65 Fuga dalla Terra - Recensione del film con Adam Driver

Co-prodotto da Sam Raimi, "65 Fuga dalla Terra" è stato scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods, sceneggiatori dei due "A Quiet Place"

65 Fuga dalla Terra  Recensione del film con Adam Driver

In 65 Fuga dalla Terra una civiltà extraterrestre del tutto simile all'Homo sapiens ha raggiunto un livello di tecnologia tale da consentire l'esplorazione dello spazio profondo.

65 milioni di anni fa, nel corso di una missione interplanetaria l'astronave al comando di Mills (Adam Driver) resta coinvolta in un inaspettato quanto drammatico evento astronomico, precipitando su uno sconosciuto pianeta: la Terra. Immerso in un ambiente maledettamente ostile, Mills si ritroverà a confronto con una selva di inquietanti e mortali creature, in una disperata corsa verso l'unica chance di sopravvivenza e fuga da quel luogo infernale.

Un luogo ben poco tranquillo

Le premesse per un'avventura adrenalinica ci sarebbero anche: l'ambientazione preistorica, la pericolosità di specie da non giudicare solo dalle dimensioni, il protagonista con un devastante passato impossibile da metabolizzare, un percorso lastricato di pericoli di ogni genere e con pochi mezzi per provare a passarci in mezzo.

Benché l'opera duri poco più di un'ora e mezza se ne accusa il peso: quello che più manca sin dalle prime battute è il ritmo, poco incalzante e senza mai davvero ingranare la giusta marcia, con la complicità del montaggio ma soprattutto della sceneggiatura. Si rimane a mezz'aria sia all'interno del dramma familiare che durante l'attraversamento della giungla, senza mai raggiungere una migliore profondità narrativa.

A partire dal prologo a fare da tappeto psicologico al protagonista, l'avventura arranca con poco mordente restando piatta: d'accordo essere navigati esploratori, ma di fronte a minacce che provocherebbero un infarto fulminante un po' più di espressività e di sana paura dell'ignoto avrebbero aiutato. Del resto se non sembra fregare granché a chi si trova inquadrato, per quale motivo ci si dovrebbe sentire coinvolti? Driver dal canto suo riesce a essere poco espressivo anche nei momenti più disperati, piuttosto lontano da ben altre prove attoriali.

Che sia o meno voluto, si incrocia un simpatico omaggio a un cult fantascientifico d'antan, piccola ma significativa perla per gli aficionado del genere; (in)evitabili i richiami al mirabile Jurassic Park di Spielberg. La computer grafica è notevole, ma resta un ottimo ingranaggio parte di un meccanismo malamente oliato, con una narrazione che guadagna un po' di terreno solo nella seconda parte, arrancando verso la sufficienza grazie al climax finale.

Taglio narrativo che sorprende non poco, a partire dalla presenza come produttore niente meno che di Sam Raimi (investiti qualcosa come 91 milioni di dollari, contro gli attuali 56 milioni di incasso), con un approccio più in stile disneyano, tenendo a debita distanza il sangue e le transizioni più cruente. Fanno eccezione un paio di notevoli jump-scare, in particolare il momento in cui un piccolo parassita preistorico rivela tutta la propria mortale natura.

Nonostante l'impegno nel rendere accattivante la narrazione, in parte delude anche la coppia Scott Beck e Bryan Woods, qui in veste di sceneggiatori e co-produttori, in difetto rispetto alla scrittura di opere di ben altra levatura come A Quiet Place I e A Quiet Place II (e il terzo in preparazione).

65 Fuga dalla Terra

Rating: Tutti

Durata: 90'

Nazione: Stati Uniti d'America

6

Voto

Redazione

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65 Fuga dalla Terra

Più 'family movie' che avventura fanta-horror quella della coppia Scott Beck e Bryan Woods (sceneggiatori di A Quiet Place I & II), lasciando proprio per questo perplessi rispetto alla presenza di Sam Raimi co-produttore. Ritmo e racconto con poco mordente, Adam Driver sottotono e un'avventura che inizia a risollevarsi nella seconda parte.