Wacky Races

Wacky Races
Gli over 20 che stanno leggendo questo articolo e che da piccini passavano i pomeriggi incollati al televisore guardando Bim Bum Bam e Junior TV non potranno non ricordarlo, anche magari vagamente. Era un cartone animato della Warner Bros (ma disegnato da Hanna & Barbera). Erano le Wacky Races. Per chi scrive é stato (é) una delle più geniali produzioni a disegni animati che la storia ricordi. L'idea di base era molto semplice: una corsa, divisa in tappe (generalmente due). La peculiarità la facevano le macchine e i piloti, simpaticissimi e assolutamente fuori di testa. Cavernicoli, boscaioli, inventori pazzi, piloti d'aereo, boss della malavita, chi più ne ha più ne metta. Sopra tutto e tutti, però, una macchina ed un pilota. Anzi, due piloti. Un futuristico veicolo a forma di razzo con un doppio zero ben in evidenza sulle fiancate, guidato dal magico Dick Dastardly e dal suo fido secondo, il cane Muttley (impossibile non ricordare la sua risata sarcastica). Lo spasso della versione animata stava nel vedere le trovate del dinamico duo per vincere (ovviamente in modo tutt'altro che legale) le corse, ricorrendo ad una serie di trucchi uno più subdolo dell'altro. E altrettanto divertente era vedere immancabilmente la vittoria che sfuggiva loro sul traguardo con le trappole che si ritorcevano ogni volta contro la beneamata zerozero
Wacky Races
Signori, un applauso per la Turbo Terrific di Peter Perfect

Un applauso sentito dunque da parte del sottoscritto alla Infogrames per aver trasformato il suddetto cartone in uno sfavillante e luccicante (si spera) gioco di corse. La versione beta in mio possesso per questa anteprima, pur se un filino instabile (alla fine di ogni pista il gioco torna inevitabilmente a Windows), fornisce già delle buone indicazioni su quello che potrebbe essere il prodotto finito et inscatolato
Si tratta sostanzialmente di un gioco di corse alla "Super Mario Kart" (lo so che stiamo parlando della versione piccì, ma credo che tutti abbiate quantomeno sentito parlare del suddetto titolo di mamma Nintendo e sappiate di cosa si tratta). Ovvero piste abbastanza fuori di testa, con scorciatoie e ostacoli più o meno vari, nessun tipo di velleità simulativa (ci mancherebbe pure) e auto strambe più che mai dotate di armi non convenzionali. Infilato trepidante il cd nel lettore, mi gusto il simpatico filmato introduttivo (un classico spezzone di gara) ed esamino le opzioni a disposizione. Per il momento abbiamo la gara singola, il campionato, le modalità practice e battaglia. Tutto nella norma dunque. Inutile dire che la modalità principale é ovviamente quella del campionato, che presenta un nutrito numero di piste di difficoltà crescente e con vari tipi di ambientazioni. Una volta settate le opzioni per configurare decorosamente il pad (o la tastiera), provo a selezionare una gara singola. Subito dopo la scelta della pista si passa a selezionare la macchina. I mezzi iniziali sono sei, e l'esaltazione cresce vedendo disponibili nientemeno che il Diabolico Coupé, la Macignomobile, la Turbo Terrific di Peter Perfect, l'Armata Speciale, la Rosa Cipria dell'odiosa e smorfiosa Penelope Pitstop e il Barone Rosso. Ovviamente non sono disponibili tutte le macchine del cartone (cosiccome tutte le piste), visto che come nella più classica delle tradizioni, nuovi circuiti e nuove auto si renderanno selezionabili a mano a mano che vincerete le varie competizioni