Uno studio punta il dito sulla disparità di genere nei videogame

Ma in fondo lo abbiamo sempre saputo che il mondo dei videogiochi sia fallocentrico...

di Davide Tognon

Che il mondo dei videogame sia sempre stato contraddistinto da una predominanza maschile è una evidenza intuitiva, della quale siamo più o meno consci anche in assenza di dati statistici a riguardo. Adesso però abbiamo anche dei dati su cui ragionare, provenienti da uno studio condotto da ricercatori delle Università di Cardiff e Glasgow, che hanno svolto una analisi sui dialoghi dei videogiochi.

Si tratta del primo studio del genere e per realizzarlo sono stati presi in considerazione ben 13.000 personaggi, provenienti da 50 videogiochi di ruolo. I risultati ottenuti non fanno che confermare quanto abbiamo detto in apertura: nel campione preso in esame, gli uomini pronunciano quasi il doppio dei dialoghi rispetto alle donne. Su 50 giochi, solo 3 (il 6%) contiene un numero maggiore di dialoghi femminili rispetto a quelli maschili.

A scanso di equivoci, precisiamo che fanno parte del campione analizzato anche titoli che hanno protagoniste femminili multiple, come Final Fantasy X-2 o King’s Quest VII. Il motivo della disparità però non va ricercato nei dialoghi in sé, ma sta a monte: le donne parlano meno perché sono molte meno. Su 13.000 personaggi, solo il 29.37% è femminile. È interessante anche notare che solo 30 personaggi sono riconducibili a genere non binario.