Final Fantasy VII Remake/Rebirth: la terza parte è già scritta

Kitase e Nomura pronti ai lavori col medesimo staff

Final Fantasy VII RemakeRebirth la terza parte è già scritta

Final Fantasy VII Rebirth ha debuttato lo scorso Febbraio, 4 anni dopo il primo capitolo della trilogia intitolato Final Fantasy VII Remake. Adesso i fan si chiedono se per il terzo e ultimo capitolo, di cui non è noto il nome ma che secondo molti potrebbe chiamarsi Final Fantasy VII Reunion, saranno necessari altri 4 anni e, chissà, un altro salto generazionale.

Ringraziando il cielo, le Summon, i Cristalli Materia e soprattutto Square Enix, pare che non sarà così.
A trasmettere sicurezza in questo senso ha pensato l'insider Audrey Lamsam, autrice tra l'altro della guida Final Fantasy VII Rebrith Ultimania, la quale sul suo profilo X riporta delle dichiarazioni del game director Tetsuya Nomura e del producer Yoshinori Kitase.

"La Storia principale di FF7 Remake Part 3 è stata già scritta, e Nomura pensa che le registrazioni dei doppiaggi potrebbero iniziare nel prossimo futuro - twitta Lamsam - Ha rimarcato il fatto che Kitase gli ha proposto un'idea su 'qualcosa' di molto importante da includere che non era presente nel gioco originale, e Nomura sta ragionando su come introdurlo. Pensa che renderebbe i fan molto felici se riuscissero a inserirlo bene. Kitase spera di realizzare un ottimo prodotto in Part 3 senza sacrificare la qualità in favore del tempo. Secondo lui la ragione per cui FF7 Rebirth ha avuto un tempo di sviluppo così efficiente è legata al fatto che sia stato realizzato dallo stesso staff del capitolo precedente, e Part 3 sarà curato dal medesimo team. Kitase ha menzionato il fatto che F7 Rebirth è stato realizzato in 3 anni perché il primo anno è stato speso nello sviluppo del DLC [Intermission, con protagonista Yuffie], e spera di mantenere quell'agenda per Part 3."

Final Fantasy VII e i corsi e ricorsi

Un altro motivo per essere fiduciosi a proposito di un rapido sviluppo di Final Fantasy VII ReComesichiamerà è individuabile nella struttura stessa dell'opera, come sicuramente potrà immaginare chi ben conosce l'originale FFVII. Se infatti tutta la prima parte della trama si svolge nella città di Midgar - teatro di FFVII Remake - e successivamente si apre un mondo aperto totalmente differente, gli avvenimenti che si svolgono dopo la fine di FFVII Rebirth, pur esplorando nuove locazioni e proponendo nuovi personaggi, tendono anche a riportare Cloud e soci nei luoghi già visitati, compresa Midgar. È dunque perfettamente normale - e lecito da parte degli sviluppatori - approfittare del lavoro già svolto per effettuare un certo grado di "riciclo": dopotutto, quando tornerete a Junon o a Cosmo Canyon o a Costa del Sol potrete ovviamente notare qualche differenza ma ci si aspetta che la struttura delle città in questione sia su per giù la stessa.

Appuntamento al 2027, dunque? O al 2026?
Squeenix, se ci sei, batti un colpo...

E nel frattempo che aspettiamo questo colpo, ci rileggiamo la nostra Recensione di Final Fantasy VII Rebirth.