The Age of Bhaarat vuole cambiare tutto: l’India entra nell’era dei videogiochi epici

Dalla fusione tra cultura millenaria e ambizione AAA nasce The Age of Bhaarat, action RPG firmato da Amitabh Bachchan, Amish Tripathi e Nouredine Abboud: un progetto destinato a ridefinire il ruolo dell’India nel panorama videoludico globale.

Dopo anni in cui l’India è rimasta ai margini dell’industria videoludica globale, The Age of Bhaarat promette di cambiare le regole del gioco. Annunciato ufficialmente da Tara Gaming, il progetto nasce da una collaborazione fuori dal comune: tra i suoi fondatori ci sono Amitabh Bachchan, icona del cinema indiano, Amish Tripathi, autore bestseller della Shiva Trilogy, e Nouredine Abboud, veterano dello sviluppo AAA (con Ghost Recon Wildlands nel curriculum). L’obiettivo dichiarato è uno solo: proiettare l’immaginario epico dell’India nella scena videoludica internazionale.

Il titolo sarà disponibile su PC (via Steam ed Epic Games Store) e console, ma non ha ancora una data d’uscita ufficiale. Tuttavia, il trailer diffuso in rete è già un manifesto di intenti.

Un action RPG tra miti, foreste e demoni

Ambientato in un’antica India dal sapore dark fantasy, The Age of Bhaarat ci mette nei panni di un Forest Warden, custode mistico della terra di Anandpur. Il mondo è sull’orlo della distruzione: orde di Rakshasa, demoni della tradizione hindu, invadono le foreste sacre, e il nostro compito sarà fermarle utilizzando armi tradizionali, poteri arcani e reliquie spirituali.

La verticalità del combattimento viene enfatizzata da un sistema di rampino, mentre l’arsenale spazia tra oggetti rituali e abilità mistiche. Il risultato è un gameplay che unisce immediatezza e profondità strategica, in uno scenario che fonde cinematografia e folklore.

Un mondo ispirato agli epici indiani

I paesaggi evocati nel trailer non sono solo decorativi: foreste devastate, montagne impenetrabili e laghi mistici sono direttamente ispirati a testi come il Ramayana. Ogni area esplorata promette di rivelare percorsi segreti, civiltà dimenticate e verità sepolte, inserite in una narrativa che mescola l’epico e il personale.

Il tono è quello di una favola nera, con la tensione morale che accompagna ogni scelta del giocatore: salvezza o dannazione, a seconda delle azioni intraprese.

Amish Tripathi firma la storia: l’epica incontra la tragedia

Il coinvolgimento di Amish Tripathi come autore principale garantisce una scrittura che va oltre il semplice contesto mitologico. Tripathi porta nella sceneggiatura la sua sensibilità per le storie di dovere, tradimento e potere ancestrale.

Il protagonista dovrà affrontare dilemmi morali e battaglie interiori, in un mondo in cui il confine tra umano e divino si fa sottile. Come ha dichiarato lo stesso autore, l’intenzione è di raccontare l’itihaas indiano con un linguaggio moderno, “cool”, ma senza perdere autenticità.

Un progetto “Made in India” con ambizioni globali

L’ambizione dichiarata da Tara Gaming è quella di creare un’IP originale che rappresenti l’India nel panorama AAA, sfruttando appieno le competenze locali unite a una visione internazionale. L’arrivo di Amitabh Bachchan come co-fondatore non è solo simbolico: è un investimento creativo che dà peso culturale al progetto. Come ha detto lui stesso, “Gaming è dove le storie prendono vita per la nuova generazione”.

La promessa è quella di un mondo narrativo che parla indiano, ma si muove con il passo del grande cinema interattivo. E se il gioco manterrà le premesse del trailer, The Age of Bhaarat potrebbe essere molto più di un esordio: potrebbe essere un nuovo inizio.

 

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