To a T va male: Takahashi si ritira?

Per l'intanto torna in Giappone

To a T va male: Takahashi si ritira?

To a T è il titolo di un gioco sviluppato e pubblicato da Annapurna ma che fa capo al designer che a suo tempo ha dato origine alla serie Katamari Damacy, ossia Keita Takahashi. Il gioco è stato mostrato per la prima volta nel 2023 con un Trailer che abbiamo riportato QUI ed è stato poi rilasciato il 28 maggio 2025.

Forse per marketing e pubblicità insufficienti che non hanno portato il gioco fino ai giocatori, o forse per la scelta "poco nipponica" delle piattaforme - PC, Xbox One e Xbox Series X/S - o forse ancora per la qualità del gioco in sé, sta di fatto che le vendite di To a T sarebbero veramente deludenti, tanto da costringere Takahashi a prendere decisioni importanti che potrebbero allontanarlo dall'industria del gaming.

"Recentemente sono tornato in Giappone - racconta infatti ai microfoni di GamesRadar - e la ragione per cui ho dovuto farlo è che To a T non ha venduto bene. Il mio prossimo obiettivo è quello di supportare i miei figli e trovare loro una buona scuola in Giappone. Dopodiché, se penserò di non appartenere più all'industria dei giochi, dovrò cercare qualcosa altrove."

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To a T: un gioco sperimentale nello stile di Takahashi

In To a T il giocatore vive le avventure di un ragazzino di nome Teen che ha una caratteristica peculiare: le sue braccia sono bloccate in posizione orizzontale ai lati del corpo: si tratta della cosiddetta "posa a T" che i modelli 3D hanno durante le prime fasi di sviluppo in modo da poter calcolare efficacemente gli spazi di cui avranno poi bisogno per le animazioni ed evitare così compenetrazioni o contatti non desiderati. In qualche modo questa iconica posa, che per gli sviluppatori è un vero e proprio Meme, ha ispirato a Takahashi l'idea di un personaggio che nella vita abbia delle limitazioni ma anche dei poteri speciali, come ad esempio quello di poter volare ruotando vorticosamente come le pale di un elicottero.

Si tratta indubbiamente di un progetto alternativo e sperimentale: l'intervistatore ha dunque chiesto a Takahashi se l'insuccesso di To a T possa essere legato al fatto che l'industria si sia in qualche modo "appiattita" e che non offra più spazio per giochi di questo tipo: "Non sono sicuro - ammette Keita - ma sicuramente è diventato più difficile per me fare ancora questo genere di giochi."

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