Deadpool, e i supereroi diventano hot!

di
Deadpool, senza alcun tipo di dubbio, é una sorta di rivincita per Ryan Reynolds. Un attore che ha creduto fortemente in questo personaggio, tanto da spingere la 20th Century Fox a dedicargli un film con lui protagonista. Una rivincita non solo per Reynolds (sbertucciato malamente per la sua interpretazione di Lanterna Verde), ma anche per il Deadpool personaggio - artisticamente stuprato in Wolverine: le Origini - deciso a mostrare la sua reale caratterizzazione all'interno dell'universo Marvel.

I fatti hanno dato ragione all'attore, al regista Tim Miller e agli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick. Deadpool si é rivelato un successo di critica, ma soprattutto di pubblico, aprendo una nuova strada - al momento battuta troppo poco - per quel che riguarda i film supereroistici vietati ai minori. Ecco perché.




Rompere la quarta parete. Ma anche la quinta



Scrivere la recensione di un film dedicato a Deadpool non é per nulla semplice. La complessità di questo personaggio ha sempre vissuto di alti e bassi, con tantissimi autori che anche in campo fumettistico, non sempre in grado di gestirne particolarità ed esuberanza.

La storia narrata nel film ci racconta le origini del personaggio, prendendosi qualche licenza artistica rispetto al fumetto (per nulla fastidiosa). Deadpool (vero nome Wade Wilson) é un ex Special Forces altamente specializzato. Tornato in patria passa il resto della sua vita svolgendo dei lavori da mercenario. Fidanzato con una donna dal carattere forte e deciso di nome Vanessa (Morena Baccarin), vedrà la sua vita sconvolta dalla scoperta di un cancro terminale. Per cercare di salvarsi si affiderà ad una associazione che inietta geni mutanti all'interno delle persone per trasformarli in super soldati. Questo esperimento lo porterà a sviluppare uno spiccato fattore rigenerante e una forza e un'agilità sovrumani a scapito però di un aspetto terribile, con la pelle letteralmente consumata dal cancro.

Indugiare oltre nella trama vorrebbe dire togliere al pubblico il piacere di godersi un film di stampo supereroistico anni luce lontano da qualsiasi altra produzione sinora realizzata. Deadpool é un personaggio completamente squilibrato, costantemente sopra le righe, politicamente scorretto, dotato di una bocca che non riesce mai a tenere chiusa e soprattutto, conscio di essere un fumetto (in questo caso un film). Un personaggio estremamente complesso da portare su schermo, per colpa anche di tutta una serie di storie che lo vedono protagonista, volutamente esagerate e fuori dagli schemi. Reynolds e Miller però, nonostante un budget tutt'altro che stratosferico, riesco in un'impresa che sulla carta sembrava quasi impossibile: realizzare un film che mostri Deadpool per quello che é realmente.



Grande aiuto (e buona dose di coraggio) é stato dato dalla 20th Century Fox che, rischiando, ha permesso a regista e sceneggiatori di fare un film pensato per un pubblico più adulto e maturo, portando la pellicola ad essere bollata negli Stati Uniti come Rated R. Quello che ne esce é un film che non lesina con battute a sfondo sessuale, nudi, sangue e qualche piccolo momento gore. Tutti elementi che vengono costantemente smorzati da un personaggio piacevolmente ingestibile, che regala alla pellicola una costante vena comica e dissacrante, ma allo stesso tempo in grado di trasmettere un piacevolissimo ritmo.

I cattivi del film, Angel Dust (Gina Carano) e Ajax (Ed Skrein), così come l'amico Weasel (T.J. Miller) e gli X-Men Colosso (Stefan Kapicic) e Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand), sono delle semplici spalle all'interno di un film che, a conti fatti, ha un solo ed unico protagonista. Tra una battuta e l'altra il lungometraggio regala anche delle validissime scene d'azione, realizzate in maniera ottima e, anche in questo caso, che non si prendono mai troppo sul serio. Proprio in questo elemento sta la vera forza di Deadpool, ovvero il non prendersi troppo seriamente, e quando tenta di farlo - come in alcuni passaggi a circa metà film - semplicemente non funziona. Allora ben vengano i dialoghi con il pubblico, teste che volano e battute assolutamente disgustose, perché signori questo é Deadpool, che piaccia o meno.

> Gameplay 4


Un applauso anche al doppiaggio in lingua italiana che, pur modificando parecchio in sede di adattamento (per i puristi c'é sempre la versione in lingua orginale, di cui consigliamo la visione), non snatura più di tanto il senso dei dialoghi, cosa che farà estremamente piacere soprattuto ai fan più accaniti.

In sostanza, nonostante una storia che accusa senza ombra di dubbio qualche passaggio a vuoto, da qualsiasi posizione lo si guardi Deadpool é un successo. I fan del fumetto rimarranno colpiti dalla sua credibilità, gli amanti dei cinecomics potranno vedere finalmente qualcosa di completamente diverso e anche coloro che non hanno mai visto un film con protagonisti dei supereroi, potrebbero iniziare proprio da questo, il più atipico non-eroe in assoluto.

Deadpool, e i supereroi diventano hot!