Recap Episodio 6x14

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Di bene in meglio, cari Walkers, di bene in meglio. L'episodio che abbiamo appena visto sarà forse partito lento sì, ma ha avuto dei picchi di dramma e adrenalina che immaginiamo abbiano colto anche voi. Chi aveva letto i fumetti certe cose un po' se le aspettava, ma anche per differenziare un le due produzioni, Kirkman e i suoi hanno deciso di cambiare le carte in tavola. Non vi spoilereremo nulla tranquilli - nel caso voleste buttarvi sulla versione cartacea, cosa che vi consigliamo moltissimo - mentre diamo un'occhiata ai 5 momenti più significativi dell'episodio!

Recap Episodio 6x14


1. Sono cambiato, mi sono adattato, sono un sopravvissuto



Le parole che Eugene ripete come un mantra sono determinanti per guardare ogni personaggio della serie e scoprire i passi da gigante fatti (in positivo o in negativo) in un mondo che li ha costretti a mettere nuovamente tutto in discussione, a partire dalla propria stessa vita. Quando un ambiente diventa ostile, i più forti mutano, si adattano e, così, sopravvivono. Tutti gli altri soccombono e, in questo caso, diventano loro stessi ostilità. Oltre alle sagge parole del fake scienziato, abbiamo apprezzato moltissimo il suo cambio di capigliatura (anche se un po' ci manca quella chioma scompigliata dalla brezza...). Addio, mullet! Ah, e ovviamente anche tutte le uscite successive: dal fare i proiettili, all'ideazione del diversivo alla fine dell'episodio (Eugene "mordi pene" potrebbero essere un ottimo soprannome da battaglia). Persino quando, in preda alla rabbia, ha mandato a quel paese Abraham perché "i suoi servigi non sono più richiesti". Qualche stagione fa non si sarebbe mai sognato di dire così... Eugene Digievolveeee..!!!

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2. Non posso più uccidere



L'avevamo capito da quell'ultimo sussulto che Carol aveva avuto al mattatoio. Quell'ultima esperienza, unita a tutta una serie di vicende che non stiamo a riepilogare, hanno portato la nostra Cookie Monster ad un punto di non ritorno. Addio, Alexandria, addio amici, addio relazione appena iniziata. Non posso amare perché non posso più uccidere per difendere quell'amore. Il ragionamento é semplice, non fa una piega, anche se doloroso perché condanna ad una solitudine che potrebbe essere dura da sopportare. Carol non é mai stata una fredda assassina, e il suo cucinare e preoccuparsi per tutti ce lo ha sempre dimostrato... Cosa le fa credere però che gli altri rispetteranno la sua decisione di abbandonarli?

3. Dietro le sbarre



Mentre la routine diventa quasi noia (QUASI, perché dopo zombie e massacri diciamo pure che questa la possiamo considerare una agognata pace) in quel di Alexandria, Morgan continua la sua campagna per la "non violenza" e costruisce anche una solida prigione (lui che di prigioni se ne intende... e comunque, Tabitha, ci manchi). Servirà? Visto il grado di uccisioni e aggressività raggiunto, ci sembra improbabile... ma chi può dirlo?

Recap Episodio 6x14


4. Un Ti Amo e una Soda



Abbiamo guardato questo episodio con l'ansia che il discorso di un particolare personaggio venisse improvvisamente interrotto da una freccia, proprio come avviene nel fumetto. Quando abbiamo cominciato a dubitare che in gioco ci fosse invece la vita di Denise, siamo rimasti comunque di sasso mentre lei finiva di parlare di dirsi ti amo e "correre rischi" mentre un dardo le aveva trapassato il cervello. Perché, dai, ce l'aveva fatta. Era uscita dalle sicure e accoglienti mura di Alexandria, aveva fatto la sua prima spedizione, imparato ad usare il machete e persino guadagnato una Soda per la sua ragazza uccidendo il suo primo non morto. Cosa poteva andare storto? Tutto. Basta un attimo, ed il passato torna a perseguitarti, anche se magari non si tratta del tuo, ma di quello di qualcun altro, che é stato troppo misericordioso e di buon cuore...

5. Avrei dovuto ucciderti



Era l'episodio 6x06 quando abbiamo fatto la conoscenza di Dwight per la prima volta. Ve lo ricordate? Era stato proprio lui a rubare la motocicletta a Daryl, la stessa che abbiamo rivisto nello scorso episodio. Li aveva risparmiati e loro gli avevano preso tutto, moto e balestra. La stessa balestra che ora ha ucciso Denise, nelle mani di quelle di D, la cui faccia presenta giusto qualche cicatrice in più, sul lato sinistro. Il nostro Robin Hood dei poveri dice le fatidiche parole: avrei dovuto ucciderti. Eh sì, Daryl, avresti dovuto farlo.
Vi lasciamo al promo del prossimo episodio, il penultimo, intitolato "East"!

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