Hordes of Hunger: anteprima di un survivor-game poco ispirato
Hordes of Hunger è un Vampire Survivors-like in 3D

Hordes of Hunger è un nuovo titolo che regala ai suoi utenti elementi roguelite e arena-slasher, attingendo a piene mani da molti titoli simili, ma andiamo a capire come si comporta nella nostra prova su strada. Sviluppato da Hyperstrange e pubblicato da Kwalee, questo gioco promette di offrire un'esperienza di sopravvivenza con un gameplay che sembra attingere a piene mani a titoli in stile Vampire Survivors ma in 3D con visuale isometrica.
Hordes of Hunger, il mondo e il gameplay
Il gioco ci porta in un mondo dark fantasy, dove il protagonista, Mirah, deve difendere la sua terra natale dalle orde di creature malvagie scatenate da una bestia misteriosa. La narrativa, sebbene semplice, è arricchita da una serie di missioni secondarie che fungono da approfondimento al plot narrativo, per quanto sia abbastanza ovvio che il gameplay sia soverchiante e ci sia molto poco su questo fronte che non sia pura giocabilità, per quanto tutto questo non sia necessariamente un male, anzi. Un esempio pratico è quello in cui si deve combattere alcuni nemici affinché Mirah riesca a salvare alcuni compagni intrappolati o si scoprirà qualcosa di più su questa terra e in generale sulla lore proprio capendo il motivo che spinge i nemici ad affrontare la protagonista (e viceversa).
Nel cuore dell'azione
Come dicevo il "core" del titolo è insito nel suo gameplay frenetico, nonostante le missioni sembrano essere state pensate per un titolo mobile, anche se avrebbe potuto imitare giochi diablolike e leggermente più profondi, dato che si porta ad essere un po' annoiati dopo le prime sessioni. I giocatori si trovano a combattere in arene contro ondate di nemici sempre più numerose e difficili da affrontare... volete proseguire e non tornare subito alla base? Se lo fate dovete accettare la possibilità di fare una piccola scommessa, questo comporta che potete portare a casa maggior "bottino" o di perderne la maggior parte, ma il premio è guadagnare valuta utile per potenziarvi in modo definitivo, quindi nulla di nuovo sotto il sole, ma comunque una formula tutto sommato piacevole.
La progressione del gioco è discretamente bilanciata, con un aumento graduale della difficoltà che permette ai giocatori di adattarsi e migliorare le proprie abilità senza sentirsi sopraffatti. Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di personalizzare il proprio arsenale. I giocatori possono scegliere tra una vasta gamma di armi e attacchi speciali, e sbloccare nuove abilità a ogni run.
Questo sistema di progressione non solo incentiva la sperimentazione, ma permette anche di affinare il proprio stile di gioco in base alle preferenze personali. Il grosso difetto, di una versione ancora acerba, è però insito nel dare un feedback poco profondo nei combattimenti. Nonostante la sua ispirazione, come dicevo è per i survivors o quei giochi etichettati come "inferno di proiettili" (anche se più moderato), nel suo tentativo di essere tridimensionale, e quindi obbligare l'osservatore ad aspettarsi una grafica che non sia un retaggio di una ventina di anni fa, ma che sia minimamente moderna, perde parecchio.
Per quanto quindi il gioco non sia ancora nella sua forma finale e l'auspicio è che ciò avvenga nel modo più performante, va da sé che al momento il gioco sia parecchio sottotono, ma ci manteniamo aperti ad una possibile e piacevole rivoluzione.