Drop – Recensione dell'edizione Blu-ray 2K Universal
Immagini strepitose, dignitoso l'audio e gli extra per la migliore edizione HD italiana
Con Drop il regista Christopher Landon abbandona l’horror grottesco di Freaky per cimentarsi in un thriller ad alta tensione costruito su un’idea semplice e alquanto efficace. Protagonista è Violet (Meghann Fahy), segnata dal trauma di un passato violento e dalla perdita del compagno, che accetta un primo appuntamento con Henry (Brandon Sklenar), fotoreporter dall’aria affascinante. In un ristorante alla moda in cima e un palazzo la serata prende ben presto una piega inquietante, quando Violet inizia a ricevere sul telefono dei misteriosi messaggi “Drop”, provenienti da qualcuno nello stesso locale.
Isolata e impossibilitata a chiedere aiuto, la donna precipita in un incubo: costretta a seguire ogni ordine sotto la minaccia della vita del figlioletto e della sorella di Violet. Il film muove quasi interamente nello spazio claustrofobico del locale pubblico, giocando bene sulla suspense e lasciando a domandarsi il vero volto del criminale.
La morte corre sul filo dell'app
La Fahy e Sklenar reggono la narrazione con intensità e carisma, ben supportati da un cast di contorno che trova nel cameriere interpretato da Jeffery Self una serie di siparietti ironici, tra il gustoso e il sopra le righe. Drop non è un thriller perfetto e non regge a un’analisi troppo razionale, ma sorvolando su alcuni eccessi narrativi riesce nel suo intento, intrattenendo col fiato sospeso fino alla fine.
Girato digitale a risoluzione nativa 4.6K (Arri Alexa 35), master 4K da cui si è partiti per la creazione dell'edizione Blu-ray 2K scartando l'ipotesi UHD italiana, percorsa invece all'estero. Formato immagine originale 2.39:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50 doppio strato. Anche se solo Full HD lo spettacolo è di alto livello, neri profondi, colori sgargianti e livello di dettaglio anche in secondo piano.
Dignitoso l'audio Dolby Digital Plus 7.1 canali (754 kbps), che sostiene la tensione tra musica, effetti e bassi, con un buon parlato dal centrale. Ottimo anche se non reference l'originale Dolby TrueHD 7.1 canali (16 bit) con oggetti ATMOS (+11), che apre a un superiore coinvolgimento, specie nell'ultima parte. Extra: making of (7'); ulteriore doppio focus sulla realizzazione e la storia (5' + 4') e il notevole commento al film del regista. Nessun elemento sottotitolato in italiano, ma si può provare a ovviare attivando i sub in inglese.