Genshin Impact non paga: i doppiatori insorgono

Tanto i caratteristi quanto i protagonisti lamentano mesi di ritardo

Genshin Impact non paga i doppiatori insorgono

Dagli States un piccolo tornado sembra starsi per abbattere su miHoYo, software house produttrice del free to play Genshin Impact: a quanto pare sono mesi che i doppiatori anglofoni non stanno ricevendo l'importo dovuto per le loro prestazioni.

A scatenare il vespaio è stato Brandon Winckler, un caratterista che in quanto tale presta la sua voce a svariati personaggi minori del gioco: in una serie di Tweet, il doppiatore lamenta 4 mesi di ritardo nei pagamenti e ben 5 e-mail senza risposta. Aggiunge che in una simile situazione si sente costretto a rifiutare qualsiasi altro lavoro propostogli dall'azienda cinese, sia esso legato allo stesso gioco o ad altri progetti.

Winckler ha aspettato tutto questo tempo prima di indicare l'elefante nella stanza - ovvero fare il nome di Genshin Impact - mentre in precedenza ha rispettosamente evitato di fare nomi sperando di giungere ad una soluzione corretta e pacifica per vie ordinarie. D'altro canto, non è neanche l'unico a lamentarsi: anche Corina Boettger, che nel gioco doppia nientemeno che il folletto Paimon - probabilmente il personaggio con la più vasta mole di righe di dialogo - ha tweettato di non aver ricevuto per mesi il compenso da un progetto che non specifica ma che indica come "miliardario", tanto da avere migliaia di dollari di credito in difetto ed essere ora in difficoltà col pagamento dell'affitto di casa.

Purtroppo sia Brandon che Corina aggiungono che non si tratterebbe di un problema isolato, soprattutto quando si lavora per software house straniere, e chiosano che sia necessaria un forma di "unione" (in Italia diremmo "sindacato") che possa tutelare i diritti di questa categoria di lavoratori.

Purtroppo, come segnalano i colleghi di Kotaku, il mondo dei videogiochi, nonostante muova una mole di denaro dell'ordine dei miliardi di dollari, è ancora una sorta di Far West quando si tratta di tutelare i diritti dei suoi lavoratori, ma ultimamente sembra che qualcosa si stia muovendo, sebbene a livello locale. È il caso dei playtester di Call of Duty, di BioWare, di Bethesda e di Blizzard, i quali hanno le rispettive associazioni di tutela, e recentemente i dipendenti di SEGA of America hanno votato di unirsi in sindacato.

Nel frattempo che speriamo che miHoYo e la sua succedanea HoYoverse paghino il dovuto, torniamo a sbirciare il nostro Speciale sul successo di Genshin Impact, disponibile su PC, PS4, PS5, Android e iOs.

[UPDATE] HoYoverse ha rilasciato un comunicato in cui declina qualsiasi responsabilità: trovate i dettagli QUI.