Oggi Google è in causa con Epic, ma avrebbe potuto controllarla

Il colosso dei motori di ricerca è stato molto vicino alla casa di Fortnite

Oggi Google è in causa con Epic ma avrebbe potuto controllarla

Epic Games, dopo la causa intentata ad Apple, ha intrapreso le vie legali contro l'altro grande distributore del gaming su mobile, ovvero Google. Dagli atti del processo emergono delle informazioni molto interessanti sul settore, come i favolosi guadagni del Play Store di cui abbiamo appreso un paio di giorni fa. Oggi, invece, è la volta di un curioso retroscena: una delle parti in causa avrebbe potuto controllare l'altra.

Questo retroscena, messo in luce da The Verge, risale al 2018. A quei tempi la compagnia di Moutain View nutriva grandi ambizioni per ciò che concerne il gaming: da lì a un anno sarebbe stata lanciata Stadia, piattaforma che ha miseramente chiuso i battenti lo scorso gennaio. Il fenomeno Fortnite era cominciato da poco e il suo grandioso successo aveva attirato le attenzioni di Google. Stando ad un documento interno Phil Harrison, allora vicepresidente di Google, ai tempi aveva espresso interesse per un investimento su Epic Games.

Dav Sobota, all'epoca direttore di corporate development di Google, aveva risposto al discorso di Harrison avanzando l'ipotesi di una alleanza con Tencent per tentare la scalata ad Epic Games. Tencent possiede infatti il 40% delle quote di Epic Games, frutto di un investimento lungimirante di 330 milioni di dollari fatto nel 2013. Google stava valutando l'ipotesi di investire 2 miliardi di dollari per ottenere il 20% di Epic Games, che sommato al 40% di Tencent avrebbe garantito il controllo della compagnia.

La scalata di Google ad Epic Games non si è mai concretizzata: la maggioranza delle quote della casa di Fortnite è restata nelle mani di Tim Sweeney. Col senno di poi, si sarebbe trattato di un grande affare: sia per i miliardi che Fortnite ha macinato in cinque anni, sia per l'importanza di Epic Games, che ad oggi è valutata oltre 30 miliardi di dollari.