Donkey Kong Bananza cambia tutto: la nostra prova in anteprima

Tre ore di gioco ci hanno convinto: meccaniche di distruzione, RPG e esplorazione ridefiniscono la formula classica di DK

Donkey Kong Bananza cambia tutto: la nostra prova in anteprima
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Durante quella che presumiamo essere l’ultima possibilità di giocare Donkey Kong Bananza prima dell’uscita ufficiale che sarà il 17 luglio, abbiamo potuto passare qualche ora in compagnia di quello che secondo noi sarà uno dei giochi di punta di Switch 2 per il 2025. Ecco cosa è venuto fuori dalla nostra prova.

Bananza non pretende di raccontare una saga epica; al contrario, ci proietta in un mondo sotterraneo chiamato Ingot Isle, dove Donkey Kong lavora, inizialmente, in miniera. Non si sa bene perché, né come ci sia finito, ma là inizia tutto. Un giorno scopre che i malvagi di VoidCo hanno rubato le Golden Bananas, e da lì comincia la sua avventura.  La trama si sviluppa in maniera leggera, ma con tante piccole sorprese disseminate qua e là. Cranky Kong farà la sua comparsa, e ci sono indizi che lasciano intuire l'arrivo anche di altri personaggi storici, forse persino Diddy.

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Ma il vero colpo di scena, almeno per chi ha seguito i leak, è la presenza di un misterioso compagno: una pietra viola, parlante e musicale, sempre in spalla a DK che si scoprirà essere una ragazza di nome Pauline con uno specifico ruolo dopo i primi minuti di gioco. Il gioco non forza mai il giocatore a seguire una narrazione linear, anzi, esplorando e completando obiettivi secondari, si sbloccano dettagli narrativi e piccoli momenti di lore che arricchiscono il mondo di gioco. Anche la storia delle Golden Bananas, un evidente omaggio ai classici, è carica di mistero: si dice abbiano poteri nascosti che VoidCo vuole sfruttare per scopi poco chiari.

Gameplay: distruggere è il nuovo esplorare

La meccanica chiave di Bananza è la distruzione, infatti Donkey Kong può rompere quasi tutto ciò che lo circonda: muri, pavimenti, alberi, montagne. Non tutto è frantumabile (la roccia madre al centro delle aree resta intatta), ma la sensazione di potere e libertà che ne deriva è impagabile. DK può scavare, lanciare massi, saltare, arrampicarsi, distruggere pareti per scoprire passaggi nascosti, del resto il mondo è pieno di segreti, e ognuno può essere scoperto in modo diverso: a volte basta un pugno ben assestato, altre volte servirà distruggere aree apparentemente inutili, mentre in altre occasioni serve usare un minerale esplosivo in un punto preciso. Il tutto in perfetta tradizione Nintendo. Il sistema di combattimento è semplice ma soddisfacente, dato che oltre ai classici pugni, ci sono colpi verso l'alto, schianti a terra e possibilità di usare oggetti dell'ambiente per attaccare i nemici. DK può anche raccogliere massi o porzioni di terreno e usarli come proiettili o armi contundenti, dando la possibilità diverse opzioni tattiche, specialmente nei boss di fine livello.

Donkey Kong Bananza cambia tutto: la nostra prova in anteprima

La struttura dei livelli ricorda molto quella di Super Mario Odyssey (del resto il team è lo stesso), dove al posto dei Regni ci sono regioni sotterranee, al posto delle Lune ci sono le Golden Bananas.  Le regioni sono suddivise in macro-zone e sottosezioni, ognuna con puzzle ambientali, sfide platform e incontri con miniboss, inoltre i livelli (ovviamente quelli che abbiamo potuto vedere) hanno una verticalità sorprendente: non solo si esplora in orizzontale, ma spesso si scava in profondità o si scala verso l’alto. Particolarmente utile è la visuale della mappa, che ruotandola permetterà di capire quali sono i punti che mancano ancora da esplorare, inoltre un’ulteriore mappa che trovare all’interno del livello mostrerà tesori nascosti, negozi, banane e quant’altro c’è disseminato per il livello.

L’intelligenza artificiale dei nemici è un altro punto forte: si adattano ai movimenti del giocatore, collaborano tra loro e obbligano a cambiare approccio, per cui non basta attaccare a caso, ma occorre osservare il comportamento dei nemici e reagire di conseguenza, alcuni nemici, ad esempio, sono vulnerabili solo da certe angolazioni o se colpiti con oggetti specifici. 

L’evoluzione di Donkey Kong

Le varie abilità di Donkey Kong cresceranno con il proseguire del gioco, e starà a noi scegliere come. Impiegando alcuni punti abilità infatti, sarà possibile scegliere che abilità migliorare, anche in base al livello di gioco che andremo ad affrontare. Sarà possibile migliorare il salto base trasformandolo in un doppio salto, la velocità di raccolta dell’oro (che avviene con un doppio schiaffone), i succhi di mela trasportabili (ridanno energia), la portata del sonar (serve ad individuare oggetti nascosti, ridurre il tempo di carica per il super pugno, consumare più lentamente il pezzo di terreno che DK impiega per surfare su superfici particolari, migliorare il tempo di planata e molto altro. Il tutto in perfetto stile RPG tanto per darvi un’idea.

Oltre ad aumentare le sue abilità base, DK può trasformarsi per un tempo limitato in altre forme accumulando energia mistica. Tali forme consentiranno a DK di compiere azioni eccezionali aumentandone a dismisura la forza o dandogli addirittura la possibilità di volare e planare. Al momento non possiamo dirvi con certezza quante sono le trasformazioni in totale, ma dal menu dedicato all’evoluzione possiamo presumere (ma senza metterci la mano sul fuoco) che siano tre.

Donkey Kong Bananza cambia tutto: la nostra prova in anteprima

Sempre a proposito del miglioramento di abilità e caratteristiche, DK durante il gioco avrà anche la possibilità di raccogliere dei particolari gettoni che gli consentiranno di aggiungere accessori di vestiario. Tali accessori (come pantaloni, cravatte e altro) avranno anche loro lo scopo di migliorare alcune abilità di DK, come la velocità di movimento in acqua, nel fango, la probabilità di trovare forzieri o altri oggetti nascosti e molto altro. Per cambiarsi d’abito però, DK dovrà obbligatoriamente sfruttare degli armadi guardaroba sparsi per i livelli, ma che in genere si trovano anche in concomitanza con una specie di casa/rifugio dove DK può anche ricaricarsi di energia e al momento non sappiamo cos’altro.

L’importanza dello scavare e della musica

Come abbiamo già detto l’esplorazione del livello avviene anche distruggendo il terreno, ma tale distruzione avrà delle statistiche che influiranno (presumiamo) sulla percentuale di completamento del livello. Infatti in un particolare menu è presente un preciso grafico che in qualsiasi momento vi mostrerà la quantità di metri cubi scavati/distrutti di tutte le tipologie di terreno come ad esempio sabbia, erba, oro, terra, cemento e così via. Alcune tipologie di terreno non saranno subito distruttibili, ma necessiteranno di oggetti esplosivi o di incrementare le abilità di DK.

La colonna sonora del gioco è in perfetto stile Nintendo, ma la musica avrà un ruolo rilevante anche durante il gioco, infatti con il proseguire dell’avventura si dovranno trovare dei particolari dischi da suonare in particolari luoghi in modo da sbloccare musiche e soprattutto alcune sezioni di gioco. Dal menu specifico dell’archivio dischi abbiamo potuto constatare che non sono pochi e sicuramente saranno un elemento collezionistico che non mancherà di aumentare la difficoltà di completare il gioco al 100%.

L'espressività dei controlli è un valore aggiunto: Donkey Kong si muove con naturalezza, risponde in modo preciso e fluido. Ogni azione ha il giusto peso, dal salto al colpo a terra. C’è spazio per la creatività, e il gioco premia chi sperimenta.

Cosa ne pensiamo dopo tre ore di gioco

 Ma in definitiva dopo tre ore di gioco com’è il nuovo DK? Beh se dobbiamo essere sicneri il gioco ci è piaciuto parecchio e il fatto di averlo spostato da essere il solito (ma bellissimo) platform game super difficile prediligendo un approccio esplorativo e di risoluzione enigmi alla Mario Odissey, aumenta non poco la longevità di gioco.

Donkey Kong Bananza cambia tutto: la nostra prova in anteprima

Ma non vi preoccupate, anche all’interno di questo titolo le sfide platform non mancheranno, anzi tutt’altro. Il fatto di poter seguire la storia principale o di perdervi ad esplorare livelli che sembrano piccoli ma considerando il fatto di poter scavare aumentano a dismisura farà la gioia di chi vuole trovare tutto e terminare tutte le side quest per completare il gioco al 100%, cosa che come abbiamo potuto constare secondo noi on sarà affatto facile.

Bello il fatto di evolvere il personaggio in perfetto stile RPG, forse un po' frustrante il fatto di dover considerare la quantità di terreno scavato (ci mancava pure quello) e stimolante il fatto che ogni pezzetto di terreno o di muro di ogni livello può nascondere un segreto o un oggetto. Riguardo i combattimenti in queste poche ore abbiamo potuto affrontare giusto un paio di boss non particolarmente impegnativi e molti scagnozzi disseminati per il livello, con un grado di difficoltà non eccessivo ma considerando che i cuori di energia sono pochi non bisogna sottovalutarli in nessun modo, come chi ha giocato a Mario Odissey ben sa. Dopo queste prime impressioni vi rimandiamo alla nostra recensione che avverrà nel più breve tempo possibile dopo l’uscita del gioco, ma quando esattamente non si sa, dipende da quanto perderemo tempo a scavare.

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