Soul Sacrifice

E' in dirittura d'arrivo anche nel mercato Occidentale quel Soul Sacrifice che, concepito da Keiji Inafune e sviluppato da questo in collaborazione con Japan Studio, ha contribuito (insieme a un non trascurabile calo di prezzo) a dare una spinta alle vendite di PS Vita in Giappone. Abbiamo potuto provare in anteprima la Demo, la quale ci ha giù permesso di avere una visuale d'insieme piuttosto vasta di quella che sia l'opera, dato che propone di vivere le prime fasi della storia e affrontare svariate missioni, anche in MultiPlayer. La vicenda vede il protagonista - ossia noi - prigioniero dello stregone Magusar, un individuo reso totalmente folle dall'abuso di magia e che oramai é schiavo del piacere che ottiene dal sacrificare le altre creature: inutile dire che la prossima voce sul suo menù corrisponde al nome del nostro protagonista.

Soul Sacrifice
Ecco Libron, il tomo da cui apprenderete il sapere sottoforma di ricordi - ci sarà da fidarsi delle sue lacrime?

Tutto inizia da qui
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Le prime schermaglie coi mostri meno pericolosi
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Ambientazioni evocative: il mondo non é esattamente il tradizionale "fantasy"
Ambientazioni evocative: il mondo non é esattamente il tradizionale "fantasy"


In questo contesto viene però in suo aiuto uno strano diario parlante di nome Libron: si tratta della raccolta delle memorie, confuse e frammentate, di uno stregone che é stato di fatto l'ultimo compagno d'avventura di Magusar poco prima che questo impazzisse del tutto. Rileggendo i ricordi impressi su Libron, e rivivendo così le avventure dello stregone, il protagonista potrà pian piano padroneggiarne gli stessi poteri magici, con la speranza di arrivare ad un livello tale da poter fronteggiare Magusar. Il viaggio di uno stregone però é irto di difficoltà e di terribili scelte, a partire dall'Ordalia vissuta insieme alla giovane e ambigua Sortiara, fino alla missione di ogni mago di scovare e distruggere i mostri che la magia stessa ha creato, sempre sottoposto alla tortura della “piaga” che gli devasta il braccio destro.

Senza soffermarci troppo su questi elementi di trama, diciamo che il gioco vero e proprio inizia quando, una volta selezionata una missione (inizialmente saranno successive, ma in seguito potrete scegliere a piacere e anche ripetere quelle già superate), vi troverete teletrasportati nella zona d'operazione - o, se preferite, nell'arena: qui sarete chiamati a sconfiggere tutti i mostri presenti, con particolare attenzione per tipologie specifiche o eventuali boss. L'unica arma che avrete a disposizione in queste battaglie sarà costituita dai vostri poteri magici, ciascuno dei quali, per essere attivato, richiederà una qualche sorta di sacrificio - e qui arriviamo al succo del concept.

> Announcement Trailer Italian


Mettiamo subito in chiaro una cosa: non sarà necessario compiere atti inconsulti ogni tre secondi. La stragrande maggioranza degli incantesimi che utilizzerete, infatti, richiederanno il sacrificio di oggetti “comuni” che rinverrete durante le missioni: ciascuno di questi vi permetterà di utilizzare un determinato incantesimo un certo TOT di volte, ma “fondendo” insieme oggetti dello stesso tipo si potrà aumentare il numero di “sacrifici” disponibili. Gli incantesimi vanno comunque scelti prima di scendere in campo e posizionati in due liste da tre slot: durante la missione si potrà passare liberamente da una lista all'altra, assegnando quindi una terna di poteri ai tre tasti-azione - il quarto é sempre destinato alla corsa/schivata.

Il problema, é evidente, risiede nei limiti intrinseci di avere dei poteri dal numero di utilizzi - per l'appunto - limitato: a questo proposito sono presenti incantesimi più esigenti i quali, piuttosto che consumare “cariche”, danneggiano direttamente la barra della vita del giocatore, e già qui si comincia a sentire il concetto di “sacrificio”. Sacrificio che diventa ben più presente nel momento in cui qualcuno, sia esso nemico o alleato, cade sul campo di battaglia e le sue spoglie attendono l'intervento di un mago: sarà vostro compito decidere se “salvarlo” o “sacrificarlo”.

Per i mostri, l'azione si configura essenzialmente sulla scelta della ricompensa: “salvare” un mostro migliorerà le caratteristiche difensive del personaggio, laddove “sacrificarlo” aumenterà quelle offensive. Per gli alleati la cosa é più drastica: un alleato salvato può tornare a combattere, ma uno sacrificato ci darà immediatamente un boost notevole sottoforma di poteri magici. Non ultimo, sarà possibile sacrificare SE STESSI, in determinate condizioni, per attivare i “rituali oscuri”, ossia gli incantesimi più potenti, ma in questo caso le conseguenze saranno veramente pesanti: si parla di riduzioni permanenti alle caratteristiche, annullabili solo tramite oggetti rari e preziosi.

La prima “scampagnata” nella Demo di Soul Sacrifice, decisamente corposa in quanto a durata e contenuti, ci ha dunque rivelato la sua natura di action-game a missioni. L'elemento del sacrificio é sia insito nella meccanica del gioco (ovvero sulla scelta dei potenziamenti da prendere), sia tattico nello svolgimento della specifica missione, sia - ebbene sì - almeno un po' morale quando ci si trova nella possibilità di scegliere se salvare o sacrificare un boss o un alleato, a prescindere che questo sia pilotato da un altro giocatore o dall'IA. Stiamo in attesa della versione definitiva per scoprire quanto profondi saranno questi dubbi.

Soul Sacrifice
L'aspetto dello stregone senza nome, ma potremo cambiarlo a nostro piacimente

L'editor in azione
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Il campo spoglio pronto ad ospitare la battaglia
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Sortiara: un personaggio, più che ambiguo, perlomeno combattuto
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Soul Sacrifice

Soul Sacrifice

Soul Sacrifice si presenta come un action-game con meccaniche da RPG fuse al concetto della “salvezza” e del “sacrificio”, indispensabili per il progresso del personaggio ma talvolta posti quasi sul piano dei valori morali. Mentre ci prepariamo a confrontarci coi giocatori che ne scaricheranno la Demo, rimaniamo in attesa di mettere le mani sulla versione definitiva.