Weapons – In 4K il nuovo incubo firmato Zach Cregger
4K per godersi tutta l'agghiacciante tenebra narrativa, ma l'audio meritava di più
Dopo il successo di Barbarian il regista Zach Cregger è tornato con Weapons. Il film parte da un’idea inquietante: in una piccola cittadina tutti i bambini che frequentano la stessa classe a scuola scompaiono contemporaneamente alle 2:17 di notte, senza lasciare traccia. Tutti tranne uno. Da quel momento la comunità è costretta a confrontarsi con sensi di colpa, paura e follia che si insinuano in ogni casa.
Cregger costruisce un racconto corale, diviso in episodi temporali che si intrecciano fino a comporre un mosaico di disperazione e segreti. Ogni personaggio aggiunge un tassello al mistero, rivelando la fragilità morale e psicologica di una comunità sull’orlo del collasso. Visivamente potente, Weapons mostra un regista ormai pienamente consapevole dei propri mezzi, con una definita personalità autoriale. Anche se qualche lungaggine ne diluisce la tensione, resta comunque un’opera ambiziosa capace di fondere paura, satira e riflessione sociale in un racconto che conferma Cregger una delle voci più interessanti del nuovo cinema horror statunitense. Qui la recensione artistica completa di Elisa Giudici.
Tremate, tremate...
Girato nativo digitale a risoluzione 4.6K (Arri Alexa 35), eccetto alcune sequenze IMAX 1.90:1, il formato immagine principale è 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Partendo da un master 4K si è quindi lavorato su materiale di altissimo livello giungendo a un risultato tecnico altrettanto gradevole. La complessità del girato, tra elementi notturni e ambienti spesso cupi e in penombra, non sembra mettere in difficoltà in alcun modo la codifica, offrendo un risultato corposo con dettaglio elevato anche in secondo piano. Essenziale la presenza di schermo 10 bit nativo con nero infinito come nel caso degli OLED. Colori ricchi o desaturati, dinamica elevata delle luci via Dolby Vision. Incluso BD-50 con versione 2K.
L'opera meritava una traccia migliore del Dolby Digital 5.1 (640 kbps) italiano, che non riesce a spezzare una lancia a favore di una codifica con poco da dire dai canali posteriori, così come la relativa profondità del subwoofer, favorendo più che altro i dialoghi. Spettacolo sonoro che diventa sontuoso passando all'inglese Dolby TrueHD 7.1.4 con oggetti ATMOS, anche se solo 16 bit. A cambiare radicalmente sono i passaggi con elementi sonori più tenui, con una presenza scenica di tutt'altra pasta, stimolando la tensione del momento.
Extra pochi ma interessanti: focus di 6' sul regista, il suo lavoro, cosa lo spinse a scrivere la sceneggiatura, tornando indietro fino a Barbarian. Ci sono interventi anche di parte di cast e troupe. Secondo focus sul cast e la scoperta del film di P.T.Anderson che ha stimolato la creazione dei personaggi di Weapons (9'). Infine la produzione tra scenografia, costumi, trucco, effetti make-up e oggetti di scena (7'). Sottotitoli in italiano.