Electronic Arts fa chiarezza sul proprio rapporto con gli streamers

Electronic Arts fa chiarezza sul proprio rapporto con gli streamers

A qualche giorno dalla bomba sganciata da Bethesda circa l'intenzione di non fornire copie dei propri giochi ai siti specializzati se non in concomitanza con il lancio nei negozi (ma nonostante questo gli Youtubers riceveranno, comunque,  il materiale con largo anticipo), la divisione tedesca di Electronic Arts ha deciso di mettere le mani avanti, indicando il tipo di rapporto che sarà stabilito fra la casa e gli streamers (o Youtubers)  che parleranno dei loro giochi.

A partire da oggi, all'inizio di ogni video o streaming dedicato ad un gioco di EA, in caso di coinvolgimento della casa madre dovrà essere sempre specificato il tipo di rapporto (anche a voce), indicando se il video o lo stream è supportato o addirittura pagato direttamente dalla stessa Electronic Arts.

Nel primo caso, EA assicura agli utenti di essersi impegnata in prima persona per offrire allo streamer il materiale "promosso" , mentre nel secondo renderà chiaro a tutti che si tratterà di un annuncio pubblicitario vero e proprio.

Ovviamente, in queste categorie non rientreranno tutti i casi in cui lo streamer si sarà impegnato in prima persona per procurarsi quel particolare gioco in completa autonomia.