Nintendo Switch
di
Roberto Vicario
Tre minuti e mezzo. Questo il tempo impiegato da Nintendo per presentare al mondo intero quello che un tempo era chiamato Nintendo NX e ora acquisisce il nome ufficiale di Nintendo Switch. Tre minuti e mezzo per esplicare in maniera abbastanza chiara, qual é il concetto alla base di questa console e che, senza offesa, é già un grosso passo avanti vista la disastrosa presentazione di Wii U.
Tre minuti e mezzo, infine, per provare a carpire quante più informazioni possibili di quello che é il nuovo modo di intendere il gaming per Kimishima e Miyamoto; una visione particolare, che punta ad una fruibilità totale e a 360, e che mira a valorizzare in maniera abbastanza netta il multiplayer fisico, fatto di contatto tra le persone. Proviamo ad analizzare tutto con più calma.
Cos'é esattamente Switch? Ancora difficile spiegare tutto nel dettaglio ma quello che si evince in maniera netta dal trailer di presentazione é che si tratta di uno schermo che integra un processore al quale possono essere collegate varie appendici per trasformare l'esperienza di gioco, adattandola a dove ci troviamo.
Il cuore pulsante é uno schermo che integra al suo interno il potente chip Tegra di Nvidia. Una soluzione particolare, e che di impulso ci rimanda al concetto già applicato da Nvidia per Shield. Qui però troviamo una ovvia personalizzazione, e proprio per questo Switch potrà contare su un motore fisico dedicato e nuove interfacce di programmazione, in modo da poter sfruttare una potenza di calcolo differente e adattata all'esperienza che Nintendo vuole offrire.
Detto questo, gran parte dei rumor alla fine sono stati confermati. Lo schermo potrà essere attaccato ad una dock station che trasmetterà il segnale di gioco alla televisore, così da poter godere dell'esperienza sui nostri pannelli casalinghi. Qui avremo la possibilità di usare due differenti configurazioni di gioco: i Joy-Con o il controller pro. Il primo sono due specie di Wii mote che collegati ad un'altra piattaforma chiamata grip accessory, permette di assemblare un vero e proprio pad moderno dotano di due stick, croce direzionale, quattro tasti frontali, dorsali e l'ormai immancabile tasto home. Il pad pro sarà invece opzionale (quindi andrà comprato a parte) e sarà rivolto a chi, sul divano di casa, preferisce utilizzare una configurazione più classica.
L'innovazione sta però nella possibilità di staccare Switch dalla basetta e portaselo in giro come se fosse una console portatile. Come é stato mostrato nel trailer i due Joy-Con si attaccano ai lati dello schermo (tra i 7 e i 9 pollici) in modo da far diventare il tutto un qualcosa di molto simile al paddone di Wii U, ma molto meno ingombrante e più rifinito esteticamente. Lo schermo é inoltre dotato di una basetta posteriore che permette al giocatore di appoggiare lo schermo su una superficie, staccare i due Joy-Con, unirli al grip accessory e trasformare il tutto in una sorta di televisione da gioco portatile, dotata di pad wireless. Una soluzione estrema ma che diventa molto interessante in viaggio, magari quando ci si trova in treno, pullman o aereo.
Inoltre é incredibile come la volontà di Nintendo sia quella di far tornare i giocatori a riassaporare il multiplayer locale, quello fatto di contatto fisico e risate tra amici. Proprio per questo motivo i due Joy-Con possono essere staccati dallo schermo, messi in orizzontale in modo che diventino a tutti gli effetti due mini pad. Ovviamente sulla carta l'idea é bellissima, ma ci sono molte cose che vanno ovviamente verificate in sede di prova.
Tutta questa portabilità é data soprattutto dal ritorno in pompa magna delle cartucce, o schede di memoria se preferite. Una scelta simile a quella adotta da 3DS, e che siamo davvero curiosi di capire come verrà gestita con i titoli più pensanti e complessi.
Il video é stata anche l'occasione per poter vedere qualche gioco in azione, a spiccare sono stati ovviamente i titoli first party. Tra questi capeggiano sicuramente il nuovo Zelda e quello che a tutti gli effetti sembra il nuovo capitolo di Mario. Da notare anche che nel video hanno fatto capolino anche Mario Kart 8 e Splatoon, due tra i migliori titoli usciti su Wii U che qui vengono presentati in una forma, apparentemente, migliorata e potenziata.
Prendiamo ad esempio Mario Kart 8, nei frame dedicati al gioco si capisce chiaramente che si tratta di una pista su cui abbiamo già sgommato giocando su Wii U, ma pare più rifinita e dettagliata, oltre alla presenza di King Boo, personaggio assente nella versione precedente. Che si aprano le porte a versioni rivedute e corrette di titoli usciti su quella che é ancora l'attuale ammiraglia Nintendo? E' ancora presto per dirlo, ma potrebbe essere un interessante spunto di riflessione.
Nono sono infine mancati i titoli terze parti, con la presenza all'interno del trailer della definitive edition di Skyrim. Un nome di peso che punta a far capire ai giocatori quanto il supporto delle terze parti sarà un elemento fondamentale nel ciclo vitale di Switch. Tra i nomi menzionati delle terze parti figurano aziende importanti come: Activision, 2K, Ubisoft, Bethesda, 505 games, Sega e molti altri ancora.
Ovviamente tutto quello che vi abbiamo raccontato in questo articolo é frutto in parte di informazioni ufficiali, ma anche di supposizioni che dovranno essere confermate o smentite da qui a Marzo 2017, periodo ufficiale di uscita della console.
Switch é una macchina interessante, che butta nella mischia idee intriganti ma allo stesso tempo pericolose. Se da una parte Nintendo mostra ancora una volta al mercato videoludico il coraggio di rischiare, di proporre idee differenti e lontane dalla concezione classica di home console, tutta queste volontà di stupire deve essere adeguatamente supportata.
In questo delicato gioco di equilibri, saranno molti importanti due elementi: supporto terze parti e hardware. Il primo é un discorso già affrontato in passato con altre console di casa Nintendo e deve essere il tema centrale nel supporto e sviluppo di Switch: invogliare le software house a investire risorse e fatica nello sviluppo dei giochi per questa console. Compito non semplice, soprattutto dal punto di vista economico. In seconda battuta ci sono ancora punti oscuri sull'hardware: retrocompatiblità, supporto online, schermo touch o meno, ma sopratutto la durata della batteria. Quest'ultimo, punto più importante di tutti a nostro modo di vedere.
Sebbene possa contare su una solidissima fan base, che comprerà a scatola chiusa Switch per giocare tutti i titoli first party, la grande N deve pensare in grande, scegliendo una sua precisa posizione nel mercato e portando avanti con convinzione le sue idee.
Tre minuti e mezzo, infine, per provare a carpire quante più informazioni possibili di quello che é il nuovo modo di intendere il gaming per Kimishima e Miyamoto; una visione particolare, che punta ad una fruibilità totale e a 360, e che mira a valorizzare in maniera abbastanza netta il multiplayer fisico, fatto di contatto tra le persone. Proviamo ad analizzare tutto con più calma.
Play Anywhere
Cos'é esattamente Switch? Ancora difficile spiegare tutto nel dettaglio ma quello che si evince in maniera netta dal trailer di presentazione é che si tratta di uno schermo che integra un processore al quale possono essere collegate varie appendici per trasformare l'esperienza di gioco, adattandola a dove ci troviamo.
Il cuore pulsante é uno schermo che integra al suo interno il potente chip Tegra di Nvidia. Una soluzione particolare, e che di impulso ci rimanda al concetto già applicato da Nvidia per Shield. Qui però troviamo una ovvia personalizzazione, e proprio per questo Switch potrà contare su un motore fisico dedicato e nuove interfacce di programmazione, in modo da poter sfruttare una potenza di calcolo differente e adattata all'esperienza che Nintendo vuole offrire.
Detto questo, gran parte dei rumor alla fine sono stati confermati. Lo schermo potrà essere attaccato ad una dock station che trasmetterà il segnale di gioco alla televisore, così da poter godere dell'esperienza sui nostri pannelli casalinghi. Qui avremo la possibilità di usare due differenti configurazioni di gioco: i Joy-Con o il controller pro. Il primo sono due specie di Wii mote che collegati ad un'altra piattaforma chiamata grip accessory, permette di assemblare un vero e proprio pad moderno dotano di due stick, croce direzionale, quattro tasti frontali, dorsali e l'ormai immancabile tasto home. Il pad pro sarà invece opzionale (quindi andrà comprato a parte) e sarà rivolto a chi, sul divano di casa, preferisce utilizzare una configurazione più classica.
L'innovazione sta però nella possibilità di staccare Switch dalla basetta e portaselo in giro come se fosse una console portatile. Come é stato mostrato nel trailer i due Joy-Con si attaccano ai lati dello schermo (tra i 7 e i 9 pollici) in modo da far diventare il tutto un qualcosa di molto simile al paddone di Wii U, ma molto meno ingombrante e più rifinito esteticamente. Lo schermo é inoltre dotato di una basetta posteriore che permette al giocatore di appoggiare lo schermo su una superficie, staccare i due Joy-Con, unirli al grip accessory e trasformare il tutto in una sorta di televisione da gioco portatile, dotata di pad wireless. Una soluzione estrema ma che diventa molto interessante in viaggio, magari quando ci si trova in treno, pullman o aereo.
Inoltre é incredibile come la volontà di Nintendo sia quella di far tornare i giocatori a riassaporare il multiplayer locale, quello fatto di contatto fisico e risate tra amici. Proprio per questo motivo i due Joy-Con possono essere staccati dallo schermo, messi in orizzontale in modo che diventino a tutti gli effetti due mini pad. Ovviamente sulla carta l'idea é bellissima, ma ci sono molte cose che vanno ovviamente verificate in sede di prova.
Tutta questa portabilità é data soprattutto dal ritorno in pompa magna delle cartucce, o schede di memoria se preferite. Una scelta simile a quella adotta da 3DS, e che siamo davvero curiosi di capire come verrà gestita con i titoli più pensanti e complessi.
Un party ricco di invitati
Il video é stata anche l'occasione per poter vedere qualche gioco in azione, a spiccare sono stati ovviamente i titoli first party. Tra questi capeggiano sicuramente il nuovo Zelda e quello che a tutti gli effetti sembra il nuovo capitolo di Mario. Da notare anche che nel video hanno fatto capolino anche Mario Kart 8 e Splatoon, due tra i migliori titoli usciti su Wii U che qui vengono presentati in una forma, apparentemente, migliorata e potenziata.
Prendiamo ad esempio Mario Kart 8, nei frame dedicati al gioco si capisce chiaramente che si tratta di una pista su cui abbiamo già sgommato giocando su Wii U, ma pare più rifinita e dettagliata, oltre alla presenza di King Boo, personaggio assente nella versione precedente. Che si aprano le porte a versioni rivedute e corrette di titoli usciti su quella che é ancora l'attuale ammiraglia Nintendo? E' ancora presto per dirlo, ma potrebbe essere un interessante spunto di riflessione.
Nono sono infine mancati i titoli terze parti, con la presenza all'interno del trailer della definitive edition di Skyrim. Un nome di peso che punta a far capire ai giocatori quanto il supporto delle terze parti sarà un elemento fondamentale nel ciclo vitale di Switch. Tra i nomi menzionati delle terze parti figurano aziende importanti come: Activision, 2K, Ubisoft, Bethesda, 505 games, Sega e molti altri ancora.
Dubbi e preoccupazioni
Ovviamente tutto quello che vi abbiamo raccontato in questo articolo é frutto in parte di informazioni ufficiali, ma anche di supposizioni che dovranno essere confermate o smentite da qui a Marzo 2017, periodo ufficiale di uscita della console.
Switch é una macchina interessante, che butta nella mischia idee intriganti ma allo stesso tempo pericolose. Se da una parte Nintendo mostra ancora una volta al mercato videoludico il coraggio di rischiare, di proporre idee differenti e lontane dalla concezione classica di home console, tutta queste volontà di stupire deve essere adeguatamente supportata.
In questo delicato gioco di equilibri, saranno molti importanti due elementi: supporto terze parti e hardware. Il primo é un discorso già affrontato in passato con altre console di casa Nintendo e deve essere il tema centrale nel supporto e sviluppo di Switch: invogliare le software house a investire risorse e fatica nello sviluppo dei giochi per questa console. Compito non semplice, soprattutto dal punto di vista economico. In seconda battuta ci sono ancora punti oscuri sull'hardware: retrocompatiblità, supporto online, schermo touch o meno, ma sopratutto la durata della batteria. Quest'ultimo, punto più importante di tutti a nostro modo di vedere.
Sebbene possa contare su una solidissima fan base, che comprerà a scatola chiusa Switch per giocare tutti i titoli first party, la grande N deve pensare in grande, scegliendo una sua precisa posizione nel mercato e portando avanti con convinzione le sue idee.
Nintendo Switch
Nintendo Switch
Nintendo Switch é stata finalmente presentata al mondo intero. Un trailer di pochi minuti ma che ha esplicato in maniera abbastanza chiara la posizione che vuole prendere la casa di Kyoto su questo mercato: soluzione ibrida e play anywhere. Siamo solo all'inizio, e siamo certi che da qui a Marzo moltre altre informazioni verranno rivelate.