She-Hulk, recensione: l'avvocatessa con i superpoteri ci accompagna nel suo divertente e frenetico mondo

She-Hulk: Attorney at Law è la nuova serie televisiva Marvel Studios che racconta l’incredibile storia di un’avvocatessa con i superpoteri: ecco il nostro parere.

SheHulk recensione lavvocatessa con i superpoteri ci accompagna nel suo divertente e frenetico mondo

She-Hulk: Attorney at Law. Il titolo dice già tutto su questa nuova serie ambientata nel Marvel Cinematic Universe. La casa di produzione cinematografica e televisiva racconta la storia di un personaggio non ancora “rodato” su grande schermo, ma che potrebbe certamente ritagliarsi uno spazio in questo variopinto multiverso. Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i primi quattro episodi della serie TV che racconta la storia di Jennifer Walters. La cugina di Bruce Banner, accidentalmente infettata con il suo sangue carico di raggi gamma, ci trasporta in un vortice di emozioni spesso contrastanti. Apprezzo moltissimo il formato “comedy”, la recitazione e i tempi comici di Tatiana Maslany, le apparizioni di alcuni veterani del MCU e il carattere di una protagonista straordinaria.

She-Hulk, recensione: l'avvocatessa con i superpoteri ci accompagna nel suo divertente e frenetico mondo

Tra risate, giustizia e azione

Appare chiaro fin da subito (a meno di clamorosi – e improbabili - ribaltoni) che il tratto con cui i creatori hanno portato le avventure dell’avvocatessa specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani sia quello della commedia, con qualche inevitabile spruzzata di action. Il motivo conduttore di She-Hulk è incentrato proprio sulla vita di Walters. La trentenne riesce a ribaltare a proprio favore l’acquisizione non richiesta degli stessi poteri che hanno stravolto (e inizialmente rovinato) la vita di suo cugino.

Le differenze tra Hulk e She-Hulk sono numerose: il primo non accetta inizialmente i propri poteri, mentre sua cugina riesce a estrapolare da questa situazione tutti gli aspetti positivi. Nella serie televisiva vediamo una Jennifer sempre più sicura di sé e assertiva. La protagonista non utilizza esclusivamente la sua forza, ma anche la psicologia e l’intelligenza. Insomma, She-Hulk: Attorney at Law ci consente di apprezzare un punto di vista diverso rispetto a quello di Hulk. La protagonista non rifiuta il cambiamento e cerca di non perdere la sua normalità nonostante la particolare situazione.

Una storia di cambiamento, difficoltà e crescita

La protagonista è Jennifer Walters, un’avvocatessa che viene infettata accidentalmente dal sangue del cugino Bruce. La donna, che già affronta le difficoltà della sua professione e la sua complessa vita privata, dovrà imparare a convivere con i suoi nuovi poteri. Costretta a rivelare il suo “doppio” nel corso di un processo per sventare un attacco di Titania (una Supercriminale dei fumetti Marvel), la protagonista viene inizialmente licenziata dal suo vecchio datore di lavoro, per essere poi assunta, proprio grazie ai suoi poteri, presso un nuovo studio che sta lanciando una divisione interamente dedicata ai superumani.

Unico requisito: dover operare, in ufficio e in aula, sotto le scomode vesti di She-Hulk. Il dramma di Bruce (che divide con lei l’episodio pilota e fa qualche altra comparsata) diventa il punto di forza di Jennifer, anche se inizialmente non accetta il suo nuovo “doppio”. Presto riesce a “prendere le misure” della sua nuova vita, capovolgendo la situazione. Sfrutta a suo vantaggio i superpoteri (di cui deve ancora comprendere i limiti) e riesce a entrare in empatia con i suoi nuovi assistiti. Sì, perché anche loro – dovendo confrontarsi con i superpoteri – vivono delle particolari situazioni e convivono con delle identità spesso scomode.

Jennifer deve però anche occuparsi della sua vita privata e sentimentale, confrontandosi con difficoltà “umane” che She-Hulk non può risolvere.

La ricerca di redenzione di un antagonista

Tim Roth riprende il ruolo di Abominio, uno dei principali nemici di Hulk. Jennifer deve incredibilmente assistere, durante il processo per la libertà vigilata, il supercriminale che si è scontrato con il cugino Bruce. Abominio sembra inizialmente una persona nuova (alla ricerca di redenzione dopo i fatti che lo hanno coinvolto nel film L’incredibile Hulk), ma – un personaggio tridimensionale e complesso come lui – non può che nascondere delle sorprese.

She-Hulk, recensione: l'avvocatessa con i superpoteri ci accompagna nel suo divertente e frenetico mondo

Le guest star

Abominio di Roth non è l’unica “Guest Star” coinvolta in She-Hulk. Nella serie televisiva appaiono infatti diversi personaggi che gli spettatori già conoscono, tra cui Bruce Banner (interpretato da Mark Ruffalo) e Wong. Quest’ultimo, alleato di Doctor Strange e Stregone Supremo, dovrà difendere – udite, udite - la titolarità della sua magia. Il monaco guerriero (interpretato da Benedict Wong) appare spesso nei film del MCU, confermando la sua importanza in un multiverso in divenire.

Dopo il successo della serie stand alone precedentemente pubblicata su Netflix (e oggi disponibile su Disney+), anche Daredevil (interpretato da Charlie Cox) appare nella serie televisiva dedicata a She-Hulk. Evitando possibili spoiler, ritengo che possa essere interessante seguire il ritorno e la rinascita del diavolo di Hell's Kitchen, pronto a riprendersi il piccolo schermo con una nuova serie interamente dedicata a lui (continua a seguirci per scoprire le future novità su Daredevil: Born Again).

Non escludiamo che durante i nove episodi possano apparire altre guest star: ci saranno altre sorprese?

I problemi della CGI

Dopo la pubblicazione del primo trailer, erano evidenti alcuni problemi relativi alla CGI, che molti spettatori consideravano “al di sotto degli standard”. Marvel Studios ci ha abituati a effetti speciali incredibilmente ricercati (pensiamo ad Avengers: Endgame o Doctor Strange nel Multiverso della Follia), ma questa volta sembrerebbero esserci delle imperfezioni.

She-Hulk sembra spesso “appiccicata” allo schermo e alcune animazioni, in particolar modo quella dei capelli, non sembrano essere in linea con le ultime produzioni avvistate su Disney +. Anche alcune ambientazioni create digitalmente sembrano eccessivamente “finte”. Un peccato che, comunque, non intacca una sospensione dell’incredulità già messa a dura prova dalla stessa Walter che, rivolgendosi a più riprese direttamente allo spettatore, rompe quella “quarta parete” che separa chi guarda da chi recita.

La quarta parete

La quarta parete, al teatro, al cinema e in televisione, è un termine che indica una facciata immaginaria, costruita a bordo scena, che separa gli attori e il pubblico. Questo finto muro è stato ideato per rafforzare l'illusione. Le regole sono fatte per essere infrante e l’illusione è solo una congettura: spesso, infatti, alcuni registi decidono di rompere la quarta parete, creando un diretto collegamento tra chi recita e chi osserva.

Nei fumetti Marvel, She-Hulk parla spesso con i lettori; anche Deadpool – consapevole di trovarsi in un fumetto - schiaccia costantemente l’occhio ai suoi fan (mentre gli altri personaggi lo considerano un “folle”). Questa rottura della quarta parete crea spesso delle vicende incredibili (ti consigliamo di leggere “Deadpool uccide l'Universo Marvel”).

Sono rimasto particolarmente colpito dopo aver scoperto che questa caratteristica di She-Hulk è stata riproposta anche nella serie televisiva. Jennifer Walters non si limita a parlare con gli spettatori, ma commenta spesso direttamente lo show, lasciandoci intendere che il personaggio possa essere consapevole di trovarsi sul piccolo schermo. Chi guarda diventa quasi un confidente della protagonista: l’avvocatessa si confida, ci fa sorridere e ci accompagna nel suo mondo.

She-Hulk, recensione: l'avvocatessa con i superpoteri ci accompagna nel suo divertente e frenetico mondo

Un (convincente) pezzo del puzzle

She-Hulk è una serie un po' diversa dalla solita offerta Marvel, ma si inserisce molto bene in questo multiverso cinematografico sempre sorprendente. Marvel Studios continua a creare un unico progetto (il MCU) composto da film e serie televisive spesso diverse. Con Moon Knight ci siamo imbarcati in un drammatico viaggio nella complessità della mente umana; con Ms. Marvel abbiamo scoperto cosa significa per una ragazzina controllare un potere enorme e scavare nel passato della sua famiglia; con Thor: Love and Thunder – tra risate e lacrime – abbiamo avuto modo di scoprire la fragilità di una creatura apparentemente imbattibile. She-Hulk: Attorney at Law ci permette invece di scoprire – in una commedia d’azione – la capacità di reinventarsi e accettare il proprio essere di una straordinaria protagonista. Abbiamo apprezzato i primi quattro episodi: non ci resta che attendere i prossimi capitoli. She-Hulk: Attorney at Law è disponibile in streaming su Disney+ dal 18 agosto 2022, con un episodio a settimana.

Gallery