True Detective

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Si é conclusa in un episodio di 90 minuti circa la seconda stagione di True Detective, lo show di Nic Pizzolatto che aveva conquistato pubblico e critica con il suo esordio nel 2014.

Quest'anno entrambi si sono dichiarati grandemente delusi e la serie ha catturato una valanga di dissensi e commenti negativi. Noi non ce la sentiamo di buttare completamente all'aria questa stagione, che ha avuto certamente i suoi lati negativi ma anche tanti aspetti positivi e interessanti che mettono True Detective sullo scaffale dei “prodotti di alta qualit”. Cominciamo parlando del season finale, l'episodio Omega Station, e rispondere alla domanda: Qualcosa é andato storto in questa seconda stagione? Se sì, cosa?



I am the blade and the bullet




La puntata si é srotolata sotto I nostri occhi lentamente ma con un certo crescendo, inciampando ogni tanto in un dialogo troppo lungo o pesante ma risollevandosi poi con scene che ci hanno dato la possibilità di ammirare e conoscere ancora di più i protagonisti della serie. Perché al di là della trama e del mistero, erano loro il vero motore dello show, la cosa su cui piazzare la nostra attenzione al 100%. Mettiamo in chiaro una cosa: True Detective 2.0 é totalmente differente e slegata da quella che era la sua prima stagione. Per definizione, é così che deve essere una serie antologica. L'omicidio di Caspere era solo un pretesto per farci conoscere Ray, Ani, Paul e Frank e per vederli collaborare, interagire, crescere e persino morire, insieme. Tutto il resto era secondario, o quanto meno un futile mezzo per arrivare ad un fine. Scoprire chi é il killer di Caspere non é ciò che veramente conta.
Certi istanti ti guardano dentro. Non sei tu a ricordarli, ma sono loro che si ricordano di te.


Quello che conta é tutto il suo contorno. Un contorno fatto di corruzione, violenza e subdoli esseri umani che sfruttano altri esseri umani tramite inganni, soldi, potere, droga, prostituzione… un contorno a volte dai bordi sfocati a volte invece molto nitidi, dove bene e male si mescolano in continuazione, e dove uno indossa la maschera dell'altro. “Questo é il mondo che ci meritiamo”, affermano nella prima puntata. Pizzolatto lo ha descritto bene e, seppur con qualche falla e qualche banalità, ci ha dato un finale di stagione col botto. Abbiamo particolarmente apprezzato i continui confronti tra i personaggi, messi in risalto anche dalla ripresa – uno affianco all'altro, al centro dell'inquadratura – e la scena nel deserto con Frank mezzo dissanguato che affronta i suoi demoni con un unico obiettivo: raggiungere la sua Jordan, come le aveva promesso.

Gli avvoltoi seguono la scia del suo sangue sul terreno arido ma lui imperterrito si trascina avanti, insultando chiunque tenti di fermarlo, anche se sono mere allucinazioni. Quando infine smette di zoppicare e parla lucidamente, capiamo che c'é qualcosa che non va. Le scene successive sono di grande effetto e suscitano una grande pena nei suoi confronti, anche se forse avrebbe potuto sopravvivere semplicemente cedendo il suo completo a quel gangster. Meglio mezzo nudo ma vivo, che bello agghindato ma morto no? La sua arroganza, l'arroganza tipica degli uomini di potere, gli ha impedito di cedere il passo all'umiltà ed arrendersi lasciando che il potere – ormai affievolito – gli scivolasse via dalle mani. Una morte stupida, ma almeno ben rappresentata.

True Detective


Anche Ray commette un errore banale e in questo modo si fa uccidere, mandando all'aria i sogni di libertà costruiti insieme a Bezzerides, con cui aveva stabilito un legame speciale. Il telefono che non riesce a mandare le sue ultime parole al figlio ci spezza il cuoricino in due, ma non si può dire che Velcoro si sia comportato intelligentemente. Forse il messaggio é proprio questo: l'uomo é pieno di debolezze e a volte queste possono costarti la vita.

Anche questo show ha avuto molte debolezze certo, ma le persone sbagliano se lo confrontano alla sua prima stagione che, oltre ad una regia unica e continuativa firmata Cary Fukunaga, vantava anche del famoso elemento sorpresa: chi si sarebbe mai aspettato di vedere Matthew McConaughey e Woody Harrelson insieme in una serie tv? E che serie! Oltre ai dialoghi, le ambientazioni, le musiche e l'atmosfera – che pure in questa seconda stagione non era niente male – le riprese di Fukunaga hanno permesso che la storia avesse un certo filo continuo, e che fosse messa in risalto episodio dopo episodio proprio come volevano lui e Pizzolatto.

Non dimentichiamo che proprio per una scena nella puntata 1x04 “Cani Sciolti/Who Goes There”, Fukunaga vinse un Emmy Award, con un piano sequenza della durata di 6 minuti .
La scelta di avere più registi non ha certamente aiutato Pizzolatto a sottolineare che tutti i riflettori dovevano essere puntati sui quattro protagonisti: Ray Velcoro, Ani Bezzerides, Paul Woodrugh e Frank Semyon. Protagonisti che, però, da soli e per di più male illuminati, non sono bastati a tenere incollato il pubblico alla tv per ben 8 episodi.

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La conclusione dell'episodio poi, ci ha suggerito qualcosa. Nelle sequenze finali, oltre al riscatto della memoria e reputazione di Velcoro tramite il materiale che Bezzerides consegna al famoso giornalista del Times, abbiamo modo di notare quanto sia forte la presenza femminile nella serie, e non possiamo che pensare che – metaforicamente parlando – questo sia come un passaggio di testimone a quello che viene definito troppo spesso “gentil sesso” ma che invece tanto gentile non é, anzi. La prossima stagione sarà forse completamente formata da “protagoniste”? Solamente una supposizione. Ma non possiamo non fare caso a come Pizzolatto abbia lasciato nelle mani di queste due forti donne – e al bebé i cui genitori possiamo solo immaginarli - l'eredità del mondo marcio che ha portato via loro tutto, ma che sono pronte a riconquistare con “blades and bullets” se fosse necessario.

Anche questa volta, la musica…



…ha grandemente contribuito a creare la giusta atmosfera e sottolineare dialoghi e situazioni cruciali per la serie ed i suoi protagonisti. Vi lasciamo dunque con una delle canzoni di Lera Lynn che hanno accompagnato la nostra visione dello show. Tutte le altre le potete trovare sul canale YouTube ufficiale di True Detective.


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