Dino Crisis 3

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Dino Crisis 3
Il nostro comandante....nella sua ultima impresa

Per ovviare a questo, la Capcom ha inserito una modalità in prima persona che darà modo al giocatore di guardarsi in giro e di sparare agli avversari di turno (non sia mai che abbiano dotato questa modalità di un mirino....), ma che ne impedirà i movimenti di qualsiasi tipo. Inutile dire, quindi che questo passaggio di visuali non possa giovare al titolo che perde inevitabilmente di ritmo, costringendo il giocatore ad affidarsi alla variazione delle musiche in game per percepire la presenza dei nemici e con la semplice pressione del tasto di sparo, mirare automaticamente su di essi e fare fuoco. Ci si ritroverà più di una volta, quindi, a combattere con la telecamera fissa puntata davanti a voi, a sparare a bersagli invisibili.

Non vi ricorda proprio nessuno ?
Non vi ricorda proprio nessuno ?
Una situazione da allarme rosso. Tutte le uscite si chiuderanno e l'unico modo per uscire sarà quello di eliminare tutti i dinosauri. Non facile.
Una situazione da allarme rosso. Tutte le uscite si chiuderanno e l'unico modo per uscire sarà quello di eliminare tutti i dinosauri. Non facile.
Ecco un esempio di Dinus Eletricus
Ecco un esempio di Dinus Eletricus
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Oltre a questo disagio, che già di per sé rende l'incedere di Dino Crisis 3 particolarmente irritante, alla Capcom hanno pensato bene di inserire all'interno dell'azione di gioco, elementi che affondano le proprie radici nei canoni più intimi dei titoli platform. Capiterà quindi di sovente di dover raggiungere determinate locazioni, saltando letteralmente da una piattaforma all'altra, talvolta sparando ai soliti avversari invisibili, nel primo vero " linkehttp://gamesurf.tiscali.it/recensione/dino3335171206103/blind shooter.zipblind shooter platform" della storia. Inutile dire che il mancato controllo della posizione della telecamera, se risulta essere particolarmente noioso negli scontri a fuoco, sarà incredilmente frustrante nelle sezioni rubate direttamente a Rayman e soci. Il tutto a scapito del lato più "cerebrale" del gioco, con enigmi triti e ritriti e che raramente hanno richiesto più di un minuto per la soluzione.

Introduzione degna di nota è invece quello del Jetpack che Patrick e soci hanno nella loro dotazione di base e che permetterà loro non solo di raggiungere locazioni altrimenti irraggiungibili, ma anche di dare brusche e improvvise accelerate, fondamentali quando dovrete andare ad affrontare più di un nemico alla volta (non fatevi ingannare dalla mole, alcune dei vostri avversari faranno letteralmente di tutto per inseguirvi e uccidervi), risultando essere forse l'elemento più azzeccato di tutto il gioco. Altra new entry nella serie è il sistema di punteggio/crediti accumulati grazie all'uccisione dei nemici e dalla raccolta di alcune sfere di energia che vi accompagneranno praticamente durante tutto il gioco. Quando arriverete nei punti di salvataggio (contrassegnati dalla proiezione di una forte luce azzurra sul terreno), avrete la possibilità di tramutare il vostro punteggio in crediti con i quali potrete acquistare (esiste un vero e proprio shop) rifornimenti per le vostre armi siano essere primarie o secondarie (queste ultime potranno essere usate anche per aprire alcune porte), medipack e...intere vite. DC3, infatti, prima di dichiarare il vero Game Over, vi darà la possibilità di un tot di tentativi per portare a termine la missione, espandibili appunto grazie agli linkehttp://gamesurf.tiscali.it/recensione/dino3335171206103/shop.zipacquisti sullo shop.

Ecco un esempio di Dinus Eletricus
Ecco un esempio di Dinus Eletricus
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Ecco un esempio di Dinus Eletricus
Ecco un esempio di Dinus Eletricus
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Dino Crisis 3

Dino Crisis 3

Non ci siamo proprio. Il ritorno della serie gemella di Resident Evil si rivela purtroppo una grandissima delusione. Povero di idee innovativo, progettato male e privo di qualsiasi momento di pathos. Ecco come appare Dino Crisis 3. Capcom si è messa in testa di riscrivere i canoni dei survival horror spostando l'ago della bilancia sul lato action, penalizzando invece quasi del tutto il versante più "cerebrale" del genere, ma questo cambiamento in atto non dovrebbe comunque prescindere dal dare al pubblico prodotti tecnicamente ineccepibili anche secondo queste nuove direttive. Dino Crisis 3, invece, non solo non accontenterà chi vuole da un gioco del genere un briciolo di difficoltà intellettuale, ma non divertirà nemmeno chi cerca l'azione pura degli action 3d. Peccato, perché la realizzazione tecnica era capace di sostenere qualsiasi tipo di gameplay e l'inserimento di piccole varianti nello stesso (i jetpack, lo shop e via dicendo), potevano essere sfruttate decisamente meglio. Provaci ancora, Capcom.