Total War: Warhammer

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Possiamo tranquillamente affermare che in campo videoludico uno dei cross over più attesi - se non il più atteso in assoluto - é sicuramente Total War: Warhammer. La saga strategica per eccellenza incontra uno dei mondi fantasy più famosi e conosciuti. Il risultato? potenzialmente esplosivo.

Un evento che si é tenuto nella seda italiana di Koch Media, ci ha permesso dare un primo sguardo alla mappa e scoprire qualcosa di più sulla campagna di gioco che farà da sfondo agli scontri tra i vari eserciti. A farci da guida é stato il lead writer del gioco Andy Hall, assunto da Creative Assembly in qualità di veterano di Games Workshop (azienda in cui ha lavorato per diversi anni).



Un mondo vasto e dinamico



Partiamo dalle note dolenti: non abbiamo potuto provare il gioco. SEGA e i ragazzi di Creative Assembly in questo incontro hanno deciso di concentrarsi sull'aspetto contenutistico del progetto, lasciando ai prossimi eventi la possibilità di toccarlo con mano.

La mappa é stata sicuramente l'elemento cardine di questo incontro. Inserire l'intero vecchio mondo poteva essere davvero complicato, ma buona parte dei luoghi più iconici hanno trovato spazio all'interno della digitalizzazione pensata dal team inglese. Bretonnia, le città dell'impero, le terre maniche le badlands e all'estremo nord nonché, ovviamente, ovviamente le malefiche distese del chaos.

Tutto quello che abbiamo nominato é stato realizzato con una perfetta riproduzione di molti dei dettagli che da tempo caratterizzano questo mondo. L'imponenza delle Montagne Grigie, le rigogliose terre dell'impero, le gelide terre del nord e i terreni infetti dall'avanzata dei conti vampiro. Una vera gioia per gli occhi di qualsiasi appassionato.

Total War: Warhammer
La desolazione, in una foto.


Certo manca qualcosa (su tutti forse pesa la mancanza di Lustria) ma come ci ha tenuto a sottolineare Andy:”é stato davvero difficile scegliere all'interno di un universo vasto come quello di Warhammer”. In questo senso abbiamo potuto vedere su schermo alcuni eserciti, tra cui quello dei Pelleverde, Impero, Nani e Vampiri, senza dimenticare le armate del caos che però saranno disponibili solo tramite DLC.

La struttura é quella che abbiamo imparato a conoscere nelle serie di Total War, ma con un'interfaccia che strizza l'occhio anche a coloro che per i più disparati motivi non si sono mai avvicinati a questo brand. “Abbiamo dovuto pensare a quei giocatori che si avvicinano per la prima volta al brand, e che magari non conosco la serie Total War”. In questo senso il lavoro di “pulizia” e chiarezza su schermo é davvero apprezzabile, e nonostante il rischio di perdersi in molti menù e sotto menù sia ancora concreto, il tutto ha una forma decisamente più organica.

Moltissimo lavoro é stato fatto nel dare carattere e personalità ad ogni singola razza e per dimostrarci coi fatti queste parole, ci é stato mostrato Muzg the Astute, uno dei Pelleverde che potremo controllare all'inizio del gioco. Ogni personaggio avrà le sue unità, la sua arma, e tre abilità che potremo scegliere all'interno di un albero di crescita che conta ben 30 livelli di esperienza e svariate opzioni di personalizzazione.



A questi elementi poi se ne aggiungeranno altri ancora più caratteristici, come ad esempio l'abilità per i goblin di scavare passaggi sotterranei per colpire di sorpresa le unità nemiche. Non saranno da meno i banner, elementi che andranno a potenziare particolari unità o abilità nel corso della battaglia. Altro elemento, quest'ultimo, preso di peso dal gioco originale.

Gli scontri, una volta completati, ci regaleranno un bottino - visivamente rappresentato tramite uno scrigno - contente diversi oggetti come armi rare o armature particolari da far indossare al signore di turno.

Esattamente come accaduto per i precedenti Total War non ci sarà una vera e propria campagna di gioco ma la mappa verrà modifica dagli esiti delle varie battaglie che porteremo a termine. Altro elemento in grado di andare a cambiare l'estetica del mondo di gioco é chiamato Winds of Magic. Queste sono delle energie magiche che potranno essere sfruttate solo da determinate unità e che porteranno netti benefici a coloro che sapranno utilizzarle al meglio.

Total War: Warhammer
Sul cucuzzolo della montagna!


Una volta che la battaglia sarà completata, inoltre, il giocatore potrà scegliere se saccheggiare il luogo, saccheggiarlo e successivamente occuparlo, oppure raderlo al suolo. Inutile dire come queste scelte fondamentali, andranno ad influenzare pesantemente la mappa di gioco.

Come ha sottolineato lo stesso Hall, perdere tutta la componente narrativa, visto il forte background, sarebbe stato un vero peccato. Proprio per questo motivo, ogni Lord avrà una sorta di quest personalizzata, che se verrà seguita andrà a premiare il giocatore con particolari premi di estrema rarità. Ovviamente la scelta rimarrà facoltativa.

Nel complesso dobbiamo ammettere che questa spiegazione ci ha decisamente affascinato. Nonostante la mancanza di alcuni elementi che potrebbero far storcere il naso a coloro che vogliono tutti e subito, lo sforzo che Creative Assembly sta facendo é assolutamente da premiare. Ogni razza é estremamente caratterizzata non solo in termini di abilità e poteri ma anche a livello di estetica e di movimento delle unità sul campo. Inoltre, la scelta di rendere più accessibile il tutto, senza però snaturare il titolo, potrebbe essere una validissima mossa per invogliare anche coloro che magari sono intimoriti dalla difficoltà della serie Total War. Adesso, l'ultima cosa che manca, é riuscire finalmente a mettere le mani sul gioco per saggiare il gameplay. Appuntamento all'anno prossimo!

Total War: Warhammer
Assedio sotto la montagna!


Total War: Warhammer

Total War: Warhammer

Una mappa vasta e che reagisce in tempo reale agli esiti delle battaglie. Tantissimi particolari che faranno la gioia dei giocatori di Warhammer e una serie di razze perfettamente caratterizzate, sono alcuni degli elementi che ci hanno fatto davvero apprezzare il lavoro fatto dagli sviluppatori di Creative Assembly. E' vero, manca ancora la prova sul campo, ma se le premesse sono queste, possiamo dormire sonni tranquilli fino al nostro prossimo incontro con il gioco.