Exterritorial - Oltre il confine della verosimiglianza, con la peggior finta combattente di sempre
Benvenuti alla fiera dell'assurdo

Escludendo le parodie e i film di serie Z, ce l’abbiamo fatta: abbiamo trovato la peggiore attrice della Germania (e probabilmente del mondo) nel fingere di saper combattere corpo a corpo. Nel film tedesco di Neflix: Exterritorial - Oltre il confine
Ma andiamo con ordine.
La trama di Exterritorial - Oltre il confine
L’ex militare Sara Wulf (Jeanne Goursaud), cittadina tedesca, si reca con il figlioletto Josh (Rickson Guy da Silva), che ha invece la cittadinanza statunitense, al consolato americano di Francoforte. Devono partire per gli USA, ma quando Josh scompare dentro il consolato, nessuno crede a Sara: sulle telecamere di sorveglianza il bambino non compare. Che Sara, vittima di disturbo post-traumatico da stress dopo la missione in Afghanistan, si sia immaginata la sua presenza?
Fra complotti inverosimili e combattimenti ridicoli
Extraterritorial, (nemmeno troppo) sorprendentemente in testa alla classifica italiana dei film più visti su Netflix, si presenta come un agglomerato di scelte discutibili che spaziano da interpretazioni attoriali al limite del parodistico a una regia che sembra smarrire completamente la bussola. Fin dai primi istanti, veniamo catapultati in un universo cui il disturbo post-traumatico da stress è rappresentato con una goffaggine tale da far rimpiangere le caricature più stereotipate.
La protagonista inanella movenze enfatiche e insensate, culminanti in un allenamento a suon di pugni all'aria che evoca involontariamente il riso. Vederla combattere non può che divertire, ma non nel senso dell’intrattenimento voluto dal film: è proprio ridicola. Sferra colpi a vuoto che secondo la regia vanno a segno, esagera tutto, mette un’energia e uno sforzo in ogni singola mossa che paiono una presa in giro…
La sceneggiatura è imbarazzante fin dalla prima scena, con una sequenza forzata che in pochi secondi ci dà tutte le informazioni sul caso: lei soffre di un disturbo che manco i reduci del Vietnam, con tanto di allucinazioni, e il suo bambino è figlio di un militare americano ucciso in combattimento. 60 secondi e una sequenza fastidiosamente didascalica inaugurano la narrazione. Ma il peggio deve ancora venire.
Il doppiaggio italiano: un imbarazzante disastro
Forse avrei dovuto vedere il film in tedesco: sicuramente ne avrebbe guadagnato. Ricordate la voce di Andrea nel cartone animato Kiss Me Licia? Lo doppiava Paolo Torrisi, che all’epoca aveva 35 anni: un uomo adulto che imita la voce (fastidiosa) di un bambino. Il piccolo Josh è uguale. Anzi, peggio. Vien voglia di vederlo scomparire solo per non sentirlo più parlare. Ma il vero gioiello della versione italiana sono i personaggi americani. Che parlano un inglese maccheronico, come se non fossero madrelingua ma, appunto, italiani che non sanno pronunciare le parole inglesi. Figuriamoci un accento americano… Se avessi avuto quella pronuncia, la mia prof d'inglese mi avrebbe appesa alla facciata della scuola per espormi al pubblico ludibrio...
L’effetto è talmente innaturale da far rimpiangere un presunto stato di sordità.
A queste incongruenze si aggiungono errori di raccordo elementari, ovvero un montaggio cheap come tutto il resto: a un certo punto, dopo aver tentato d’imitare Spider-Man, la protagonista cade. Si fa male a una spalla, che “tiene” con l’altra mano nelle sequenze successive. Peccato che ogni tanto sbagli lato, passando dalla destra alla sinistra con nonchalance.
Ma anche la regia non scherza
La sceneggiatura è totalmente inverosimile, dicevamo: ho visto z-movies d’azione ambientati nell’area 51 ben più credibili. La recitazione è quella che è, il montaggio è approssimativo, gli interpreti a dir poco mediocri e il doppiaggio italiano imbarazzante. Ma anche la regia non scherza.
Dopo un inizio estremamente convenzionale, a un certo punto devono essersi accorti che il film era moralmente noioso. Così, senza motivo, a un certo punto danno una “mossa” alle riprese. Peccato che accada durante un incidente d’auto ripreso in modo assurdo e insensato e seguito dalle ormai tristemente famose riprese “mosse” che dovrebbero svegliarci.
E ancora: nonostante le abbia date e prese di santa ragione, di punto in bianco la nostra eroina si presenta con una capigliatura perfetta, come se fosse andata dal parrucchiere fra una scena e l’altra.
Potrei continuare, e anche a lungo, ma mi fermo qui. Se volete vedere questo film, vi ho appena fatto un regalo: vi ho fornito la chiave di lettura vincente. Prendetelo come un divertimento (non previsto dagli autori).
Voto
Redazione

Exterritorial - Oltre il confine della verosimiglianza, con la peggior finta combattente di sempre
Extraterritorial - Oltre il confine è il film tedesco di Netflix che rappresenta un’esperienza involontariamente esilarante, costellata di interpretazioni grossolane ed esagerate, errori di montaggio, riprese a tratti insensate e - ciliegina sulla torta - un doppiaggio italiano imbarazzante.
La sceneggiatura dilettantesca migliora verso il finale ma la storia non sta comunque in piedi, mentre la protagonista è la peggiore (finta) esperta di combattimenti corpo a corpo che io abbia mai visto. E ne ho viste, di produzioni scarse…Insomma, aveva tutte le carte in regola per finire in testa alla classifica italiana dei film più visti su Netflix. E puntualmente…