Five Nights at Freddy's – Parla la regista Emma Tammi

L'idea di un rimontaggio ancora più gore post uscita nelle sale in genere attira nuovi spettatori, tra fisico e streaming

Five Nights at Freddys  Parla la regista Emma Tammi

L'attesa uscita di Five Nights at Freddy's non avrà una versione estesa con immagini ancora più grafiche (ovvero il rating “R” statunitense che significa vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) per il film basato sulla popolare saga di videogiochi horror.

Come sempre il vietato ai minori gioca un ruolo fondamentale nel determinare più o meno il successo il commerciale, per evitare la “R” o peggio ancora la fatidica “X”, si finisce per limitare la propria libertà creativa o tagliare quanto necessario per rientrare nei più bassi canoni censori.

Si possono quindi realizzare film inizialmente classificati “R” o “X” e rivederne il montaggio scendendo al vietato ai minori di 13 anni non accompagnati (“PG-13”), in modo da raggiungere più spettatori giovani. In un secondo momento poi il film potrebbe avere diverse chance di successo per l'Home Video su disco fisico oppure in streaming, dove la classificazione sale a “R” o “X” ma allo stesso tempo si perdono le maglie del controllo all'ingresso in sala. Ciò consente di aumentare il potenziale di vendita con versioni integrali prive di censura che suscitino l'interesse del collezionista.

Per Five Nights at Freddy's purtroppo si è deciso di rivolgersi a un pubblico più giovane. Per questo motivo il film negli Stati Uniti ha ricevuto una classificazione PG-13 e garantirà un equilibrio tra i suoi elementi più oscuri, senza ricorrere a violenza eccessiva o gore, mentre da noi la visione sarà per tutti. La stessa regista regista Emma Tammi in una recente intervista ha confermato che non è prevista una versione “R-rated” del film, e non ce ne sarà una diversa in un momento successivo all'uscita cinema.