Acer SpatialLabs View – Spettacolo 3D ma senza occhiali

Primo contatto con i display della serie Acer SparialLabs View e hands-on di un rivoluzionario sistema di visione 3D che non necessita dell'ausilio di occhiali

Acer SpatialLabs View  Spettacolo 3D ma senza occhiali

Quando le tre dimensioni tornarono alla ribalta prima nei Cinema e poi nell'Home Video non più di una quindicina di anni fa pareva lecito chiedersi quali possibili soluzioni alternative avrebbero migliorato lo spettacolo. Anni in cui, tra occhiali passivi (lenti statiche) e attivi (con lenti LCD), sembrava impossibile che una futura tecnologia potesse restituire il senso di profondità d'immagine senza l'ausilio di uno strumento piuttosto invasivo. In tal senso sembrava che l'olografia avesse qualche chance di successo, senza però andare oltre la mera sperimentazione. La geniale soluzione è arrivata aggiungendo uno speciale strato al pannello IPS, dotato di micro lenti che muovendo in tempo reale generano la tridimensionalità rilevando costantemente il movimento degli occhi attraverso due sensori.

Nel caso del modello Acer SpatialLabs View si tratta di display stand alone a risoluzione nativa 4K da 15,6” pollici, da collegarsi a un computer dotato di scheda grafica con GPU obbligatoriamente dalle elevate performance: per esempio almeno una GeForce RTX 3070ti Nvidia (o superiore) per il laptop oppure GeForce RTX 2080 per il desktop, a patto che la CPU sia almeno Intel Core i7. Nel caso della versione View Pro copertura colori Adobe RGB è al 100% e la precisione del colore superiore con Delta E inferiore a 2. Per i professionisti è così possibile ottenere un impatto immediato nelle sale riunioni o negli showroom trasformando i progetti Unreal Engine esistenti direttamente in 3D e integrando interazioni con i gesti delle mani con il supporto “Ultraleap”. Parte di Unreal Engine ci sono “Model Viewer” (programma per visualizzare ed estrarre risorse da vari giochi realizzati con Unreal Engine) e “Datasmith” (per l'importazione in Unreal Engine di dati da vari applicativi), che consentono di portare risorse complesse in stereoscopia mentre l'integrazione “Sketchfab” dà accesso a un catalogo infinito di modelli 3D. 

Acer SpatialLabs View – Spettacolo 3D ma senza occhiali

Con schermo separato, pur sempre connesso a un laptop Acer Helios 300 abbiamo potuto osservare elementi in 3D modeling con l'immagine di un pirata, di un astronauta, di un'astronave. Ma “banalmente” anche l'immagine stereoscopica del locale di un appartamento con vario arredamento, accompagnato da ombre e luci proiettate sul pavimento, restituiva un livello di realismo che invitava ad avvicinarsi provando ad afferrare la notevole illusione ottica.

Anche il divertimento è di casa con questo rivoluzionario sistema di visualizzazione 3D. “SpatialLabs TrueGame” è l'applicazione che consente di sfruttare una miriade di videogiochi, in quanto già creati pensando a tre dimensioni dal momento che gli sviluppatori includono informazioni sulla profondità in ogni scena e oggetto che costruiscono. SpatialLabs sfrutta queste informazioni per presentare i contenuti in 3D stereoscopico. Di fatto un profilo 3D preconfigurato dedicato è disponibile per ogni titolo tra gli oltre 50 attualmente supportati al lancio del dispositivo. Dopo aver avviato l'applicazione TrueGame è sufficiente accedere al titolo preferito e poi premere "Riproduci". L'applicazione fa il resto, avviando automaticamente i file necessari attivando il profilo “TrueGame 3D” associato. Noi abbiamo provato Forza Horizon 5, e pilotare un qualsiasi veicolo a tre dimensioni ha innescato un'inusuale sensazione oggettiva che il bolide si trovasse ancor più concretamente a confronto di quanto lo circondasse in tempo reale. Il che si è tradotto in una maggiore apprensione per eventuali incidenti, anche solo un involontario fuori strada.

Acer SpatialLabs View – Spettacolo 3D ma senza occhiali

Peraltro il passaggio al 3D abbatte la risoluzione del 50%: dal 4K di un segnale 2D al Full HD in 3D (per ora 60 Hz), come già accadeva con i televisori 3D di LG, che al contrario di quelli Panasonic a lenti attive sfruttavano più semplici occhiali a lenti statiche, meno pesanti da indossare. L'effetto 3D restava molto alto con gli schermi LG, ma la risoluzione veniva dimezzata passando da 1080p a 720p. Con il sistema 3D Acer il grado di profondità di campo è impostabile manualmente su 10x livelli, dove al massimo c'è il rischio di accusare un sensibile fastidio alla vista. Durante l'hands-on ci siamo trovati a confronto con il mostruoso laptop top di gamma Predator Helios 300 SpatialLabs Edition, con a bordo il processore Intel Core i9 di dodicesima generazione e GPU NVIDIA GeForce RTX 3080, con il sistema di ventilazione integrato molto impegnato nella dissipazione del calore. A proposito di energia il sistema 3D non si attiva quando l'alimentazione esterna è esclusa.

Non ultima la soluzione proprietaria “Acer SpatialLabs Go” sfrutta la tecnologia basata su AI per generare contenuti 3D stereoscopici partendo dalle immagini visualizzate a schermo intero, siano esse statiche o video. Qui il grado di immersività resta strettamente legato alla qualità alla base del materiale stesso, oltre a scontrarsi con un altro limite indotto dalle dimensioni dello schermo per ora disponibile nell'unico taglio da 15,6” pollici. Lecito immaginare che in futuro potranno esserci proposte di dimensioni superiori, facendo però i conti con il conseguente aumento di drenaggio energetico e il crescente numero di micro lenti a copertura totale dell'area del pannello. Prezzi e disponibilità non sono ancora stati annunciati.

Tra gli attuali limiti della tecnologia quella che il 3D resta legato alla visione del singolo, in quanto i sensori possono regolarsi su un solo paio di occhi, agganciabili fino a un massimo di circa 60 cm di distanza dallo schermo. È sufficiente che lo sguardo esca fuori dall'area dello stesso per disattivare la funzione. A parte la questione design di un laptop come l'Helios 300 SpatialLabs Edition, con cornici spesse nella parte superiore e inferiore, a scatenare l'immaginazione qui è il potenziale esprimibile da una tecnologia senza eguali. Una volta che si sarà risolta la questione delle dimensioni dello schermo, le applicazioni in campo scientifico, didattico e videoludico dovrebbero bastare a giustificare l'investimento in ulteriore ricerca di un 3D sempre meno vincolato e vincolante.

Ulteriori informazioni riguardo a queste tecnologie e la lista dei titoli gaming supportati sono disponibili a questo link: https://www.acer.com/us-en/

Acer SpatialLabs View – Spettacolo 3D ma senza occhiali