edizione Deluxe Blu-ray Rustblade
38

Girato 35mm a imprecisata sensibilità ASA, formato immagine 1.66:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-25 singolo strato. Grana anche pesante mescolata a colori sovrasaturi per evidenti scelte artistiche, limitando la percezione degli elementi più distanti, così come il livello di dettaglio nelle transizioni meno luminose. Nel complesso un passo avanti rispetto al DVD, lasciando lo spazio per immaginare un risultato ancora superiore con nuovo scan del negativo e oculata color correction che renda ulteriormente giustizia al lavoro del cinematographer Franco Lecca (La domenica specialmente, Mamba). Traccia DTS-HD Master Audio 2.0 dual mono italiano e inglese (16 bit) di sufficiente resa.

Molto interessanti gli extra: con focus in compagnia di Luigi Cozzi (23') alla scoperta della genesi della produzione; intervista a Vince Tempera (14'); intervista all'attore Pietro Genuardi (14'). Con introduzione del regista ci sono poi le scene omesse dal montaggio e finale alternativo (12'), tutto recuperato da VHS. Trailer originale. Sovracoperta cartonato embossed, digibook con CD colonna sonora, ricco libretto con approfondimenti testuali, 3 cartoline commemorative doppia faccia + riproduzione dello spartito insanguinato.

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