I 10 Comandamenti – In 4K il kolossal di Cecil B. DeMille

Quando si parla di grande cinema hollywoodiano, I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille resta uno degli esempi più potenti di quanto l’epica possa diventare spettacolo totale e totalizzante. L’opera del 1956, lunga e monumentale, affonda le sue radici nella tradizione del kolossal classico, trasformando la storia di Mosè in un affresco visivo dal respiro quasi mitico.

Al centro della vicenda l’uomo destinato a guidare il popolo ebreo fuori dalla schiavitù: Mosè, interpretato da Charlton Heston con un’intensità che attraversa l’intero film, dal suo ruolo privilegiato nella corte egizia fino alla consapevolezza della missione affidatagli da Dio. Di fronte a lui il Ramesse di Yul Brynner che incarna superbia, gelosia e un potere incapace di accettare il cambiamento. La tensione tra i due non è soltanto politica o religiosa ma profondamente personale, e sorregge l’intera struttura narrativa.

Pur impregnato di solennità e, talvolta, di un tono enfatico che oggi può apparire eccessivo, il film colpisce ancora per la sua ambizione visiva. Girato in parte in Egitto, costruito con scenografie gigantesche e un uso dello spettacolo tipico del cinema analogico, presenta sequenze entrate nella storia: la costruzione della città di Sethi, la piaga che oscura il Paese, l’apertura del Mar Rosso.

DeMille non firmò solo un film, ma un evento cinematografico pensato per stupire e celebrare. I dieci comandamenti rimane così un’opera che, al di là dei suoi eccessi, continua a incarnare l’idea stessa di epico assoluto.

Doppia versione del film, Theatrical e "Roadshow"

Sontuosa edizione steelbook da 3 dischi, formato 1.78:1, versione 4K con scansione 6K, come da comunicato ufficiale Paramount. “Restauro effettuato nel 2010, nuova versione in Dolby Vision capace di valorizzare al massimo la bellezza del negativo originale in VistaVision. Questo formato utilizzava speciali cineprese che facevano scorrere la pellicola 35mm in orizzontale, distribuendo l’immagine su 2 fotogrammi anziché 1 solo: il risultato era una risoluzione doppia rispetto al normale 35mm. Lo Studio ha inoltre investito oltre 150 ore in un nuovo lavoro di color correction e pulizia dell’immagine ricavata dalla scansione. Il passaggio al Dolby Vision ha permesso di migliorare ulteriormente l’aspetto del film: i neri risultano più profondi, mentre altri interventi hanno contribuito a rendere più omogenee alcuni matte effects, per ottenere l’immagine più vivida, stabile e impeccabile possibile”.

Tecnicamente ineccepibile sotto il profilo dell'immagine, il disco 4K (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Tale disco offre la visione theatrical dell'epoca della durata di 220' minuti. I 2 ulteriori BD-50 offrono in 2K, quasi altrettanto impeccabile e al meglio delle possibilità della codifica AVC/MPEG-4, la versione “Roadshow” da 231' minuti, con l'aggiunta di overture in testa al film, intermission con intervallo, e come in questo caso l'introduzione del regista Cecil B. DeMille.

Audio italiano ritroviamo il solito Dolby Digital 2.0 monofonico (224 kbps) sulla theatrical, estremamente limitato ma almeno con le voci degli originali doppiatori dell'epoca, un gradino sopra il DTS-HD MA 2.0 sul 4K. Superiore l'inglese DTS-HD MA 5.1 (24 bit), l'unica traccia capace di aprire a un panorama sonoro di prim'ordine nonostante l'età della produzione, tra musiche, effetti e parlato in presa diretta su entrambe le versioni.

Nessun extra presente rispetto all'edizione statunitense, perso l'importante commento al film di Katherine Orrison, autrice di “Written in Stone: Making Cecil B. DeMille's Epic, The Ten Commandments", competente, approfondito, coinvolgente e che varrebbe la pena ascoltare.