Prime Video batte cassa: spot pubblicitari o sovrapprezzo mensile

L'adeguamento di prezzo porterà milioni nelle casse di Bezos: troppe produzioni in perdita?

Prime Video batte cassa spot pubblicitari o sovrapprezzo mensile

Prime Video batte cassa. La recente decisione di Prime Video di introdurre annunci pubblicitari all'interno dei suoi film e delle serie TV ha suscitato reazioni contrastanti tra gli abbonati. Attraverso una mail inviata ai propri clienti, Prime Video ha annunciato che a partire dal 9 aprile 2024, i contenuti della piattaforma “includeranno un numero limitato di annunci pubblicitari”. Questa mossa è giustificata dalla necessità di mantenere uno standard elevato di produzione per i contenuti offerti.

Il testo della mail spiega: "Questa novità ci permetterà di continuare a investire in contenuti di qualità e di aumentare questi investimenti nel tempo e di conseguenza supportare il mantenimento della qualità e quantità dei contenuti inclusi in Prime Video". Nonostante l'introduzione degli annunci, il prezzo dell'abbonamento ad Amazon Prime rimarrà invariato, fissato a 49,90 euro all'anno o 4,99 euro al mese.

Prime Video batte cassa: spot pubblicitari o sovrapprezzo mensile

Prime Video si unisce così ad altri servizi di streaming che hanno già rincarato la dose con annunci pubblicitari o sovrapprezzi per mantenere o migliorare la qualità dei propri contenuti. Il feedback degli abbonati e l'impatto sul mercato dello streaming rimarranno da osservare mentre Prime Video cerca di bilanciare le esigenze finanziarie con le aspettative degli utenti.

Questa mossa non ha ovviamente incontrato il plauso degli abbonati “Prime”, che oltre a pagare un canone annuale, sono costretti ad aggiungere 1,99€ in più ogni mese per non ritrovarsi con il programma interrotto da spot pubblicitari, con tanto di timer countdown: a meno di accettare il sovrapprezzo l'esperienza di visione non potrà più essere la stessa.