Microsoft e Bethesda: i motivi delle chiusure

Arkane Austin, Tango e altri? Troppo sparpagliati e dispendiosi

Microsoft e Bethesda i motivi delle chiusure

Microsoft, come tutte le software house - soprattutto quelle di livello economico elevato - non è né un parco giochi né una fondazione benefica: è bensì una società pubblica e tutto quello che fa, nel bene o nel male, lo fa nell'evidente obiettivo di produrre utili. È un discorso vecchio come il mondo, o almeno come i fumetti di Paperon de Paperoni, che un'azienda cerchi di trarre il massimo da ogni sua parte e che quando alcune di queste parti si rivelano passive tenda ad eliminarle.

E nell'ottica di questo ragionamento - sicuramente molto cinico e aziendalista ma, guardiamoci in faccia, assolutamente reale - che la casa di Redmond, spalleggiata dai vertici di Bethesda/Zenimax, ha giustificato ai suoi dipendenti la chiusura di 4 Studi annunciata nei giorni scorsi, tra cui Tango Gameworks e Arkane Austin.

Le Parole di Matt Booty e Jill Braff

Secondo quanto riportato da Bloomberg, subito dopo l'annuncio delle chiusure il presidente di Xbox Matt Booty e la dirigente di Zenimax Jill Braff hanno indetto una riunione con lo staff in cui hanno elencato le motivazioni che hanno portato alla chiusura degli studi succitati, nonché di Alpha Dog Games e di Roundhouse.

Booty ha spiegato che gli studi che facevano capo a Bethsda erano diventati troppo "sottili e sparpargliati" - il paragone, molto americano, è stato quello del burro d'arachidi spalmato su una fetta di pane - coi vari leader che continuavano a lamentare una carenza di staff. Con la chiusura, Xbox intende liberare risorse da impiegare altrove in seno alla compagnia.

Dal canto suo la Braff ha confermato dicendo che: "È difficile supportare nove studi sparsi nel mondo con un team centrale snello e un piatto di cose da fare sempre in crescita. Penso che stessimo per ribaltarci." Pertanto l'obiettivo futuro di Bethsda/Zenimax sarà quello di concentrarsi su meno progetti.

Dopo l'acquisizione di Activision Blizzard King, costata 69 Miliardi di Dollari, pare proprio che i dirigenti di Microsoft abbiano concentrato le loro attenzioni sull'andamento economico della divisione Xbox ed evidentemente adesso pretendono di rientrare velocemente nel budget. A farne le spese sono ancora una volta quei piccoli studi che sono arrivati sotto l'ombrello di Redmond per interposta persona - in quanto di proprietà di altre società più grosse come appunto Activision o Zenimax che sono state a loro volta acquisite - salvo poi scoprire che quell'ombrello non era ampio quanto si voleva far credere...

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