Hearthstone: Heroes of Warcraft

Una cosa che Blizzard certamente fa, a discapito di molte altre case di sviluppo famose per il settore, è quello di accompagnare i propri titoli dall’inizio alla fine della loro esistenza. Elogiata più volte per aver regalato profondità inedite alle storie, arricchito la lore ad esse correlate e perfino, forse l’aspetto più importante, averne modificato il gameplay al punto di renderlo attuale, piacevole, semplice ma allo stesso tempo sfidante, Blizzard ha dato il suo meglio nel tempo senza mai mollare la presa su ogni suo gioco.

C’è qualcosa che gli sviluppatori fanno meglio di altri e ce ne accorgiamo ad ogni aggiornamento e/o espansione sfornato puntualmente per la rosa di titoli presenti sul loro scaffale videoludico. Certo, non tutte le ciambelle sono uscite con il buco sin dall'inizio, ma la correzione al tiro c’è sempre stata, con un po' di sano mea culpa seguito dall'ascolto puntuale delle critiche fatte dagli stessi giocatori.

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Il caso Hearthstone ha permesso a Blizzard di affacciarsi nel mondo dei card-game, trasformando tutto il bello dell’ambientazione warcraftiana in splendide carte tematiche con regole, mazzi ed espansioni in continua evoluzione. Cosa dobbiamo aspettarci dal ritorno del Re dei Lich?

Inchinati al volere di Frostmourne!

Se c’è stato un momento topico nella storia di Warcraft, ebbene quello è stato quando Arthas Menethil, principe di Lordaeron, ha seguito il suo cammino di corruzione fino alle terre di Northrend, al fine di reclamare il suo posto come Re dei Lich. La maggior parte dei fan conosce benissimo la storia del principe, con tanto di aneddoti e particolari che ci sono stati regalati non solo dallo strategico in tempo reale Warcraft III (da cui nasce l’espansione nominale Frozen Thrones) ma anche dall’intera espansione tematica del MMO World of Warcraft, intitolata Wrath of the Lich King.

In un modo o nell’altro, Arthas ha fatto parlare di sé a lungo e non ci stupisce che, finalmente, la sua morsa glaciale sia giunta anche nel mondo cartaceo (si fa per dire) di Hearthstone. Come direbbe qualcuno, era solo una questione di tempo.

Ma le nuove 135 carte facente parte di questa seconda espansione dell’anno del Mammut, cosa aggiungono effettivamente al metagame del titolo? Tante nuove tattiche da seguire, unite a delle particolarissime carte leggendarie capaci di trasformare il nostro eroe di classe in una sua controparte corrotta dal potere di Frostmourne.

Hearthstone: Heroes of Warcraft

Il loro potenziale è molto variegato, soprattutto perché il loro costo in mana cambia a seconda dell’eroe, impostando anche determinati effetti come grido di battaglia che possono cambiare drasticamente le sorti dello scontro, finanche fosse l’ultima freccia da tirare col vostro arco. Le nostre prove su strada, legata alla fortuna dello spacchettamento delle 50 buste fornite al day-one, ci hanno concesso di fare due nuovi mazzi tematici per il cacciatore e per il guerriero.

Ebbene, nel primo caso ci siamo trovati di fronte ad un Rexxar Predamorte molto accattivante nel suo utilizzo, soprattutto per il cambio del relativo potere di classe, che ora si traduce in una zombificazione capace di fondere due carte cacciatore per ottenerne una più potente con effetti fusi tra loro. Quest’ultima abilità, unita alla presenza di carte come il Braccatore Ricucito o la Morte Fasulla, sono riuscite a dare un valore aggiunto a tutte le altre carte aventi come abilità speciale Rantolo di Morte.

D’altro canto, giocando Garrosh il Flagellatore, ci siamo trovati invece tra le mani un mazzo guerriero molto differente da quello murloc/pirati, soprattutto per la sua capacità di infliggere splash-damage ai servitori adiacenti a quello attaccato. Berserker Animato regala tante soddisfazioni se utilizzato con altre creature dove l’effetto speciale si attiva quando subiscono danni. Basti pensare a Razzia Anime Val’Kyr, oppure a Spettro della Morte, tutte carte tematiche che trovano la loro più proficua efficacia se utilizzate con Facciamarcia, una leggendaria in grado di evocare altre leggendarie se colpita, ma non uccisa.

Questi sono chiaramente solo due esempi degli altri mazzi tematici creabili per l’occasione, elemento che certamente non deve scoraggiarvi dall’andare a sondare il terreno anche nelle altre classi disponibili.

Nuove missioni, nuovi terribili avversari

Facendo il punto della situazione sull’avventura inscenata per la nuova espansione, tutto ha inizio con un prologo piuttosto veloce dove assistiamo alla prima “corruzione” di uno dei personaggi iconici del gioco, ovvero Jaina. Mentre sta cercando di interrompere l’avanzata sul campo del Re dei Lich in attesa dell’eroe Tirion, quest’ultima viene purtroppo corrotta scatenando tutto il suo terribile potere nei confronti dei suoi alleati.

Non fatevi però ingannare dalla banalità dello scontro, perché infatti i primi tre nemici che popolano la prima ala della Corona di Ghiaccio sanno il fatto loro. Sire Ossamorte può sembrare un mucchietto d’ossa animate e nulla più, ma la sua abilità di classe a costo zero può curarlo interamente senza battere il minimo ciglio. Tale abilità, unita ad alcune creature pericolose come l’Aculeo Osseo (una 0/8 con effetto automatico pronto a infierirvi 15 danni), vi costringe ad utilizzare tecniche più rapide mediante lo sfruttamento di mazzi ad hoc, come quello del sacerdote o del mago, dove il silenziare le sue creature o rubargliele può diventare la soluzione vincente per lo scontro.

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Poi troverete Faucisaure, che può subire danni solo dalle armi, e Dama Soffiamorte, che con il suo sussurro di morte porta i servitori nemici ad 1 di salute. Divertente no? E sono solo i primi di altri scontri che verranno resi disponibili settimana dopo settimana, senza alcun costo aggiuntivo.

Se uniamo queste caratteristiche ad una qualità impeccabile, per cura del dettaglio, che ormai Blizzard ci ha abituato a constatare in ogni disegno dedicato alle carte, ci spinge a giudicare più che positivamente un’espansione tematica di per sé già vincente solo per il contesto sfruttato.