Google? Un bullo che usa tattiche losche, secondo Tim Sweeney

Il boss di Epic Games non le manda certo a dire

Google Un bullo che usa tattiche losche secondo Tim Sweeney

Il processo che vede contrapposte Epic Games e Google ha dispensato un'altra perla. Questa volta non si tratta di retroscena del settore, come i grandi guadagni del Play Store o le mire passate di Google su Epic, bensì delle colorite opinioni di Tim Sweeney. Come riporta Fortune, il boss di Epic Games ha descritto in aula Google come un bullo spietato, che ricorre a tattiche losche per proteggere un sistema di pagamento predatorio.

Sweeney punta il dito sulle commissioni che Google impone alle applicazioni pubblicate sul Play Store. Il capo di Epic aveva fatto altrettanto con Apple, ma c'è una grossa differenza fra i due casi perché Google, a differenza di Apple, consente alle terze parti di usare il proprio negozio virtuale su Android. Tuttavia, secondo Sweeney, Google metterebbe comunque in atto pratiche volte a limitare la concorrenza.

Quando Epic, qualche anno fa, ha deciso di portare Fortnite su Android, Google ha invitato Sweeney a pubblicare il gioco su Play Store, offrendo incentivi economici per persuaderlo, così che non venisse aperto un negozio esterno per fare concorrenza. I legali di Epic hanno rilevato che Google abbia fatto lo stesso con Activision in passato, arrivando ad offrire 360 milioni di dollari affinché i giochi Activision passassero attraverso il Play Store.

Tim Sweeney ha gentilmente declinato l'offerta e Fortnite è così arrivato su Android, con un suo negozio esterno al Play Store. Tuttavia, il numero di utenti che hanno scaricato il gioco su Android è stato sensibilmente inferiore alle aspettative: Sweeney imputa la colpa di ciò a Google, che avrebbe spaventato apposta il pubblico, con invadenti avvisi circa la presunta pericolosità dei download.

Nel 2020, Epic Games ha quindi deciso di mettere Fortnite sul Play Store. Tuttavia, nell'agosto dello stesso anno la compagnia i Sweeney ha provato ad inserire all'interno del gioco un negozio esterno, per aggirare le commissioni di Google. Si è trattato di una operazione di cui abbiamo già sentito parlare: chiamata "Project Liberty", era intesa a liberare Fortnite dal "giogo" di Apple e Google.

Google (come Apple) ha bloccato l'iniziativa sul nascere, un fatto che ha costituito il casus belli dal quale sono scaturite le azioni legali con le quali Epic intende intaccare il duopolio del mercato mobile. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi futuri.