Overwatch 2: il PvE a rischio?

I timori nelle testimonianze degli sviluppatori

Overwatch 2 il PvE a rischio

Overwatch 2 ha lanciato per la prima volta nell'Ottobre del 2022 con tanti buoni propositi: l'intento, almeno ai tempi dell'annuncio alla BlizzCon 2019, era quello di ereditare il successo del primo Overwatch fornendo il core del gioco in un formato free-to-play ma vendendo poi successivamente nuove modalità e missioni, soprattutto PvE, secondo una formula on-service.

Le cose però cominciarono a cambiare già nel Maggio successivo, quando la nuova Roadmap ha cominciato a falciare via le Hero Mission. Rimanevano però sul piatto le Story Mission, le prime delle quali furono rilasciate il mese dopo. Dopo di quelle, però, il nulla: a parte aggiornamenti di vario tipo e esperimenti operati nelle modalità PvP, nulla ha fatto supporre che altri contenuti PvE fossero in preparazione e la prima tranche di 3 Story Mission continua a scivolare in coda sul menù di gioco.

Overwatch 2: le testimonianze degli sviluppatori

I colleghi di Kotaku hanno pubblicato un reportage in cui raccolgono le testimonianze di vari sviluppatori ed ex-dipendenti di Blizzard, i quali però mantengono strettamente l'anonimato; per questo motivo, sebbene non dubitiamo in alcun modo dell'onestà dei colleghi, siamo tenuti a etichettare tutte le informazioni come Rumors.

La prima testimonianza parla già di tempi di sviluppo molto dilatati: addirittura si parla di una lunghissima campagna, peraltro neanche delineata nei dettagli, che si sarebbe snodata per diversi anni rilasciando nuovi contenuti circa ogni 18 mesi. Questo significherebbe che, essendo state rilasciate le prime Story Mission a Giugno 2023, le prossime arriverebbero circa a Dicembre 2024 e le successive a Giugno 2026. Nonostante ciò, i livelli in questione sarebbero già tutti ad un certo grado di sviluppo.

La Qualità Blizzard: Obiettivo o Pretesto?

Una delle questioni più singolari a proposito di questa enormità di tempo di sviluppo sarebbe una definizione che a quanto pare i vertici dell'azienda ripeterebbero come una sorta di mantra, ossia l'obiettivo di rispettare la "Qualità Blizzard". Pare, sempre tenendo fede alle testimonianze anonime, che ogni passo del lavoro venisse costantemente messo in discussione con la domanda: "Ma questa è Qualità Blizzard?". Secondo alcuni questa domanda era una scusa per obbligare spesso il team a smontare e rimontare o cancellare e ricominciare da capo intere parti, in una sorta di estenuante Tela di Penelope che procrastinasse la release a tempo indeterminato. Non che il perseguimento della massima qualità possibile non fosse un valido obiettivo, intendiamoci, ma la sensazione imperante era che ogni scusa fosse valida pur di rimandare le decisioni, cosa che ha ritardato la release del gioco addirittura di anni.

PvP e PvE: la necessità di due team?

"Il Gameplay PvP di Overwatch è risultato molto difficile da adattare al PvE - recita una testimonianza - principalmente a causa di quanto i kit degli eroi erano differenti ed orientati al PvP." Pare che le vibrazioni a proposito delle modalità PvE all'interno dell'azienda fossero, sebbene mai totalmente negative, in generale sempre più pessimistiche. "Avevamo designer, programmatori, artisti, QA, tutte le discipline che costantemente avanzavano suggerimenti ed idee per migliorare, o cercavano di fare il meglio possibile. Ma veniva tutto annullato dai gatekeeper o semplicemente 'non è il caso, non c'è il tempo'."

"Il PvP era considerato il nucleo del successo del gioco. Tutti erano ancora molto interessati al PvE, comunque, compresi i vertici del team. Erano soliti ripetere continuamente che avremmo avuto bisogno di due team di 400 persone, uno per il PvP e uno per il PvE, per avere tutto quello che ci serviva. Non penso che fosse vero: c'erano già abbastanza cuochi" afferma un'altra testimonianza.

La Falce di Microsoft ha abbattuto il PvE?

A Gennaio 2024 Microsoft, che dall'anno scorso è proprietaria del pacchetto Activision Blizzard King, ha operato un taglio al personale che ha fatto piovere ben 1900 lettere di licenziamento sulle scrivanie di altrettanti dipendenti della divisione Gaming, compresi naturalmente anche quelli appartenenti alla nuova sussidiaria. Questa manovra operata dalla casa di Redmond avrà un peso sul futuro delle modalità PvE di Overwatch 2?

"Se vogliono rendere quella roba più produttiva, licenzieranno tutte le persone che ci stavano lavorando - afferma una fonte senza mezze misure - Forse potrebbero trovare un altro modo, ma la maggior parte della persone licenziate dal team di Overwatch lavoravano su quel pilastro. Non sembra proprio che, dal punto di vista degli affari, né Activision né Microsoft abbiano alcuna fiducia nel PvE."

Overwatch 2 è disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch: per saperne di più vi lasciamo alla nostra Recensione.