L'allarme della ESA: i dazi graveranno sulle tasche dei giocatori
L'associazione di categoria americana mette in guardia sul rischio di aumento dei prezzi

Come buona parte dei beni di consumo di cui ci serviamo, anche le console e le periferiche dei video game sono prevalentemente prodotte in Cina: imporre delle tariffe doganali su tutti i prodotti provenienti da questo paese comporterebbe di conseguenza un alto rischio di aumento del prezzo dei prodotti stessi. Questo rischio si va delineando negli Stati Uniti: uno scenario che era ampiamente preventivabile, tant'è che ne abbiamo parlato noi stessi qualche mese fa.
La ESA chiede di consultare le compagnie del settore
Proprio oggi, negli States entrano in vigore i dazi del 10% su tutti i prodotti cinesi importati dalla Cina, voluti dall'amministrazione Trump. Questa misura protezionistica ha suscitato il timore della Entertainment Software Association, ovvero l'associazione di categoria che riunisce le principali compagnie videoludiche che operano su suolo statunitense. Con un comunicato condiviso tramite Kotaku, La ESA ha esortato l'amministrazione USA ad avviare un processo di consultazione con il settore.
La ESA accenna al rischio di arrecare un danno significativo sia agli americani, sia ad uno dei settori dell'intrattenimento in maggiore ascesa negli Stati Uniti. Purtroppo, aggiungiamo noi, il danno in questione non ricadrebbe solo sui giocatori a stelle e strisce: ad un aumento dei prezzi negli USA, verosimilmente corrisponderebbe un aumento dei prezzi dalle nostre parti…
The ESA (video game industry trade group representing Microsoft, Sony, Nintendo, and others) calls for Trump to "consult" with companies before tariffs cause "significant harm" in a new statement shared with Kotaku: pic.twitter.com/huNNuaYDg9
— AmericanTruckSongs9 (@ethangach) February 3, 2025