Compra ora, paga poi: un nuovo trend per i free-to-play?
Le società finanziarie entrano nel mondo del gaming

Quello dei videogiochi non è propriamente un hobby economico: ovviamente tutti quanti diamo sempre un occhio alle offerte speciali e agli sconti disponibili sulle varie piattaforme - senza contare chi si appoggia abitualmente al mercato dell'usato [finché il supporto ottico regge] - e soprattutto il mercato è oramai pieno di titoli free-to-play che, al netto della spesa per il supporto hardware, possono fornire un monte di ore di gioco pressoché infinito a costo zero.
Questo però è vero quando nell'universo del f2p e del game as service non si decide di investire qualche soldino in contenuti aggiuntivi, funzionali o meramente estetici che siano, ed in quel caso assistiamo al fenomeno secondo cui grazie alle micro-transazioni le SH guadagnano con questi giochi cifre iperboliche.
E chi non può permettersi di pagarle? Banalmente la risposta che ci sovviene è: "Non le acquista e lì finisce". Ma supponiamo che il gioco, o il contenuto speciale, a cui si è particolarmente interessati sia in offerta ad una cifra veramente interessante e/o per un periodo limitato... a nessuno è mai venuto in mente che potrebbe essere comodo acquistarlo "a rate"?
Ebbene sì, a qualcuno è venuto in mente: parliamo della compagnia Xsolla che ha recentemente stretto un accordo commerciale con il circuito di credito Affirm per una formula "Buy now, pay later", ossia "compra (e gioca) ora e paga in seguito". In pratica nei giochi e servizi aderenti all'accordo sarà possibile effettuare acquisti di entità superiore ai 50$ senza pagare nulla sull'unghia ma ripagarli dopo due settimane senza sovrapprezzo oppure suddividendoli in rate mensili, coi canonici interessi.
Attualmente l'accordo è attivo unicamente in USA, Canada e Regno Unito e come s'è detto riguarderà unicamente i giochi e i servizi che decideranno di aderire. A questo proposito è bene specificare che sebbene Xsolla sia partner commerciale di Fortnite, Epic Games ha confermato ai microfoni di Kotaku che per il momento tale formula di pagamento non sarà introdotta nel suo celebre battle-royale.
Ciò non di meno può portare a molte riflessioni il fatto che nell'attuale mercato videoludico si arrivi persino a concepire di vendere le skin a rate...