Mortal Kombat 1: lo abbiamo provato!

Abbiamo sfruttato il test dei server per un primo approccio col nuovo Mortal Kombat!

Mortal Kombat 1 lo abbiamo provato

Mortal Kombat 1: abbiamo stressato i server online!

Qual è il modo migliore per iniziare a capire le vere potenzialità di Mortal Kombat 1? Semplice: scendere in campo e iniziare a darsela di santa ragione con giocatori di tutto il mondo, così da saggiare quello che ci porterà il reboot di una delle saghe storiche più amate in ambito picchiaduro a incontri. Ci siamo quindi tuffati a capofitto nello stress test a numero chiuso, che per i NetherRealm è servito da banco di prova per rifinire il net code del gioco, mentre per noi è stata l'occasione si iniziare a prendere confidenza con il nuovo corso della saga, attesa su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch il prossimo 19 Settembre. A nostra disposizione due modalità, una in singolo, utile per prendere confidenza coi controlli e una online. Per entrambe la formula è identica: quattro personaggi principali utilizzabili, Liu Kang, Sub Zero, Kenshi e Kitana, aiutati da un kameo a scelta tra Kano, Sonya Blade e Jax. In singolo abbiamo affrontato una mini modalità "torre", dove combattere quattro team avversari, mentre online ci siamo dedicati a sfidare utenti a suon di ossa frantumate e fatality. Il cast di soli quattro combattenti dovrebbe essere la cartina tornasole di vari stili e ci ha permesso di saggiare una discreta varietà di approcci, per quanto è prevedibile che da qui all'uscita vengano fatti ulteriori bilanciamenti.

Mortal Kombat 1: lo abbiamo provato!
Tanti effetti di luce per i colpi più devastanti

Ma cosa sono i kameo che abbiamo citato? No, non riguardano i combattimenti in tag team, ma rappresentano un aiuto che potremo sfruttare per bloccare le azioni avversarie o rendere più letali le nostre combo. La versione disponibile non ci ha offerto un vero e proprio tutorial, ma mettendo in pausa la modalità in singolo abbiamo potuto vedere la lista delle mosse di ogni protagonista, tenendo da conto che anche questa volta la parata è gestita dalla pressione di un pulsante e che un dorsale è adibito al richiamo dei lottatori kameo e la combinazione dei due grilletti scatena il Fatal Blow, un attacco distruttivo che, se ben sfruttato, può ribaltare l'andamento di una sfida. Sorvegliati speciali sono stati il net code e il gameplay, con il primo che dopo un inizio stentato ha saputo riscattarsi. Nelle prime ore di stress test, infatti, i freeze del gioco durante le battaglie online sono state davvero tanti, dando l'idea che il team di sviluppo necessitasse di più tempo per ottimizzare il codice, ma già dal secondo giorno il problema è rientrato quasi del tutto, almeno per quanto riguarda la nostra esperienza. A dirla tutta, anche in match dove il ping segnalato sembrava troppo alto per avere una resa ottimale, la partita non ne ha risentito. Non possiamo sapere quante persone abbiano partecipato questo stress test, ma il risultato finale è stato soddisfacente.

Per quanto riguarda il gameplay, si nota sin dai primi match un forte legame alla tradizione, dove a farla da padrone è il motore fisico che permette di “sentire” tutta la pesantezza dei colpi, sia dati che ricevuti. Anche se molti chiedevano un aumento della velocità di gioco, questa sembra essere molto simile a Mortal Kombat 11, sebbene ci sia una sostanziale novità nella gestione delle combo che, adesso, grazie a uno sfruttamento più completo di tutta la varietà di colpi a disposizione, risultano potenzialmente più lunghe e devastanti. Insomma, una volta finiti nella morsa del nemico, si rischia di subire un bel filotto di colpi. Certo, per riuscire a risultare efficaci si deve prendere dimestichezza con le tempistiche degli iinput del gioco che non sono, a dirla tutta, poi troppo ferree, tanto che potrete riuscire a concatenare un buon numero di colpi anche senza una precisione certosina nella pressione dei tasti. Le mosse a disposizione di ogni personaggio non sono tantissime, ma mescolando i vari colpi si riesce a dare vita a discrete combo, per quanto ci riserviamo una prova completa del gioco per riuscire a comprendere quanto questo si rifletta nella varietà vera e proprio dei colpi utilizzati.

Mortal Kombat 1: lo abbiamo provato!
La spettacolarità è assicurata

Nuove meccaniche dal sapore della tradizione

Rispetto al passato, dona una nuova meccanica la presenza dei già citati personaggi Kameo che quando verranno richiamati potranno avere differenti funzioni, per quanto si devono prendere le giuste tempistiche per un utilizzo utile alla causa. Sia che si vogliano rompere le uova nel paniere a un attacco avversario, sia che si sia alla ricerca di un aumento delle proprie combo il tempismo sarà necessario, ma quello che non ci ha convinto è la quantità di kameo utilizzabili, davvero molto frequente. C’è una apposita barra di utilizzo che permette di richiamare il proprio "aiutante" e questa si ricarica in tempi molto snelli, motivo per cui l’uso dei kameo risulta forse un po’ troppo frequente, per quanto questa scelta segue la strada che cerca e riesce nel rendere i match più rapidi che in passato. Il già citato Fatal Blow può essere utilizzato solo una volta per round e solo quando la propria energia cala sensibilmente. Grazie ad esso scateneremo un colpo combinato tra personaggio principale e kameo, andando a infliggere ingenti danni all’avversario, con tanto di una lunga animazione che mostrerà tutto il male che saremo in grado di far provare al nostro nemico. Non dovete però cadere nell’errore di considerare il fatal Blow come una “smart bomb”, visto che con un po’ di attenzione è facilmente evitabile o parabile, lasciandoci in balia di un contrattacco. Si deve quindi studiare per bene il momento in cui scatenare il Fatal Blow e per farlo è consigliabile imparare le tempistiche di reazione dei personaggi dopo aver sferrato un colpo

Ci è sembrato, infatti, un po’ troppo lungo il tempo in cui, dopo aver lanciato una specifica mossa, il nostro protagonista sia rimasto scoperto e pronto a ricevere mazzate di ogni genere dal nemico, per quanto questo rientri nel timing del gioco. Insomma, la nostra prova durante lo stress test ci ha permesso di testare il gameplay di Mortal Kombat 1 e è indubbio che, a oggi, risulti molto divertente e tecnico, per quanto sia letteralmente impossibile riuscire a dare un parere definitivo senza provare la versione finale del gioco. Tutto sembra prestarsi a sconti studiati e appassionanti, ma qualche elemento potrebbe ricevere ancora una limatura verso un gameplay più rifinito. Stessa cosa dicasi per il comparto tecnico che, per quanto di alto livello, sembra essere mezzo passo indietro al grandissimo lavoro mostrato dal recente Street Fighter 6 che, volenti o nolenti, fa da pietra di paragone nel panorama dei picchiaduro a incontri. NetherRealm sta forse pagando in piccola parte la scelta di non utilizzare l’ultimissima versione dell’Unreal Engine, probabilmente anche per non discostarsi troppo dall’edizione annunciata per Nintendo Switch, attualmente in mano al team Shiver. Ad ogni modo questo primo assaggio di Mortal Kombat 1 ci ha lasciato un buon sapore in bocca, grazie a una regia che non ha dimenticato i tratti distintivi della serie, tra violentissime fatality, brutality e colpi devastanti che stuzzicano il palato dei fan della saga. Attendiamo il 19 Settembre per cosa ci attende da questo nuovo inizio di una saga che per molti è sinonimo di mito!

Mortal Kombat 1: lo abbiamo provato!
Alcuni personaggi potrebbero richiedere un certo bilanciamento

Mortal Kombat 1

Versione Testata: PS5

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Mortal Kombat 1

Dopo le incertezze iniziali, lo stress test di Mortale Kombat 1 ha, almeno nella nostra esperienza, ingranato la giusta marcia e offerto una esperienza di gioco online divertente e senza particolari problemi, se non alcuni freeze che, con lo svolgersi dell'evento, sono andati a diradarsi. Per quel che abbiamo potuto vedere, a oggi il gameplay sembra abbastanza fedele al passato, con dietro un attento lavoro per rendere l'esperienza più snella, ma non per questo poco tecnica. Graficamente si nota una buona resa, per quanto la scelta di non affidarsi all'ultimo Unreal Engine significa si una maggiore leggerezza dei dati, ma anche rinunciare alle vette visive mostrate da altri titoli. La sensazione migliore? Fisica e impatti che già fanno godere di tutta la violenza instillata nei colpi inferti e subiti, in attesa di capire il vero impatto dei kameo. L'appuntamento per la prova definitiva di Mortal Kombat 1 è a Settembre, con il giorno 19 da segnare sul kalendario (si, con la "K") per scoprire la lore di un mondo che promette tanti spunti interessanti nella sua nuova forma.